La lattoferrina è un alleato da considerare nella lotta contro la pandemia da Covid-19. Uno studio italiano ne dimostra l’utilità, indagando i suoi meccanismi d’azione. E ne suggerisce l’impiego, anche per la prevenzione.
Lattoferrina, la proteina antivirus
La lattoferrina è una glicoproteina (cioè una molecola che comprende le catene del carboidrato e della proteina) caratteristica del latte materno. Protegge dalle infezioni, impedendo ai patogeni (virus, batteri, funghi) di entrare nelle cellule delle mucosa respiratorie e intestinale. Le quali entrambe sono soggette ai possibili attacchi del nuovo coronavirus.
Le proprietà antivirali e antinfiammatorie di questa ‘proteina dell’immunità naturale’ sembrano spiegare perché le difese immunitarie dei neonati allattati al seno rispondano più rapidamente alle infezioni e producano anticorpi. Una evidenza confermata anche in caso di contagio da Covid-19, con sintomi lievi ed evoluzione raramente grave.
Forte come un bambino
Impiegare la lattoferrina nel trattamento delle persone positive al nuovo coronavirus è l’intuizione di Elena Campione, docente di Dermatologia al Policlinico Tor Vergata (PTV). La glicoproteina è peraltro impiegata anche contro l’herpes simplex e le sue odiose manifestazioni cutanee.
Ad aprile 2020, in piena pandemia, nel policlinico universitario nel quadrante Sud-Est della Capitale, Elena Campione avvia uno studio clinico su un centinaio di pazienti positivi al virus ma asintomatici o paucisintomatici (con sintomi lievi). Vi si dedicano anche i professori Luca Bianchi e Massimo Andreoni del PTV.
Una versione innovativa di lattoferrina
Lo studio viene condotto mediante somministrazione orale e intranasale ai pazienti di una innovativa formulazione liposomiale (di più facile assimilazione) di lattoferrina. Questo trial clinico è stato il primo approvato sull’utilizzo della lattoferrina nei pazienti Covid positivi a livello nazionale e internazionale, riferisce il team di Tor Vergata.
I risultati del test ‘hanno dimostrato per la prima volta l’efficacia della lattoferrina nel favorire, senza effetti avversi, la remissione dei sintomi clinici nei pazienti Covid-19 positivi sintomatici e la negativizzazione del tampone già dopo 12 giorni dal trattamento. Anche dagli esami ematici abbiamo osservato risultati notevoli che saranno presto pubblicati‘.
Ulteriori conferme in vitro
In parallelo allo studio clinico, un gruppo di lavoro coordinato da Piera Valenti, docente di Microbiologia dell’Università La Sapienza di Roma, ha verificato le proprietà della lattoferrina utilizzata.
Il team ha anche condotto prove in vitro sull’azione antivirale della lattoferrina, confermando come questa proteina inibisca l’infezione da SARS-CoV-2 (o Covid-19), bloccando le fasi precoci dell’interazione virus-cellula.
Prevenire i contagi con la lattoferrina
Il gruppo di ricercatori di Tor Vergata e La Sapienza ha descritto il meccanismo d’azione della lattoferrina in uno studio pubblicato sul Journal of Molecolar Sciences. (1) E ne raccomanda l’adozione anche in chiave preventiva.
La molecola lattoferrina è ammessa negli integratori alimentari con una dose massima giornaliera di 200 mg, come riferisce l’elenco ‘Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico‘ del ministero della Salute.
Le evidenze sull’utilità antivirus della lattoferrina
L’efficacia antivirus della lattoferrina viene così sintetizzata dal PTV:
– inibisce sia direttamente che indirettamente i diversi virus che causano malattie nell’uomo,
– direttamente inibisce l’infezione virale legandosi ai siti dei recettori virali e/o agli eparansolfati delle cellule dell’ospite impedendo in tal modo che il virus infetti le cellule,
– aumenta la risposta immunitaria sistemica all’invasione virale,
– in uno studio in vitro del 2011 di ricercatori cinesi, ha mostrato un ruolo protettivo da Sars-Cov, grazie al legame all’eparansolfato che impedisce l’entrata del virus.
Ulteriori studi hanno riscontrato che la lattoferrina
– inibisce l’infezione da Herpes Simplex di tipo 1 e 2,
– ha potenti effetti antivirali contro la replicazione sia dell’HIV umano che del Citomegalovirus (CMV) senza mostrare alcuna citotossicità. Nelle persone affette da HIV è peraltro accertata una carenza sistemica di lattoferrina.
Per approfondire le correlazioni tra dieta e sistema immunitario, si richiama il primo ebook – ‘Persone’ – della trilogia ‘Covid-19, l’ABC’.
Marta Strinati
Note
(1) Campione E., Cosio T., Rosa L., Lanna C., Di Girolamo S., Gaziano R., Valenti P., Bianchi L. (2020). Lactoferrin as Protective Natural Barrier of Respiratory and Intestinal Mucosa against Coronavirus Infection and Inflammation. Int. J. Mol. Sci. 2020, 21, 4903 https://www.mdpi.com/1422-0067/21/14/4903
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".