La upcycling economy e gli upcycled food si affermano sulla scena internazionale come una rivoluzione, dopo decenni di sovrapproduzioni di eccedenze e sprechi alimentari (1,2).
Il riutilizzo di food loss e food waste riduce i costi d’impresa e viene promosso con nuove leve di marketing ispirate alla sostenibilità di produzioni e consumi alimentari.
1) Upcycled Food Association (UFA)
UFA, Upcycled Food Association, è l’associazione costituita a Denver (Colorado, USA) che riunisce più di 250 imprese, nel mondo, per favorire le sinergie di filiera e promuovere un apposito sistema di certificazione.
‘Certified Upcycled’ è il marchio collettivo che figura su diverse centinaia di ingredienti e prodotti ove almeno il 10% delle materie prime derivi da upcycling. Con un recupero complessivo stimato in quasi un milione di tonnellate di cibo.
2) Upcycling economy, perché
‘Over 30% of all food produced globally is lost or goes to waste, and that’s a big problem for society and the planet. Upcycled food prevents this problem by creating new, high-quality products from surplus food’ (UFA).
Il recupero virtuoso può dunque restituire valore a derrate – oggi sprecate – la cui produzione ha assorbito il 20% delle risorse idriche, il 25% dei terreni coltivati e l’8% di gas serra prodotti nelle filiere agroalimentari.
3) Upcycling business
‘60% of people want to buy more upcycled food products, and that’s because 95% of us want to do our part to reduce food waste’ (Upcycled Food Association).
Il lancio sul mercato USA di nuovi upcycled food, +122% nel quinquennio concluso nel terzo trimestre 2021, ha superato quello dei prodotti con confezioni in plastica da riciclo e di quelli con indicazioni sulle emissioni di anidride carbonica.
Il valore delle vendite è attualmente stimato in circa 46,7 miliardi di dollari. I volumi di materiali sottratti agli sprechi alimentari a loro volta registrerebbero un aumento significativo (+6,4%, 2022 su 2021).
4) Upcycled foods, i 5 elementi distintivi secondo UFA
Upcycled Food Association ha organizzato nel 2020 un gruppo di esperti – da Harvard Law School, Drexel University, Natural Resources Defence Council, WWF e ReFED – per mettere a punto una definizione di ‘upcycled foods’. È stato così possibile convergere sui 5 elementi distintivi degli alimenti ottenuti da upcycling.
4.1) Ingredienti altrimenti destinati a impieghi secondari
Gli ingredienti utilizzati in upcycled foods vengono sottratti ai vari impieghi secondari descritti nella scala di Lansink, paradigma dell’economia circolare.
Produrre cibo anziché destinare gli scarti a riciclo in mangimi o fertilizzanti (compost), valorizzazione energetica (i.e. digestori anaerobici), destinazione a rifiuto.
4.2) Valore aggiunto
I processi di upcycling recuperano e convertono il valore che altrimenti verrebbe perso in impieghi secondari dei materiali (v. sopra), per creare un sistema alimentare sostenibile e resiliente.
Il valore aggiunto dovrebbe altresì venire redistribuito nella filiera, aggiungiamo noi. Affinché tutti, from farm to fork, possano beneficiarne anche dal punto di vista economico. Win-win.
4.3) Consumo umano (e pet food)
Upcycling consiste nell’elevare il cibo al suo destino più nobile, nutrire gli esseri umani. Ovvero offrire beni di analogo valore (es. integratori alimentari, farmaci, cosmetici).
Il marchio ‘Upcycled Certified’ viene peraltro concesso anche al pet food, per ragioni di business che ad avviso di chi scrive mal conciliano con il criterio a base dell’upcycling (v. par. 4.1).
4.4) Filiera di approvvigionamento verificabile
La supply-chain deve venire verificata, secondo gli esperti di UFA, affinché gli alimenti riciclati davvero contribuiscano a ridurre gli sprechi.
La logica è utilizzare tutti i nutrienti coltivati nelle aziende agricole e aiutare gli agricoltori a ricavare maggior valore dalle loro attività.
4.5) Trasparenza in etichetta
Gli alimenti ‘Upcycled certified’, soggetti perciò al sistema di certificazione di UFA, devono poi fornire notizie trasparenti in etichetta.
I consumatori devono essere in grado di comprendere quali ingredienti derivino da upcycling, per venire stimolati a contribuire alla lotta contro gli sprechi alimentari.
5) Innovazione, empowerment
Agricycle Global ha iniziato a lavorare con 35 mila piccoli agricoltori, nelle comunità rurali di varie aree del pianeta, per offrire low-barrier technologies utili a trasformare gli scarti in ingredienti alimentari.
Jali Fruit Co. lavora all’empowerment di donne, giovani e piccoli agricoltori in 40 cooperative nell’Africa subsahariana e nei Caraibi. Innovazione accessibile per ridurre food waste e food loss nella coltivazione, raccolta e trasformazione della frutta.
La Rete produttori agricoli della Sabina, in Italia centrale, aspira a produrre snack e semilavorati da frutta scartata con gli essiccatori solari sviluppati dal Crea (Centro di ingegneria e trasformazioni agroalimentari). (4)
6) Fermentazione
Ferment’Up. Green Spot Technologies, fondata a Ramonville-Saint-Agne (Occitania, Francia) con contributi UE, utilizza un processo di fermentazione eco-progettato per produrre farine ad alta densità di nutrienti a partire da polpe di pomodoro, bucce di mela, trebbie delle birrerie, etc.
Regrained a Berkeley (California, USA) ricava a sua volta una farina innovativa ad alto tenore di proteine e fibre prebiotiche, SuperGrain+®, dalla fermentazione dei cereali usati per estrarre il malto nelle birrerie. E produce così pasta, snack funzionali e ingredienti ad alto valore aggiunto per la panificazione e altri settori.
#SDG12, Target 12.3. By 2030, halve per capita global food waste at the retail and consumer levels and reduce food losses along production and supply chains, including post-harvest losses
#Wasteless (5)
Dario Dongo e Giulia Pietrollini
Note
(1) Dario Dongo. Upcycling la via maestra di ricerca e innovazione. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.1.2023
(2) Giulio Vulcano, Dario Dongo, Sprechi alimentari, un approccio sistemico per affrontare la crisi ecologica e sociale. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.3.19
(3) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Upcycling, il reimpiego migliorativo nella filiera agroalimentare. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.10.21
(4) FruFun. Produzione a basso impatto ambientale di alimenti funzionali innovativi con frutta prodotta dalle imprese agricole dell’areale sabino. Innovarurale https://www.innovarurale.it/it/pei-agri/gruppi-operativi/bancadati-go-pei/produzione-basso-impatto-ambientale-di-alimenti
(5) Wasteless è un progetto che fa parte del programma Horizon Europe e ha lo scopo di sviluppare strumenti innovativi per la misurazione e la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari, oltre che condividere le buone prassi per l’utilizzo secondario degli sprechi. https://wastelesseu.com/