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Mondeleaks, ecco come l’industria e le istituzioni hanno gestito l’allergene senape nel frumento

Mondeleaks – un ‘position paper’ del colosso Mondelez, pervenuto alla nostra redazione – rivela gravi anomalie nella gestione della contaminazione di farina di frumento e prodotti da forno con l’allergene senape.

Emergono connivenze, tra i grandi gruppi industriali e il ministero della Salute, per omettere le doverose notifiche di allerta su alimenti a rischio. E si conferma la latitanza delle istituzioni europee deputate all’analisi del rischio da cross-contact con allergeni alimentari. (1)

1) Senape nel frumento, premessa

La diffusa contaminazione da senape di frumento, semole, farine e prodotti derivati (pasta, pane, prodotti da forno) è emersa in Italia almeno a partire dall’estate 2021. Sebbene le sue cause – uso della senape come fungicida e nel sovescio, oltre alla sua consociazione con altre colture – potessero risalire a diversi anni addietro, come si è visto. (2)

La notizia della contaminazione, già da tempo nota agli operatori, è però emersa solo a novembre 2021. Grazie a una notifica di allerta, nel sistema RASFF, sostanzialmente priva di follow-up. (3) Fino a quando, a dicembre 2021, il ministero della Salute ha ordinato la sospensione dei controlli ufficiali e deciso di gestire l’allerta con modalità ‘insolite’. (4)

2) L’allerta nascosta

Il punto di contatto irlandese per il RASFF’ – si legge nel documento di Mondeleaks, ma non anche sul sito pubblico del RASFF (Rapid Alert System on Food and Feed) che la Commissione europea gestisce – ‘ha notificato che il grano proveniente dai Paesi del Sud Europa, in particolare dall’Italia, contengono un alto livello di senape e soia.’

I grandi operatori dei settori molitorio e della pasta, dei prodotti dolciari e da forno – oltreché il ministero italiano della Salute – hanno però taciuto la cross contamination di cui avevano precisa conoscenza, che con ogni probabilità ha coinvolto decine di migliaia di tonnellate di prodotti alimentari. Prima, durante e dopo l’allerta europea.

3) Cronistoria

La cronistoria della vicenda viene descritta con precisione nel Mondeleaks:

  • settembre 2021. L’associazione italiana dei mugnai (Italmopa) ha comunicato a tutti i suoi membri la potenziale contaminazione da senape di grano duro e tenero, nelle loro filiere di approvvigionamento, a partire dai campi’,
  • ottobre 2021. Queste informazioni sono state condivise con le parti interessate (inclusa Unione Italiana Food, che è l’associazione dei produttori di prodotti da forno e pasta) e, tramite i fornitori, con i clienti.

La raccomandazione finale di Italmopa ai produttori di farina di frumento è stata quella di etichettare la senape nella farina di frumento venduta al dettaglio e di fornire informazioni ai clienti B2B sulla contaminazione occasionale del frumento da parte della senape.’

4) Pactum sceleris

A ottobre 2021 Unione Italiana Food ha avviato le conversazioni con le Autorità e le aziende associate’, si legge ancora su Mondeleaks.

Durante uno dei primi incontri Barilla (produttore di biscotti ma anche di pasta e proprietario di diversi mulini) ha condiviso i risultati complessivi del suo rapporto: oltre il 40% dei campioni di grano duro e il 15% di quelli di grano tenero sono risultati positivi alla senape.

Hanno condiviso l’intenzione di etichettare immediatamente la pasta (di grano duro) con l’avvertenza della presenza di senape, stampando l’informazione a getto d’inchiostro nel riquadro della shelf-life sulla confezione. Hanno anche detto che non vedono l’urgenza per i biscotti e i cracker (grano tenero).’

5) Mondeleaks

Lo stabilimento Mondelez di Capriata d’Orba (Alessandria, Italia) si avvale di diversi fornitori di prodotti, a base di grano italiano, realizzati in Italia. Alcuni di questi ‘hanno già dichiarato l’intenzione di etichettare la senape’, secondo quanto riferito nel ‘Position Paper Mustard & Agricultural Comingling’ di Mondelez International. In alcuni casi, a esito di ‘risultati positivi’ con i metodi di analisi PCR e ELISA.

