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Glifosate, infiammazioni cerebrali e Alzheimer

Un recente studio clinico sui topi, pubblicato su Neuroinflammation (Bartholomew et al., 2024), dimostra le correlazioni tra l’esposizione al glifosate e le infiammazioni del tessuto cerebrale con maggior rischio di malattie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer. Oltre a una maggiore incidenza della mortalità prematura. (1)

1) Glifosate, l’erbicida più diffuso al mondo

Il glifosate è tuttora l’erbicida più diffuso a livello planetario. Il suo utilizzo è aumentato in misura significativa soprattutto a causa dell’introduzione di colture OGM appositamente progettate per resistervi (i.e. Roundup-ready), a partire dall’ormai lontano 1996.

Le colture ‘herbicide-resistant’ rappresentano oggi il 94-100% degli OGM coltivati in USA, Argentina, Brasile. E vengono trattate con quantità di glifosate che superano di gran lunga quelle sulle cui basi l’uso di tale sostanza è stato autorizzato, come si è visto. (2)

2) Livelli di esposizione e rischi per la salute

I livelli di esposizione al glifosato sono significativi non solo per gli agricoltori e le comunità residenti in aree ove esso è impiegato ma anche per i consumatori che lo assorbono tramite gli alimenti non biologici che lo contengono. Come si è visto nel 99,8% di quasi 7.000 cittadini francesi di diverse regioni. (3)

I rischi per la salute umana finora identificati riguardano genotossicità e cancerogenesi (con particolare riguardo al linfoma di non-Hodgins), interferenza endocrina e danni al microbioma, antibiotico-resistenza, celiachia (4-9). I rischi di neurotossicità sono stati finora invece sottovalutati (10,11).

3) Glifosate e infiammazioni del tessuto cerebrale, lo studio

I ricercatori della Arizona State University (Tempe, AZ, USA) hanno somministrato per 13 settimane a tre gruppi di topi diversi dosaggi di glifosate. Tenuto conto del NOAEL (no observed adverse effect level) stabilito da EPA (Environmental Protection Agency, USA) per l’esposizione cronica dei topi (90 giorni), sulle cui basi è calcolata la dose cronica di riferimento per gli esseri umani (1,75 mg/kg/giorno). I tre gruppi sono poi stati sottoposti a 6 mesi di recupero, test neurocognitivi ed esami dei tessuti.

I risultati mostrano anzitutto una correlazione tra l’esposizione al glifosato e la maggiore incidenza di mortalità prematura. Il glifosato e il suo principale metabolita acido aminometilfosfonico sono risultati presenti nel tessuto cerebrale – anche dopo il periodo di recupero – con corrispondenti aumenti del fattore di necrosi tumorale citochinico proinfiammatorio-⍺ (TNF-⍺) nel cervello e nel plasma sanguigno periferico. Si è inoltre rilevato che il TNF-⍺ è elevato nei disturbi neurodegenerativi come il morbo di Alzheimer (AD), si è altresì valutato come l’esposizione al glifosato funga da acceleratore della patogenesi dell’AD.

4) Conclusioni provvisorie

Collettivamente, questi dati dimostrano che l’esposizione precoce al glifosato aumenta la neuropatologia simile alla malattia di Alzheimer nei topi’ (Bartholomew et al., 2024).

Aumenti significativi e duraturi, dose-dipendenti, dei livelli di citochine pro-infiammatorie nel sangue circolante a loro volta spiegano l’aumento della mortalità prematura.

Poiché l’uso del glifosato continua ad aumentare, sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire l’impatto di questo erbicida e dei suoi metaboliti sul cervello umano e il loro potenziale contributo all’aumento della prevalenza di malattie neurodegenerative’.

Dario Dongo

Immagine di copertina: ‘Riassunto grafico delle nostre principali scoperte che evidenziano che l’esposizione al glifosato seguita da un significativo periodo di recupero è stata in grado di provocare conseguenze patologiche di lunga durata’ (Bartholomew et al., 2024, Figura 6). (1)

Note

(1) Bartholomew, S.K., Winslow, W., Sharma, R. et al. Glyphosate exposure exacerbates neuroinflammation and Alzheimer’s disease-like pathology despite a 6-month recovery period in mice. J Neuroinflammation 21, 316 (2024). https://doi.org/10.1186/s12974-024-03290-6

(2) Dario Dongo. Glyphosate and GMO soybeans, the big scam. Scientific study. FT (Food Times). January 6, 2020

(3) Marta Strinati. Glyphosate in the urine of 99.8% of French people. FT (Food Times). January 15, 2022

(4) Dario Dongo. Glyphosate, more fraud in scientific studies produced by ‘corporations’. FT (Food Times). February 16, 2020

(5) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Glyphosate increases risk of non-Hodgkin’s lymphoma, new study finds. FT (Food Times). February 15, 2019

(6) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Glyphosate, endocrine disruption and cancers. New evidence. FT (Food Times). November 20, 2020

(7) Marta Strinati. Glyphosate ‘masculinizes’ females. The scientific study of infants. FT (Food Times). April 3, 2021

(8) Marta Strinati. Glyphosate causes antibiotic resistance in hospital bacteria. FT (Food Times). November 19, 2022

(9) Marta Strinati. Glifosato e intolleranza al glutine, possibili correlazioni. GIFT (Great Italian Food Trade). 11.2.24

(10) Dario Dongo. Glifosate e neurotossicità, dubbi e domande di un tossicologo. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.11.23

(11) Izumi, Yukitoshi; O’Dell, Kazuko A.; Zorumski, Charles. Glyphosate as a direct or indirect activator of pro-inflammatory signaling and cognitive impairment. Neural Regeneration Research 19(10):p 2212-2218, October 2024. Doi: 10.4103/1673-5374.391331 CC

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