Mentre il coronavirus si diffonde in tutta Europa, il governo tedesco invita i cittadini ad accertarsi di avere in casa scorte alimentari idonee ad affrontare isolamento ed eventuale quarantena.
Raccomandazioni del BKK in caso di catastrofe
Le raccomandazioni divulgate dall’Ufficio federale per la protezione della popolazione e il soccorso in caso di catastrofi (BKK) sono state definite nel 2016, per affrontare emergenze già verificatesi – come alluvioni o forti nevicate – che impediscano di andare al supermercato.
Studiate per un isolamento di 10 giorni, più che sufficiente a superare le emergenze climatiche, le scorte vengono oggi rispolverate per affrontare senza panico la diffusione del coronavirus e adeguate alla probabilità di dover rimanere in casa per i 15 giorni di quarantena.
Come organizzare le scorte di emergenza
Le scorte raccomandate devono fornire una dieta da 2.200 kcal al giorno circa per persona. Da moltiplicare perciò per il numero dei componenti del nucleo familiare. Il ministero della Salute tedesco ha pure pubblicato un calcolatore online che fornisce l’elenco della spesa per un isolamento di 10 giorni.
Ogni persona, per mantenere il benessere nutrizionale durante l’isolamento, deve stoccare i seguenti alimenti:
– acqua e/o altre bevande, 20 litri,
– prodotti a base di cereali (es. pane, pasta, riso) e patate, 3,5 kg
– frutta secca, 2,5 kg
– verdure e frutta, 4 kg
– latticini e/o bevande vegetali a lunga conservazione, 2,6 kg
– carne, pesce e/o legumi, tofu, 1,5 kg
– olio e altri grassi, 300 g
– miele, zucchero, dolci e confetture, secondo le abitudini di ciascuno.
Per vegetariani e vegani la scorta raccomandata è simile. Basta sostituire carne e pesce con tofu (ma anche tempeh, miso, seitan) e incrementare le scorte di cereali e legumi.
Regole antispreco
La lista della spesa ministeriale contempla 48 prodotti. Ovviamente non sono adatti sempre e per tutti. Oltre al problema della stagionalità (le ciliegie, per esempio), bisogna rispettare i gusti e le abitudini alimentari del nucleo familiare, per evitare che le scorte si traducano in sprechi. La scorta italiana va senz’altro integrata con alcuni alimenti cult, come olio extravergine di oliva, parmigiano, vino e caffè.
Come sempre, anche nella preparazione di una scorta alimentare adatta all’isolamento domiciliare, è sempre bene rispettare la regola a base della logistica, First In First Out. E dunque, organizzare frigorifero e dispensa mettendo in primo piano i prodotti acquistati prima, ovvero quelli con scadenza più ravvicinata.
Gli alimenti più adatti alla scorta
Gli alimenti da privilegiare, compatibilmente con le proprie abitudini, dovrebbero rispondere ad alcuni requisiti di base ed essere il più possibile
– durevoli, anche senza refrigerazione. Non è il caso della pandemia in corso, ma le emergenze climatiche causano spesso il distacco dell’energia elettrica. Le conserve dovrebbero includere frutta e verdura, per sopperire all’eventuale mancanza di prodotti freschi. Tra questi ultimi, privilegiare quelli a maggior durata, come carote, patate, cipolle, mele, pere e agrumi. Pasta, biscotti, frutta secca e altri prodotti a lunga durata devono venire conservati con attenzione, per evitare l’attacco di insetti,
– gratificanti. Pasta, riso e legumi (patate, per i tedeschi) sono alimenti ideali per raggiungere la sazietà. Per i cereali il miglior risultato si raggiunge con quelli integrali, preferibili dal punto di vista nutrizionale,
– profili nutrizionali equilibrati. In aggiunta alle raccomandazioni delle istituzioni tedesche, è utile richiamare le raccomandazioni nutrizionali e i consigli del professor Luc Montagnier su come rafforzare il sistema immunitario. Eliminare anzitutto il cibo spazzatura, che affatica inutilmente l’organismo e lo appesantisce, in un periodo in cui l’esercizio fisico è inevitabilmente limitato.
Lo stock fai-da-te
Alcuni alimenti indicati per una scorta in quanto conservabili a lungo possono anche venire preparati in casa. La frutta può venire essiccata o bollita, oltreché impiegata per preparare composte e marmellate. La verdura a sua volta può venire cotta o fermentata per un consumo prolungato.
A integrazione della riserva è bene calcolare i consumi degli animali domestici (cibo e sabbietta) e quelli per l’igiene domestica (detersivi, sacchetti per la spazzatura) e personale (assorbenti, tintura per capelli, rasoi). Senza dimenticare di verificare che la cassetta dei farmaci sia fornita dei medicinali assunti regolarmente e di quelli utili al bisogno, antipiretici per esempio, ma anche garze, disinfettanti etc.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".