Pane di grani antichi, lungimirante esempio toscano
Il pane di grani antichi, riscoperta del territorio toscano della Maremma, dove un progetto di recupero conduce una sorprendente esperienza di coltivazione di specie autentiche, tra cui “Verna” e “Gentilrosso“. Produrre farina integrale (o semi-integrale) significa qui recuperare le tradizioni, proporre il reale pane toscano e soprattutto procedere nel solco di biodiversità e sviluppo sostenibile.
Una storia che inizia nel 2010, quando l’Associazione La Piazzoletta decide di diventare custode di alcune varietà antiche di grano, sognando di far crescere le spighe in purezza, senza concime, con la semplice rotazione dei campi ed evitando qualsiasi pesticida. Bandito, quindi, il glifosato, impiegato abbondantemente anche in Italia in agricoltura e recentemente “promosso” da IARC (Agency for Research on Cancer) a probabile cancerogeno.
Secondo le ricerche condotte dall’Università di Firenze assieme all’ospedale di Careggi, l’inserimento di questo pane nell’alimentazione quotidiana creerebbe condizioni ottimali dei più bassi livelli correnti di markers dell’aterosclerosi e sarebbe utile contro rischi cardiovascolari. Un alimento peraltro maggiormente digeribile per il suo basso contenuto di glutine (e tuttavia inadatto ai consumatori celiaci).