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Covid-19, nuove evidenze sui benefici della vitamina D

La vitamina D può avere un ruolo importante nel trattamento dei soggetti positivi al virus Covid-19. Un’ulteriore conferma alla brillante intuizione di un gruppo di ricercatori italiani proviene da uno studio sperimentale randomizzato condotto in Spagna.

Vitamina D e Covid-19, l’intuizione italiana

La prima ipotesi sugli effetti benefici della vitamina D nel contrastare gli effetti del Covid-19 si deve all’intuizione di due medici italiani: Giancarlo Isaia e Enzo Medico, dell’Accademia di Medicina e dell’Università di Torino.

A marzo 2020, i due docenti avevano richiamato l’attenzione sul ruolo fondamentale della vitamina D nella prevenzione del coronavirus e delle sue complicazioni più gravi. Evidenze basate su una meta-analisi della letteratura scientifica, raffrontata con i dati epidemiologici, poi pubblicata su Aging in Clinical and Experimental Resarch (1).

Lo studio spagnolo

Un’ulteriore conferma alla tesi italiana proviene da una ricerca condotta presso l’Ospedale Universitario di Cordoba (Spagna). Lo studio, di imminente pubblicazione, è già disponibile sulla rivista The Journal of Steroid Biochemistry and Molecular Biology.

I ricercatori spagnoli hanno selezionato 76 pazienti positivi al nuovo coronavirus, tutti sottoposti a trattamento con idrossiclorochina secondo il protocollo standard. Hanno suddiviso i malati in due gruppi. Al gruppo più numeroso (50 dei 76 pazienti) hanno somministrato dosi elevate di calcifediolo (il metabolita idrossilato della Vitamina D).

Meno terapia intensiva

I risultati hanno dimostrato una differenza molto significativa fra i due gruppi in ordine alla comparsa di complicanze di rilievo. Solo il 2% dei pazienti trattati con calcifediolo, infatti, è stato poi ricoverato in terapia intensiva, a fronte del 50% dei pazienti del gruppo di controllo.

Lo studio dimostra che la somministrazione di elevate dosi di calcifediolo può ridurre in misura significativa le complicanze più gravi nei casi di positività a Covid-19. Ulteriori ricerche potranno offrire ulteriore supporto alla raccomandazione di somministrare vitamina D a tutti i malati con Covid-19.

Risulta urgente, inoltre, organizzare idonee scorte di vitamina D, il cui ruolo è essenziale anche nella prevenzione. E superare le restrizioni alla sua prescrizione introdotte nel Sistema Sanitario Nazionale, in una logica di risparmio inadeguata alle circostanze.

Marta Strinati

Note

(1) Giancarlo Isaia, Enzo Medico, Università degli Studi di Torino. Possibile ruolo preventivo e terapeutico della vitamina D nella gestione della pandemia da COVID-19

Giancarlo Isaia, Enzo Medico. Associations between hypovitaminosis D and COVID‐19: a narrative review. Aging in Clinical and Experimental Resarch, 2020 https://doi.org/10.1007/s40520-020-01650-9

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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