Altri fornitori di farina di frumento, pur avendo condiviso i risultati negativi del loro programma di monitoraggio della senape, sarebbero stati avvisati dai loro clienti di ‘risultati positivi sulla farina di frumento consegnata dai loro mulini. Nel database dei consumatori’, riferisce del resto il Research Fellow in area Food Safety di Mondelez Europe GmBH, UK
branch, ‘non sono stati segnalati casi di reazione alla senape almeno negli ultimi 3 anni’.

5.1) Mondelez, il grande azzardo

La più alta concentrazione sospetta di senape segnalata dal fornitore di farina di frumento Mondelez è stata di 56 mg/kg. Se questa fosse utilizzata in un prodotto finito composto per l’83% da farina di frumento (il prodotto principale dello stabilimento Mondelez di Capriata è l’ORO Saiwa, con l’83% di farina di frumento), si otterrebbe una concentrazione di 46,48 mg/kg o 4,6mg/100g. (5)

Considerando i dati sulla distribuzione della dose di VITAL 3.0, (6) ciò potrebbe scatenare reazioni nel 20% dei soggetti allergici alla senape.

Dai dati forniti dal fornitore di farine di grano MDLZ’, d’altro canto, ‘la stragrande maggioranza dei campioni di farina di grano testati ha dato risultati negativi per la senape (ELISA e PCR).’

Il grande azzardo è dunque premeditato su base scientifica. (6)

5.2) Pericoli di salute pubblica

Lo Science Fellow di Mondelez richiama con chiarezza le reazioni allergiche alla senape. Le quali includono

– ‘angioedema, ostruzione delle vie aeree, orticaria, respiro affannoso, vomito subito dopo l’esposizione e gonfiore delle labbra, ostruzione delle vie aeree. Nonché anafilassi, le quali richiedono un intervento ospedaliero d’emergenza‘. (7)

– ‘Questi sintomi sono considerati da moderati a gravi (Brown, 2004). L’altro rapporto canadese riguardava un singolo caso. Una donna di 50 anni aveva un’anamnesi di reazioni di tipo anafilattico dopo l’esposizione alla senape (Connors et al., 2006)’.

5.3) Omertà e opportunità

L’omertà è il filo conduttore di Mondeleaks. In barba ai doveri di immediata notifica degli alimenti a rischio alle autorità sanitarie e ai consumatori, (3) Mondelez decide in silenzio quale approccio adottare:

– ‘valutazione del rischio, supportata da un programma di analisi, oppure

– etichettatura della senape (a causa delle nuove informazioni provenienti dai fornitori).’

Il colosso industriale non ragiona in termini di sicurezza alimentare ma di opportunità:

– ‘la valutazione del rischio richiederà risorse per l’esecuzione dell’analisi, aggiungerà complessità nella gestione dei magazzini e dei rilasci (di materiali e prodotti) negli impianti e/o presso i fornitori,

– l’etichettatura richiederà modifiche alle specifiche e un progetto per cambiare (gradualmente) le etichette alimentari,

– saranno necessarie posizioni intermedie (es. dichiarazioni, informazioni su Internet)’.

6) Gestione del rischio allergeni, illeciti pubblici e privati

Il ministero della Salute ha gestito il rischio di sicurezza alimentare legato alla contaminazione sistemica da senape del frumento con strumenti che non sono previsti dal General Food Law, come chi scrive ha già denunciato. (4) E la Commissione europea – omettendo di coordinare il buon operato degli Stati membri nella gestione delle crisi (1) – ha tollerato questo grave illecito.

Gli illeciti di Roma e Bruxelles hanno così stimolato ulteriori illeciti, e altrettanti rischi per i consumatori allergici. Come dimostra quanto annotato su Mondeleaks il 25.1.22:

– ‘gli stabilimenti Mondelez e dei loro fornitori che utilizzano farina di grano italiano sono interessati dal problema (principalmente gli stabilimenti italiani, ma si prevede un certo impatto anche in altri Paesi)

– non ci aspettiamo campionamenti da parte delle Autorità nel prossimo futuro (fino a quando la validazione del metodo di analisi non sarà completata, circa 6 mesi).’

