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Salice Salentino Riserva

Salice Salentino Riserva, specialità pugliese

Il pregiato Salice Salentino Riserva viene affinato per almeno 24 mesi, 6 dei quali in botte. Questa è la caratteristica principale che distingue questo vino rosso rispetto al fratello maggiore Salice Salentino e ne determina le principali differenze dal punto di vista organolettico. Con il passare del tempo il colore di questo ottimo vino rosso cambia velocemente: dal rubino, infatti, vira verso il mattone, e fa emergere sapori di cuoio e liquirizia, mentre all’olfatto emergono sentori di frutti rossi maturi.

Ottenuto da uve mature e scelte di Negroamaro e Malvasia Nera, perlopiù raccolte manualmente, il Salice Salentino Riserva, allo stesso modo di altro vino rosso destinato all’invecchiamento, supera due tipologie di fermentazione, l’alcolica e la malolattica. Spesso è quest’ultima ad avvenire in botti di rovere o, in alcuni casi, in barrique.

Le uve che servono per produrre il Riserva, alla stessa maniera del vino da cui trae la denominazione, devono essere prodotte, nella zona che comprende l’omonimo paese, con tutto il suo territorio amministrativo, Veglie e Guagnano della provincia di Lecce, e San Pancrazio e Sandonaci in quella di Brindisi. Altri territori ammessi dal disciplinare di produzione sono Campi Salentina e Cellino San Marco.

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