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L’aglio di Ferrara e del Polesine: un’eccellenza sostenibile per i mercati globali

Ferrara (Emilia-Romagna) e Rovigo (Veneto), province confinanti nel territorio del Polesine, nel Nord-Est Italia, offrono un tesoro unico al panorama culinario globale: aglio di altissima qualità. Rinomato per la sua eccezionale sostenibilità e qualità senza pari, parte della coltivazione di questa area vanta anche la certificazione DOP.

Questo articolo esplora le varietà uniche e le pratiche eco-compatibili che distinguono l’aglio di Ferrara e Rovigo. Rivela i vantaggi strategici che queste regioni offrono agli acquirenti internazionali più esigenti alla ricerca di ingredienti italiani autentici e di alto valore, garantendo sia qualità che tracciabilità.

1. Breve storia della produzione di aglio in Italia

Rinomato per il suo sapore deciso e la sua versatilità, l’aglio (Allium sativum) è stato un pilastro della gastronomia mondiale per secoli. Il suo nome deriva dalla parola celtica all, che significa ‘bruciante’ o ‘pungente’, e dal latino sativum, che significa “piantato” o “coltivato”. In Italia, un paese con un profondo patrimonio agricolo risalente all’epoca romana, l’aglio è stato a lungo apprezzato per le sue proprietà culinarie e medicinali. I lavoratori dell’epoca lo masticavano persino per mantenere la forza durante il lavoro pesante.

Nonostante la forte concorrenza dei produttori globali come Cina e Spagna, l’Italia mantiene la sua reputazione prestigiosa per un aglio superiore e aromatico. In particolare, le aree di Ferrara e Polesine in Emilia-Romagna e Veneto si distinguono come centri di coltivazione di aglio sostenibile e di altissima qualità, tra cui il rinomato Aglio di Voghiera DOP e l’Aglio Bianco Polesano DOP. Come secondo produttore di aglio dell’UE, questa regione soddisfa una significativa domanda internazionale, guidata dal suo impegno per l’eccellenza.

2. Le prestigiose varietà di aglio di Ferrara e del Polesine

Ferrara e il Polesine sono sede di due varietà di aglio ufficialmente registrate a livello europeo come DOP (Denominazione di Origine Protetta):

  • Aglio di Voghiera DOP – rinomato per il suo aroma delicato, sapore mite e alta digeribilità, questo aglio viene coltivato da secoli nell’area di Voghiera, in provincia di Ferrara. Presenta bulbi grandi e regolari con una buccia liscia e bianco-perlacea e un gusto equilibrato che esalta sia i piatti crudi che cotti;
  • Aglio Bianco Polesano DOP – coltivato nelle province di Ferrara e Rovigo, questo aglio si distingue per i bulbi sodi e compatti, l’aroma intenso e la lunga conservazione. Ha un alto contenuto di allicina, che contribuisce sia al suo gusto pungente che ai benefici per la salute, rendendolo particolarmente apprezzato sia nella cucina gourmet che nelle applicazioni medicinali.

Oltre alle sue varietà certificate DOP, i produttori di aglio di Ferrara stanno lavorando attivamente per ottenere la certificazione IGP per altre varietà locali di aglio, altrettanto riconosciute per il loro significato storico, i metodi di produzione sostenibili e il sapore superiore rispetto alle alternative prodotte in massa.

3. Una filiera sostenibile e circolare

Il Polesine, una importante regione agricola situata tra i bassi corsi dei fiumi Adige e Po (rispettivamente il 2° e il 1° più lunghi d’Italia), si estende fino al Mare Adriatico. Il suo nome, derivato da Pullicium e dal latino pullus o pullum, è evoluto attraverso Policinium e Polesino, a significare “terra che emerge dalle acque fluenti, ideale per la coltivazione”.

I fertili terreni alluvionali di Ferrara e del Polesine, modellati da antiche paludi e da una meticolosa bonifica, offrono condizioni eccezionali per la coltivazione di aglio di alta qualità. Parti del territorio del Polesine sono incluse in aree naturali protette, tra cui siti della rete Natura 2000, per il valore ambientale delle zone umide e delle regioni deltizie. Questi terreni, naturalmente ricchi di minerali e con un eccellente drenaggio, trattengono efficacemente l’umidità e i nutrienti essenziali, riducendo al minimo la necessità di irrigazione estesa e fertilizzanti sintetici nelle colture non biologiche.

Il clima mite e stabile della regione, unito a precipitazioni costanti, favorisce una crescita lenta che esalta il sapore, permettendo una produzione di alta qualità con minori input agricoli. Questo impegno verso pratiche agricole sostenibili ed eco-compatibili garantisce sia la qualità superiore dell’aglio che la responsabilità ambientale, come dettagliato di seguito.

3.1. Agricoltura a basso impatto ambientale

La produzione dell’aglio ferrarese e polesano si distingue per un impatto ambientale minimo, grazie alle condizioni ambientali e a pratiche agronomiche ad alta intensità di manodopera:

  • nessuna irrigazione, per l’aglio invernale, e irrigazione minima per quello primaverile, grazie all’umidità ottimale dei terreni alluvionali;
  • fertilizzazione organica con stallatico autunnale pre-semina e stabulato maturato almeno sei mesi, arricchito da acidi umici di alghe marine;
  • zero erbicidi, grazie alla lavorazione minima del suolo con sovescio e al diserbo meccanico manuale (a zappa), evitando ferite ai gambi che richiederebbero trattamenti chimici;
  • raccolta manuale (perdita dello 0,3% vs. il 25% della raccolta meccanica), con selezione accurata per evitare danni ai bulbi e ridurre il rischio di attacchi patogeni;
  • essiccazione naturale. L’aglio viene essiccato al sole e in capannoni ben ventilati, per preservare i profili organolettici (sapore, profumo) e i suoi composti bioattivi, dalle rinomate proprietà salutistiche.

