La Commissione ENVI (Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare) del Parlamento europeo ha approvato una proposta di risoluzione per chiedere alla Commissione europea la messa al bando dell’uso alimentare del biossido di titanio (E 171), colorante giudicato pericoloso per la salute. Ne dà notizia l’eurodeputato francese Eric Andrieu, coautore della proposta di risoluzione votata a larga maggioranza il 7.9.20. (1)
Il nanomateriale cancerogeno
Il biossido di titanio (E171) è largamente impiegato come colorante negli alimenti ma soprattutto in integratori alimentari e farmaci, come emerso nelle nostre indagini di mercato. Molto utilizzato anche in cosmetici e prodotti per l’igiene personale, il CI 77891/Titanium Dioxide (nomenclatura INCI) trova impiego anche in vernici, carta e altri prodotti di uso quotidiano.
La forma nanometrica del Titanium Dioxide è considerata molto performante, in una logica industriale. La miniaturizzazione delle particelle, ad esempio, ha reso invisibili le creme solari che un tempo lasciavano tracce bianche sulla pelle. Ma ad essa si accompagnano pericoli non trascurabili per la salute dei consumatori. Tra i rischi accertati si segnalano il contributo allo sviluppo di malattie infiammatorie intestinali, danni ai sistemi immunitario, endocrino e riproduttivo, cancerogenicità da inalazione. Un pericolo, quest’ultimo, che la Commissione europea ha creduto di poter mitigare con un’avvertenza, in etichetta, sui prodotti soggetti a inalazione. (2)
Francia-Europa, 1 a 0
L’additivo è attualmente autorizzato negli alimenti in tutta Europa, esclusa la Francia. La tossicità dell’E171 è stata approfondita dall’Agenzia francese per la sicurezza alimentare (ANSES). E le evidenze raccolte nel parere del 15.4.19 hanno convinto il governo d’Oltralpe a vietarne l’impiego sul territorio nazionale, ove l’E171 è bandito dal 1.1.20.
Prima la salute pubblica
I tentativi di estendere la medesima tutela accordata ai francesi è motivo di vivace scontro politico, laddove l’industria attraverso la Commissione europea preme per continuare a usare il TiO2. Ma l’Europarlamento non molla la presa e segna un punto a favore con l’approvazione della proposta di risoluzione 7.9.20 della sua Commissione ENVI. La salute pubblica vale più del brillante candore di una pastiglia o un dentifricio.
‘Il Parlamento europeo deve vietare il biossido di titanio. Non possiamo mettere gli europei a rischio, la salute non ha prezzo. Votare a favore di questa risoluzione significa votare per il principio di precauzione, significa anche adempiere al nostro ruolo, in quanto eurodeputato, di garantire l’interesse generale e il rispetto dei diritti dei cittadini. La salute dei cittadini è in pericolo, sta a noi mettere fine alla minaccia’. (Eric Andrieu, eurodeputato francese, 3)
Note
(1) La risoluzione è stata approvata con 51 voti a favore, 11 contrari e 16 astensioni. Qui è possibile conoscere i nomi degli europarlamentari che hanno votato https://www.europarl.europa.eu/cmsdata/211205/2020-09-07-roll-call-votes.pdf
(2) V. regolamento delegato (UE) 2020/217 della Commissione del 4 ottobre 2019 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32020R0217&from=FR
(3) V. https://www.eric-andrieu.eu/leurope-planche-sur-linterdiction-du-colorant-e171/ e il tweet dell’eurodeputato Andrieu

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".