Glutammato di sodio e glutammati. Il loro impiego nei cibi va drasticamente limitato per esigenze di salute dei consumatori, secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. (1)
Il sostanzioso parere di EFSA dirime in via definitiva il dibattito sulla pericolosità del glutammato. Chiarendo una volta per tutte che l’apporto di glutammati è sicuro solo al di sotto di una determinata dose giornaliera, pari a 30 mg per kg di massa corporea dell’individuo. (2) Apporti superiori a tale soglia, invece, sono associati a emicranie e mal di testa, innalzamento della pressione sanguigna e dei livelli di insulina.
L’acido glutammico è un aminoacido, prodotto dall’organismo umano e presente in natura in alimenti come pomodori, salsa di soia e alcuni formaggi. L’acido glutammico e i suoi sali (E 620-625), comunemente indicati come glutammati, sono additivi alimentari autorizzati nell’Unione europea (UE).
Gli additivi alimentari a base di acido glutammico (3) sono generalmente impiegati nei dadi da brodo e in alcuni piatti pronti, oltreché in salse e condimenti, per esaltare il sapore dei cibi con pochi sforzi e minimi costi. Il loro impiego è tuttora ammesso in Europa entro l’ampio limite di 10 g per kg di alimento. Ma la Commissione europea è ora sollecitata a ridurre drasticamente le condizioni di utilizzo di tali additivi, alla luce del parere scientifico di Efsa.
‘Sulla base delle prove disponibili, siamo sicuri che l’apporto giornaliero individuale di acido glutammico e glutammati (definito nel parere EFSA) protegge la salute dei consumatori, poiché è inferiore alle dosi che sono state associate a determinati effetti nell’uomo come mal di testa, aumento della pressione sanguigna e dei livelli di insulina‘. È quanto afferma il dr. Claude Lambré, che ha coordinato la ricerca in ambito del panel scientifico EFSA dedicato agli additivi alimentari. (4)
La valutazione scientifica di EFSA ha considerato l’esposizione complessiva ai glutammati aggiunti al cibo, che a tutt’oggi risulta elevata in alcuni gruppi della popolazione europea, ivi compresi bambini e adolescenti. Superando sia la soglia suggerita, sia i livelli associati ad alcuni effetti sfavorevoli per la salute.
‘Sulla base dei risultati della nostra valutazione dell’esposizione, si consiglia di esaminare i livelli massimi di acido glutammico e glutammati aggiunti al cibo, in particolare per prodotti da forno a base di panini, zuppe e brodi, salse, carni e prodotti a base di carne, condimenti e condimenti E integratori alimentari’
(Dr. Claude Lambré, EFSA)
Dario Dongo
Note
(1) V. https://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/4910
(2) ADI, Acceptable Daily Intake
(3) Esaltatori di sapidità E620-625:
E620 Acido glutammico
E621 Glutammato monosodico
E622 Glutammato monopostassico
E623 Diglutammato di calcio
E624 Glutammato monoammonico
E625 Diglutammato di magnesio
(4) ‘Panel on Food Additives and Nutrient Sources Added to Food‘
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.