Storia della pasta, primordiali tipi, tradizione
Possibile studiare la storia della cultura umana attraverso la storia della pasta? Recenti ricerche confermano che i differenti tipi di pasta hanno subito un’evoluzione assieme alla storia complessiva della umanità stessa, dai più elementari fino agli attuali formati di origine italiana.
Se le trafile in bronzo cominciano ad apparire nel 1600, l’idea di essiccare un impasto a base di farina di grano per poi reidratarlo e cuocerlo in un secondo momento ha origini ben lontane nella storia: ne abbiamo testimonianza sia presso gli Egizi che i Romani. Gli gnocchi ed il cous-cous rispondono all’antica esigenza di cuocere l’amido per renderlo digeribile, risolta solo in parte dalla forma sferica.
L’allungamento degli impasti presenta nuovi tipi di forme alla ribalta nella storia della cucina, aggiungendo il vantaggio di una maggiore superficie esposta alla cottura in acqua. L’elaborazione avviene in un primo tempo esclusivamente in modalità manuale, ottenendo i “pici” o simili anche in Africa fino a lunghezze e complessità maggiori, come nelle “manate lucane“. Ulteriore fase della breve storia della pasta italiana viene espressa dai buchi praticati nei “bucatini” o ancor di più nei “fusilli” che ottimizzano al massimo digeribilità e appetibilità.