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Nutri-Score, l’etichetta nutrizionale smart arriva anche in Germania

Dopo Francia, Belgio e Spagna, il sistema di etichettatura Nutri-Score – che permette di distinguere il profilo nutrizionale degli alimenti ‘a colpo d’occhio’ – è pronto a sbarcare anche in Germania. Invocato da associazioni di consumatori e assicurazioni sanitarie, piace anche all’industria. Uno studio scientifico appena pubblicato ne valuta l’impatto sul mercato tedesco del food & beverage.

Nutri-Score, un’informazione utile e urgente

I sostenitori del Nutri-Score – e più in generale, delle etichette nutrizionali di sintesi front-of-pack (front-of-pack food labelling, FOPL) – sono tanti, su più livelli. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) le considera uno strumento efficace per contrastare l’epidemia di malattie non trasmissibili.  E i consumatori le invocano da più parti, per facilitare le scelte degli alimenti più equilibrati dal punto di vista nutrizionale, nelle diverse categorie di prodotti.

In Germania, l’associazione di consumatori FoodWatch preme con decisione affinché il governo adotti l’etichettatura Nutri-Score. Sulla stessa posizione sono anche le società di assicurazioni sanitarie, interessate a ridurre l’incidenza delle patologie che derivano da cattive abitudini alimentari. Il ministro tedesco dell’alimentazione e dell’agricoltura Julia Klöckner, invece, continua a opporsi. Con la scusa di ‘non voler dettare ai cittadini tedeschi cosa mangiare’ , come se mai una semplice notizia in etichetta avesse forza d’imperio.

A sbloccare le resistenze potrebbero intervenire due fattori. Il primo, il più logico, è la pressione dal basso dei consumAttori. Diverse industrie alimentari hanno già deciso di muoversi in questa direzione, riferisce lo Spiegel. La Commissione europea a sua volta – dopo avere vergognosamente disatteso i propri doveri sul tema della nutrizione, su ordine di Big Food  – potrebbe finalmente attivarsi. A sollecitarla vi è anche l’iniziativa ‘Pro-Nutriscore’, mediante la quale i cittadini europei chiedono a Bruxelles di introdurre questo schema nell’intera UE.

NutriScore, studio in Germania

Il recente studio scientifico – pubblicato su Archives of Public Health – ha verificato la compatibilità del sistema Nutri-Score con il mercato alimentare tedesco. (1) I ricercatori hanno selezionato 8587 alimenti e bevande (2) commercializzati in Germania, attingendo alla banca dati web Open Food Facts. Li hanno quindi valutati secondo lo schema Nutri-Score, che ne sintetizza il profilo nutrizionale con un grafico espresso in 5 colori (due toni di verde, giallo, arancio, rosso) e altrettante lettere (dalla migliore A alla peggiore E, essenziali ai lettori daltonici). Un’immagine di facile comprensione per i consumatori, apposta sul fronte delle etichette.

Il risultato, spiegano i ricercatori, mostra che la classificazione degli alimenti secondo lo schema Nutri-Score è coerente con le linee guida nutrizionali tedesche (FBDG, Food-Based Dietary Guidelines). Gli alimenti dei quali le linee guida raccomandano il consumo risultano classificati in modo più favorevole. Il 79,7% dei prodotti composti principalmente da frutta e verdura, ad esempio, è classificato A o B. Quelli da consumare con moderazione risultano invece classificati sfavorevolmente. Il 93,4% degli snack zuccherati riceve punteggio D o E. Tra le bevande, alla gran parte dei succhi di frutta va la lettera C (70,1%), alle bevande zuccherate gassate la E.

Senza dicotomie estreme tra cibo salutare e cibo spazzatura, continuano i ricercatori francesi, la profilazione Nutri-Score ha mostrato anche una elasticità nella valutazione. Al punto di articolare in almeno tre colori (grado di giudizio) anche alimenti appartenenti allo stesso gruppo.

L’esperimento è riuscito, secondo i ricercatori. I quali concludono che, qualora introdotto sulle etichette, il sistema Nutri-Score ‘aiuterebbe i consumatori a conoscere la specifica qualità nutrizionale degli alimenti e a fare scelte più sane al momento dell’acquisto’. E produrrebbe effetti a cascata, stimolando la sua diffusione presso altri Paesi europei che importino o esportino prodotti alimentari da o verso la Germania.

Note

(1) Fabien Szabo de Edelenyi, Manon Egnell, Pilar Galan, Nathalie Druesne-Pecollo, Serge Hercberg, Chantal Julia. (2019). ‘Ability of the Nutri-Score front-of-pack nutrition label to discriminate the nutritional quality of foods in the German food market and consistency with nutritional recommendations’. Archives of Public Health.

https://doi.org/10.1186/s13690-019-0357-x

(2) Il campione di 8587 alimenti e bevande selezionato dai ricercatori si compone di 527 merceologie. Frutta e verdura, pane e prodotti a base di cereali (1396 referenze), prodotti a base di carne, pesce e uova (688), latte e latticini (1875), grassi e salse (619), alimenti composti (452), snack dolci (1745) e salati (413), bevande (872)

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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