Mozzarella Fior di latte italiana, suprema bontà
Mozzarella Fior di latte: regina italiana dei formaggi bianchi e protagonista di tante ricette. Sull’origine del suo nome non ci sono dubbi: deriva dal verbo “mozzare” che descrive il momento in cui il casaro divide a mano la pasta filata “mozzandola” in parti più piccole. Il termine è citato per la prima volta in un libro di cucina nel 1570, da un cuoco che faceva parte della corte papale. Nel 1996, su proposta della Regione Basilicata, è stata riconosciuta Specialità tradizionale garantita (STG).
La produzione si svolge in diverse fasi: il latte è pastorizzato e fatto coagulare con l’aggiunta di caglio. Ridotto in frammenti, il preparato è lasciato maturare su un tavolo per circa 30 minuti e messo ad acidificare. L’acidificazione è molto importante, perché darà alla Mozzarella le sue caratteristiche. A questo punto si passa alla cosiddetta ‘filatura’: la cagliata è tagliata a fette sottili e inserita in un contenitore dove, aggiungendovi acqua bollente, viene fatta fondere. Sottoposta infine alla ‘mozzatura’, è immersa in una soluzione di acqua, sale e siero acido.