Tipi di tè, istruzioni per l’uso
Si potrebbe dire che a diversi tipi di tè corrispondano persone differenti. Le sfumature, dal gradevole e poco colorato tè verde fino a quello nero, sono numerose e adatte a momenti specifici, dalla colazione al dopocena. Il pubblico italiano muove da tempo i suoi passi in un’antica terra, specializzandosi nel riconoscere tipi di tè, coltivazione, tipi e tecniche di raccolto e fermentazione. Grazie a questo interesse sono originati anche esperimenti di produzione di tè italiano, con successo specialmente nel territorio lucchese.
Questa bevanda, ricca di flavonoidi (capaci di contrastare i radicali liberi), fluoro, potassio, rame, ferro e sali minerali si ottiene attraverso l’infusione delle foglie di Camelia sinensis. I tipi maggiormente usati di foglia e ritenuti migliori per sapore e proprietà nutritive sono quelle più giovani e vicine alla gemma terminale (pekoe). I raccolti sono fatti appassire e poi essiccare. Con quest’ultima operazione si conclude il ciclo produttivo.
Verde, rosso, giallo, bianco, colorazione e aspetto dipendono proprio da queste ultime due operazioni e dai tipi di mistura usata: la maggior parte dei tipi di prodotti in vendita sono infatti definiti “blended“, cioè nati dall’unione studiata di varietà ben distinte.
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