Il gatto non c’è e i topi ballano.

7) Allergeni, il grande caos in Europa

La Commissione europea si ostina a omettere i propri doveri di coordinare l’analisi e la gestione dei rischi di salute pubblica associati al cross-contact da allergeni. (1) Chi scrive, al fianco di European Food Allergy, ha sollecitato finora invano la direzione generale DG SANTE e lo European Ombudsman affinché anche EFSA venga interpellata per confermare l’idoneità del sistema di analisi del rischio Vital 3.0 a proteggere la salute dei consumatori allergici.

La vergognosa inedia della Commissione europea può in ogni caso venire superata dalla stessa EFSA. Alla quale rinnoviamo il nostro appello, ricordando il suo compito di ‘promuovere e coordinare la definizione di metodi uniformi di valutazione del rischio nei settori di sua competenza’ come quello in esame. Ed è infatti l’Autorità ‘il destinatario dei messaggi che transitano per il sistema di allarme rapido, dei quali analizza il contenuto al fine di fornire alla Commissione e agli Stati membri tutte le informazioni necessarie all’analisi del rischio’. (8)

7.1) Sicurezza alimentare, le asimmetrie in UE

Le asimmetrie nella tutela della sicurezza alimentare che derivano dall’assenza di coordinamento dell’analisi del rischio allergeni sono ben rappresentate nelle ulteriori note di Mondeleaks, circa le ‘potenziali implicazioni a lungo termine’.

– ‘Questo problema può diffondersi in altri Paesi UE e i fornitori potrebbero sollevare le stesse preoccupazioni. È in corso una discussione in Spagna e uno dei fornitori di Viana (Navarra, Soagna) ha già chiesto di aggiungere la senape (e la soia) alle specifiche Mondelez.

– L’approccio delle autorità negli Stati membri può essere diverso. Ad esempio, alcuni Paesi dell’UE potrebbero accettare la valutazione del rischio e stabilire un valore indicativo per le sostanze chimiche. Come mantenere la coerenza dell’etichettatura in tutta l’UE?

– La questione potrebbe avere un impatto anche su altre categorie (ad esempio, la pasta utilizzata nei pasti). E I fornitori potrebbero contestare le specifiche MDLZ anche per l’etichettatura della soia (contaminazione dalla catena di approvvigionamento).’

8) Conclusioni provvisorie

Il documento che si allega vale a dimostrare le conseguenze di una gestione irresponsabile della sicurezza alimentare a tutti i livelli, pubblico e privato. Si intravedono gli estremi:

– in Italia, per le indagini su un reato associativo che riguarda anche i dirigenti del ministero della Salute (omessa denuncia, omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio, commercio di sostanze alimentari nocive),

– in Europa, per un’azione di responsabilità e una vibrante protesta contro i mangiapane a tradimento ai vertici di DG Sante che continuano a calpestare i diritti dei consumatori allergici.

Dario Dongo

Allegato Mondeleaks, 25.1.22

Note

(1) Dario Dongo. Allergeni e RASFF, blackout europeo. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.7.22

(2) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Senape. Prevalenza allergie, usi in agricoltura, rischi di contaminazione. GIFT (Great Italian Food Trade). 19.9.21

(3) Dario Dongo. Allerta senape nel grano. Il richiamo è doveroso e urgente. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.11.21

(4) Dario Dongo. Allerta allergene senape nel grano, circolare ministero Salute. Analisi. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.12.21

(5) Giordano Panaro. Il nuovo ad di Mondelez: «A Capriata d’Orba stabilimento strategico per il biscotto ‘sano’». https://bit.ly/3BT2Mza Ovada online. 22.7.20

(6) Dario Dongo. Analisi del rischio allergeni. FAO, WHO e ILSI confermano Vital 3.0. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.7.22

(7) Morisset, M., Moneret-Vautrin, D.-A., Maadi, F., Frémont, S., Guénard, L., Croizier, A. and Kanny, G. (2003). Prospective study of mustard allergy: first study with double-blind placebo-controlled food challenge trials (24 cases). Allergy, 58: 295-299. https://doi.org/10.1034/j.1398-9995.2003.00074.x

(8) Reg. CE 178/02, art. 23.1.b e 35

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