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Sistema di deposito cauzionale per le bottiglie delle bevande. La campagna dei Comuni Virtuosi

Istituire il sistema del deposito cauzionale per le bottiglie delle bevande è ormai improrogabile. Già diversi Paesi europei lo hanno sperimentato con successo. Affinché l’Italia ne segua l’esempio, l’Associazione Comuni Virtuosi ha lanciato la campagna A Buon Rendere – molto più di un vuoto, per una legge nazionale sul Sistema di deposito cauzionale (Deposit Return System, DRS). Al progetto aderiscono già numerose organizzazioni. (1)

119 contenitori per bevande sprecati a livello procapite

Nel corso dell’anno, in media, ogni italiano elimina impropriamente 119 contenitori per bevande. 98 bottiglie in PET, 12 bottiglie in vetro e 9 lattine a testa, per un totale complessivo di oltre 7 miliardi di imballaggi che finiscono in discarica o vengono abbandonati nell’ambiente, con effetti nefasti anche sul nostro Mediterraneo. (2)

Questo spreco potrebbe abbattersi (-75-80%) in breve tempo, con la semplice introduzione di un sistema di deposito cauzionale. Tanto più necessario in quanto il tasso di riciclo del PET, oggi al 58%, è molto indietro rispetto a vetro (79%) e alluminio (69%). Oltreché dagli obiettivi indicati nella direttiva SUP (Single Use Plastics), 77% entro il 2025 e 90% al 2029.

A buon rendere’, una petizione per introdurre il sistema di deposito cauzionale

A buon rendere – molto più di un vuoto‘ è la petizione al centro dell’omonima campagna che aspira a introdurre in Italia un sistema di deposito cauzionale a livello nazionale, obbligatorio per i produttori ed esteso a tutte le bevande vendute in bottiglie di plastica, vetro e lattine.

Nel 2021 il Governo ha inserito uno specifico emendamento che aprirebbe la strada all’introduzione di un sistema di deposito anche in Italia. Adesso è fondamentale che i ministeri competenti (il Ministero della transizione ecologica e il Ministero dello sviluppo economico) aprano un tavolo di confronto con tutti gli attori coinvolti da un sistema cauzionale nazionale, finalizzato alla predisposizione dei decreti attuativi‘, spiegano i promotori.

Come funziona il sistema di deposito cauzionale

In un sistema DRS (Deposit Return System) con l’obbligo di ritiro per i commercianti (cosiddetto modello return-to-retail), all’acquisto di una bevanda il consumatore paga, oltre al prezzo di vendita del prodotto, una piccola cauzione interamente rimborsabile (indicata come tale sullo scontrino). La somma viene restituita alla riconsegna della bottiglia o della lattina presso il punto vendita.

Per i commercianti la predisposizione e gestione della raccolta degli imballaggi viene remunerata con una commissione (handling fee) per ogni singolo imballaggio recuperato. I precedenti non mancano – anche in Europa, come si è visto – e rappresentano sempre soluzioni win-win per gli utenti, gli operatori e gli ecosistemi (3,4). In due parole, economia circolare.

Il gestore del sistema

L’operatività è garantita dall’amministratore del sistema, un’organizzazione senza scopo di lucro in comproprietà dei produttori di bevande e della distribuzione organizzata.

Questa entità organizza e finanzia il recupero degli imballaggi vuoti dai diversi punti di raccolta per il conteggio, la selezione, il compattamento e la vendita dei materiali raccolti ai riciclatori.

Nessun onere per lo Stato

L’operazione non comporta l’impegno di risorse pubbliche. ‘Ai sensi dell’articolo 178-ter del TUA, che recepisce nell’ordinamento nazionale i requisiti minimi in materia di responsabilità estesa del produttore introdotti dall’art. 8-bis della Direttiva 851/2018 (c.d. direttiva rifiuti, ndr), i costi relativi all’intercettazione e avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio dovranno essere interamente in capo ai produttori (in deroga almeno l’80%) e non a carico dello Stato o degli enti locali‘, spiegano i promotori della campagna.

Marta Strinati

Note

(1) Aderiscono alla campagna lanciata dall’Associazione Comuni Virtuosi queste organizzazioni: Altroconsumo, LAV, Legambiente, LIPU, Kyoto Club, Zero Waste Italy, Marevivo, Oxfam Italia, Slow Food Italia, Touring Club Italiano, WWF, Greenpeace, Retake, Italia Nostra, Pro Natura, A Sud. Le ulteriori adesioni sono indicate qui

(2) Jason Wilcox, James Mackenzie (2021). What we waste. Reloop. https://www.reloopplatform.org/wp-content/uploads/2021/04/What-We-Waste-Reloop-Report-April-2021.pdf

(3) Dario Dongo. Deposito con cauzione su bottiglie e lattine, l’esempio lituano. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.2.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/imballaggi/deposito-con-cauzione-su-bottiglie-e-lattine-l-esempio-lituano

(4) Marta Strinati. Riciclo degli imballaggi, l’esempio italiano e le nuove sfide. GIFT (Great Italian Food Trade), 14.12.21 https://www.greatitalianfoodtrade.it/imballaggi-e-moca/riciclo-degli-imballaggi-l-esempio-italiano-e-le-nuove-sfide

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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