Lo chiamano il “Super Barbera”. Realizzato a partire solo da uve Barbera e senza arricchimento di grado alcolico, il Nizza DOCG è la punta di diamante della Barbera piemontese ed è prodotto in 18 comuni del Sud Astigiano, attorno alla città di Nizza Monferrato. Ma non è tutto. L’adozione del disciplinare, arrivata a fine 2013, è un’ulteriore tappa di uno sforzo che dura da oltre 10 anni da parte del Consorzio e dell’Associazione Produttori del Nizza. Mancano solo tre passaggi burocratici – a Torino, Roma e Bruxelles – e il riconoscimento sarà ufficiale. E nasce anche un Nizza Riserva, con affinamento in cantina per almeno 30 mesi, di cui 12, come minimo, in botti di legno.
Con un tessuto produttivo attivo già dal 2000, il Nizza Barbera esporta il 46% della produzione in Germania, Svizzera, Usa, Cina, Olanda, Danimarca. Simbolo di un territorio dinamico, che si propone nell’alta gamma con un blasone di nobiltà. Il divieto di alterare la gradazione alcolica vuol dire che nelle annate difficili il Nizza non si farà. Ma i viticoltori puntano in alto, e vogliono raggiungere una produzione di 1 milione di bottiglie, presso le 44 aziende elette, entro il 2015.