Sorbetto, duemila anni di gelato artigianale
Sorbetto, antesignano del gelato artigianale, prodotto italiano con una storia che affonda le proprie radici nella Sicilia antica. È Plinio il Vecchio nel suo “Historia naturalis” a scrivere della “dulcis nix“, una gelida prelibatezza realizzata con neve dell’Etna mischiata a miele e succhi di frutta. Lo stesso trattato riferisce a un fervido commercio di ghiaccio proveniente anche dal Monte Terminillo e dal Vesuvio e alla diffusione ai lati delle strade dei Thermopolia, i carretti di gelato di allora. Un’artigianale pietanza di cui si perse traccia nel Medio Evo, in Europa, ma non anche nel gaudioso Oriente.
I reduci dalle crociate riportarono in terra europea il sorbetto, che nella Trinacria mantenne la ricetta araba (da “scherbet” il nome “sorbetto”), quale base della crescente fama del gelato e del delizioso sorbetto italiano.
Dopo il successo nell’Italia meridionale furono il Buontalenti (che offrì la crema fiorentina ad ospiti spagnoli del Duca di Toscana) e il Ruggeri, che lo ripropose in un concorso come “dolce freddo”, ad associare il sorbetto artigianale assieme al gelato nella tradizione della pasticceria italiana, poi esplosa in tutto il mondo grazie all’opera dei mastri gelatai siciliani.