Il consumo regolare di olio extravergine di oliva può avere effetti benefici sul microbioma intestinale, oltre che nella prevenzione delle malattie non trasmissibili. È quanto emerge da una scientific review coordinata dall’Università di Valencia, Spagna. (1)
Una spremuta di sostanze benefiche
I benefici associati al consumo di olio extravergine di oliva sono attribuiti, tra l’altro, alla presenza di sostanze quali polifenoli, tocoferoli e carotenoidi.
Oggetto di copiosa letteratura scientifica, l’olio extravergine di oliva (EVOO) ha dimostrato in particolare un’azione positiva nell’inibire agenti patogeni di origine alimentare, stimolare la crescita di microrganismi favorevoli alla salute e promuovere attività antiossidante.
Lo studio di Valencia offre un’analisi sistematica delle più recenti pubblicazioni scientifiche sull’argomento, con esame dei meccanismi coinvolti nella promozione dei benefici per la salute.
I ricercatori concludono che il consumo regolare di olio extravergine di oliva può effettivamente:
– comportare alcuni effetti positivi sul microbiota intestinale,
– prevenire le malattie cardiovascolari, grazie agli alti livelli di preziosi componenti bioattivi tra cui composti fenolici (oleocantale, tirosolo, idrossitirosolo, oleuropeina e oleuropeina aglicone) e la presenza di utili carotenoidi altamente biodisponibili, come provitamina A, β-carotene e luteina,
– può essere utile nella prevenzione del cancro e del diabete di tipo 2.
Una summa di benefici che induce i ricercatori ad affermare che ‘il consumo di olio d’oliva, in particolare il tipo extravergine, può essere raccomandato non solo per il suo profilo di acidi grassi sani (in particolare acido oleico) ma anche per i preziosi effetti positivi sulla salute umana dei suoi componenti bioattivi‘.
Note
(1) Mohsen Gavahian, José M.Lorenzo, Paulo E. S. Munekata, Izaskun Garcia-Mantrana, Amin Mousavi Khaneghah, Antonio J. Meléndez-Martínez, Francisco J. Barba. (2019). Health benefits of olive oil and its components: Impacts on gut microbiota antioxidant activities, and prevention of noncommunicable diseases. Trends in Food Science & Technology, Volume 88, June 2019, pages 220-227, https://doi.org/10.1016/j.tifs.2019.03.008
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".