Tradizione e innovazione si incontrano per preservare al contempo l’integrità delle piante e la qualità dei bulbi, nonché la salute del suolo che grazie alle lavorazioni minime e delicate si auto-protegge naturalmente dalle infestazioni.

3.2. Economia circolare e upcycling: dalla farmacia alla zootecnia

L’upcycling di scarti e le eccedenze consente di realizzare applicazioni ad alto valore aggiunto, in una logica di economia circolare, nei settori di:

  • farmaceutica/cosmetica. I bulbi non calibrati vengono destinati a estratti per antibiotici naturali e principi attivi antimicrobici, grazie agli studi condotti dall’Università di Padova;
  • mangimistica. I bulbi disidratati naturalmente a bassa temperatura sono trasformati in farina e aggiunti ai mangimi avicoli (5%) per potenziare il sistema immunitario del pollame e ridurre l’uso di antibiotici veterinari.

Le biomasse, quali steli e foglie essiccati, vengono destinate alla produzione di compost e biogas. Ulteriori ricerche potrebbero condurre alla produzione di bioplastiche e altri materiali biodegradabili.

4. Le qualità organolettiche dell’aglio di Ferrara e del Polesine

L’aglio di Ferrara e del Polesine è molto apprezzato per i suoi attributi sensoriali, che lo rendono una scelta privilegiata per chef, importatori di alimenti e produttori di cibi gourmet. Le sue caratteristiche principali includono:

  • aroma intenso e duraturo. Grazie al suo alto contenuto di allicina, l’aglio di Ferrara offre un profumo profondo e persistente;
  • sapore morbido. A differenza dell’aglio cinese, aspro e pungente, le varietà di Ferrara e del Polesine offrono un sapore più morbido e raffinato con un retrogusto leggermente dolce;
  • spicchi sodi, lucidi e succosi. L’aglio polesano mantiene una texture eccezionale, ideale per utilizzi sia crudi che cotti.

5. Successo nei mercati internazionali: come si distingue l’aglio di Ferrara e del Polesine

L’aglio di Ferrara e del Polesine è sempre più richiesto in Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti, grazie a:

  • selezione degli chef. L’aglio di Ferrara e del Polesine è molto apprezzato nelle cucine gourmet per il suo sapore equilibrato e la sua ricchezza, diventando una scelta preferita tra chef ed esperti culinari;
  • tracciabilità garantita. Gli acquirenti possono verificare le aree di produzione, le pratiche agricole sostenibili e le certificazioni;
  • superiore conservabilità. Le corrette tecniche di essiccazione prevengono naturalmente la germogliazione precoce, senza trattamenti chimici né irradiamento.

Nonostante i costi di produzione più elevati rispetto all’aglio comune, Ferrara e il Polesine mantengono un vantaggio competitivo privilegiando la qualità rispetto alla quantità.

6. Come scegliere l’aglio di Ferrara e del Polesine

Per gli acquirenti e gli importatori internazionali di alimenti, investire nell’aglio di Ferrara e del Polesine significa:

  • autenticità. Cercare l’aglio prodotto nei territori di Ferrara e del Polesine, oltre ad Aglio di Voghiera DOP e Aglio Bianco Polesano DOP;
  • sostenibilità. Sostenere l’agricoltura eco-compatibile, ad alta intensità di manodopera, e i piccoli produttori italiani;
  • produzione biologica. Scegliere i prodotti bio stimola la conversione dell’agricoltura al totale abbandono di fitofarmaci;
  • eccellenza gastronomica. Ideale per la cucina di qualità, i ristoranti e catene di vendita al dettaglio gourmet.

7. Guida esperta e acquisto strategico

  • Supporto di esperti locali: la nostra squadra di GIFT (Great Italian Food Trade) è specializzata nel collegare acquirenti internazionali con fornitori certificati e affidabili. Garantiamo l’accesso a partner impegnati negli standard più elevati di tracciabilità, sostenibilità e qualità autenticamente italiana.
  • Ottimizzare l’efficienza: esplorare opzioni di aglio già pelato o tritato per semplificare le operazioni, riducendo i costi di lavoro senza compromettere l’eccezionale qualità dell’aglio di Ferrara e del Polesine.
  • Tempistica strategica: approfittare della stagione di raccolta (giugno-agosto) per assicurare i migliori prezzi e la massima disponibilità per i tuoi acquisti all’ingrosso.

8. Conclusioni

L’aglio di Ferrara e del Polesine rappresenta il pinnacolo dell’eccellenza agricola italiana, offrendo un prodotto nato da pratiche sostenibili e caratterizzato da un sapore eccezionale. Scegliendo questo aglio distintivo, gli acquirenti internazionali stringono una partnership che sostiene i piccoli agricoltori, promuove una produzione eco-consapevole e celebra l’autentico patrimonio gastronomico italiano, contribuendo al suo riconoscimento globale.

Nel panorama dinamico dei mercati globali, stabilire solide partnership commerciali internazionali è fondamentale per garantire il futuro di questo eccezionale settore agricolo. Abbracciare l’aglio di Ferrara e del Polesine va oltre un semplice acquisto, è un investimento in qualità sostenibile e nella preservazione dell’economia rurale della regione e della sua tradizione culinaria duratura, assicurandone la continua prominenza.

Dario Dongo

Immagine di copertina: Dario Dongo, GIFT (Great Italian Food Trade) 

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