HomeSicurezzaOssido di etilene, notturno indiano e tramonto cipriota

Ossido di etilene, notturno indiano e tramonto cipriota

L’ossido di etilene – contaminante genotossico e cancerogeno – continua a dominare le classifiche del Rapid Alert System on Food and Feed (RASFF). Il suo impiego in agricoltura, vietatissimo in UE, è invece ammesso in India da cui provengono molte commodities alimentari ove esso residua.

La Commissaria cipriota per la Salute e la Sicurezza Alimentare – ancora una volta sollecitata dal Parlamento europeo (1) – solo ora comunica che i controlli rafforzati alle frontiere UE sarebbero stati introdotti già dall’ottobre 2020, sul sesamo in arrivo dall’India. Non abbastanza per affrontare il problema.

Ossido di etilene, un’altra interrogazione dal Parlamento europeo

L’eurodeputato italiano Gianantonio Da Re, membro della Commissione parlamentare ENVI (Environment, Public Health and Food Safety), ha depositato il 14.9.21 un’interrogazione parlamentare con richiesta di risposta scritta. (2) Oggetto, ‘Presenza di ossido di etilene negli alimenti – intervento della Commissione europea’.

Tra agosto e settembre sono stati ritirati diversi lotti di alimenti contenenti ossido di etilene, sostanza chimica il cui utilizzo nella filiera alimentare in Europa è vietato perché dichiarata ‘cancerogena, mutagena e tossica’. Tale sostanza può contaminare prodotti da forno, cereali, semi, gelati e yogurt.’

Notturno indiano

L’europarlamentare di Cappella Maggiore (TV) ha inoltre sottolineato la ricorrenza delle notifiche – nel sistema europeo di allarme rapido sulla sicurezza di alimenti e mangimi (RASFF) – di merci contaminate da ossido di etilene in arrivo dall’India, dove il suo uso in agricoltura è tuttora ammesso.

In considerazione di quanto riportato, l’On.le Gianantonio Da Re ha sollecitato la Commissione europea a valutare l’opportunità di ‘rafforzare i sistemi di controllo sui prodotti provenienti da paesi terzi e venduti nel mercato dell’Unione Europea’.

Controlli rafforzati in UE?

La Commissaria per la Salute e la Sicurezza Alimentare Stella Kyriakides – nella risposta 4.11.2021 all’interrogazione parlamentare in esame (3) – ha ricordato, come al solito, l’esistenza di regole UE. Sui livelli massimi di residui di pesticidi, in questo caso. (4)

La Commissione ha poi comunicato di avere già ‘rafforzato i controlli sui semi di sesamo importati dall’India in considerazione del rischio di contaminazione da ossido di etilene mediante una misura di salvaguardia già dall’ottobre 2020.’

Le misure per rafforzare i controlli su altri prodotti di base eventualmente contaminati da ossido di etilene fanno parte della revisione in corso del regolamento (UE) 2019/1793.’ (5)

Ossido di etilene, i dati RASFF

Il portale RASFF riferisce 655 notifiche di alimenti contaminati da ossido di etilene, nel periodo 1.1.2019-5.11.2021. Ed è utile annotare quanto segue:

– 415 notifiche, pari al 63,4% del totale, riferiscono espressamente alla provenienza dall’India dei prodotti contaminati. Sette notifiche in sette giorni, nell’ultima settimana, riguardano prodotti indiani,

– solo 32 notifiche, pari al 4,9% del totale, derivano da ispezioni alle frontiere UE (border rejection). Il 95,1% degli alimenti a rischio è stato dunque intercettato tardivamente, spesso dopo l’immissione sul mercato al dettaglio.

Altre notifiche non precisano il Paese di provenienza delle materie prime vegetali contaminate. Ed è probabile, in molti casi, che essa sia indiana. Tanto più in quanto si tratti di miscele di spezie come il curry, di cui l’India è leader globale. Ovvero di botanicals destinati alla produzione di integratori alimentari.

Conclusioni provvisorie

‘Whatever it takes’, la Commissione ha la responsabilità di adottare misure di salvaguardia effettivamente idonee a impedire l’ingresso di materie prime agricole, ingredienti e prodotti alimentari contaminati da una sostanza gravemente pericolosa per la salute umana.

Le misure finora adottate a Bruxelles si sono rivelate incapaci di mitigare gravi rischi di sicurezza alimentare – già ampiamente emersi su numerose categorie di prodotti che hanno raggiunto i consumatori europei – che sono tuttora in corso. La persistenza del problema dimostra oltretutto che esso non è stato affrontato alla radice e prosegue con i nuovi raccolti.

È doveroso e urgente prescrivere che tutti i lotti delle derrate a rischio in arrivo dall’India vengano accompagnati da certificati di analisi e si proceda al loro controllo ai punti di controllo appositamente designati alle frontiere UE, con analisi a campione in quelle stesse sedi.

Dario Dongo

Note

(1) Dario Dongo. Ossido di etilene, richiami in UE senza controlli rafforzati alle frontiere. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.9.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/sicurezza/ossido-di-etilene-richiami-in-ue-senza-controlli-rafforzati-alle-frontiere

(2) Parlamento europeo. Interrogazione dell’eurodeputato Gianantonio Da Re (Lega, gruppo ID – Identity and Democracy) con richiesta di risposta scritta, 14.9.21 (ENE-004202/2021).
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2021-004202_EN.html

(3) Commissione europea. Risposta della sig.ra Stella Kyriakides all’interrogazione parlamentare di cui in nota 2, 4.11.2021. https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2021-004202-ASW_EN.html

(4) Reg. CE 396/2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale. Testo consolidato al 10.10.21 su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1636142255796&uri=CELEX%3A02005R0396-20211010

(5) Reg. UE 2019/1793, relativo all’incremento temporaneo dei controlli ufficiali e delle misure di emergenza che disciplinano l’ingresso nell’Unione di determinate merci provenienti da alcuni paesi terzi, e che attua i regolamenti (UE) 2017/625 e (CE) n. 178/2002. Testo consolidato al 5.5.21 su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32019R1793&qid=1636142425150

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