L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2022 anno internazionale della pesca artigianale e l’acquacoltura (International Year of Artisanal Fisheries and Aquaculture, IYAFA), affidando alla FAO il coordinamento delle attività.
IYAFA 2022 aspira a richiamare l’attenzione sul ruolo chiave delle realtà produttive di piccola scala nel garantire la food security. Fornire cibo sano e nutriente per le popolazioni del pianeta e preservare gli ecosistemi acquatici, #SDG2 e #SDG14. (1)
Lavoro e produzioni
Pesca e acquacoltura occupano circa 59,5 milioni di persone (di cui 39 mln la pesca, 20 mln l’acquacoltura), a livello globale. Con una straordinaria concentrazione in Asia (85%), seguita dall’Africa (9%). In calo il continente americano (4%), l’Europa (1%) e l’Oceania (1%).
Il record nella pesca sembra essere stato raggiunto nel 2018, con 94,6 milioni di tonnellate di pesce. L’acquacoltura, a sua volta in crescita costante, ha raggiunto nel 2016-18 il 46% delle produzioni ittiche complessive. Il doppio rispetto all’anno 2000 (25,7%). (2)
1) Small-Scale Fisheries (SSFs)
La pesca su piccola scala è un concetto sfuggente, spesso associato alla sola lunghezza delle imbarcazioni utilizzate. (3) Le Small-Scale Fisheries (SSFs) in ogni caso assorbono il 90% dell’occupazione totale nel settore della pesca, per la metà femminile. E contribuiscono in misura importante – se pure a tutt’oggi privo di stime esatte – sulle economie regionali, la struttura dei mercati marittimi e l’approvvigionamento alimentare locale, (4,5). Le SSFs hanno perciò il potenziale di contribuire con efficacia ai Sustainable Development Goals, soprattutto nelle aree rurali. (6)
Le comunità dei piccoli pescatori, al pari di quelle dei contadini, ricevono però scarsa attenzione dalla politica. Il loro accesso alle risorse ittiche viene talora calpestato dalle concessioni ai colossi che drenano i mari, come ben mostra il docufilm Seaspiracy. Il pescato delle SSFs d’altro canto, oltre a costituire mezzo di sussistenza e di baratto, viene immesso sui mercati regionali e sempre più anche nel sistema commerciale globale. (8)
Merita anch’esso perciò considerazione nelle politiche di salvaguardia della pesca e gli ecosistemi marini.
2) Acquacoltura (e algacoltura)
L’acquacoltura costituisce ‘l’insieme di attività umane, distinte dalla pesca, finalizzate alla produzione controllata di organismi acquatici’ (9). Ha registrato una crescita costante e senza pari rispetto alle altre principali filiere alimentari, a livello globale, negli ultimi tre decenni (v. Fig. 1 e nota 2). Nella piscicoltura ma anche l’allevamento di molluschi e crostacei, alghe e microalghe. In aree marine, costiere e interne, con straordinaria prevalenza nei Paesi a basso-medio reddito (80% della produzione). (6)
Fig. 1 – Produzione globale di animali acquatici e alghe, 1990-2018 (FAO. V. nota 2)
2.1) Acquacoltura interna
L’acquacoltura interna (inland acquaculture) esprime il 62,5% della produzione mondiale di pesce di allevamento (FAO, 2018). Viene praticata soprattutto in acqua dolce (laghi, stagni e vasche terrestri, anche con l’impiego di gabbie, sistemi di canalizzazione e recinti). Con applicazioni innovative quali la rice-fish culture, cioè la combinazione delle colture di riso e pesci, già in rapida espansione nel continente asiatico.
La resilienza si esprime anche nell’acquacoltura, in Cina ed Egitto, nell’acqua salina alcalina di aree ove le condizioni del terreno e dell’acqua non permettono la coltivazione di cereali né il pascolo. Negli ultimi anni si è registrato lo sviluppo di numerose esperienze che hanno consentito di incrementare la produttività e l’efficienza di utilizzo delle risorse, nei sistemi di inland acquaculture, con un ridotto impatto ambientale.
2.2) Acquacoltura marina e costiera
L’acquacoltura marina (marine acquacolture), o maricoltura, viene praticata in ambiente marino, mentre l’acquacoltura costiera (coastal acquaculture) viene condotta in aree lagunari, adiacenti al mare, talora costruite o adattate dall’uomo. La diversità delle condizioni climatiche e ambientali ha il potenziale inespresso di consentire allevamento e coltivazione di un’ampia varietà di specie ittiche, alghe e microalghe. Anche in una logica di rigenerazione, come si è visto.
I molluschi tuttora rappresentano il 56,2% circa della produzione totale, in netta prevalenza rispetto a pesci e crostacei che invece dominano l’acquacoltura interna. In termini più generali, a dispetto del potenziale sopra espresso, la produzione dell’acquacoltura è dominata da un numero ristretto di specie. Le specie alimentate oltretutto hanno superato le specie non alimentate, passando dal 30,5% della produzione totale nel 2018 al 43,9 % nel 2000.
2.3) Paesi produttori
L’Asia è protagonista assoluto dell’acquacoltura, con una quota di produzione pari all’89% sul totale negli ultimi due decenni. La sola Cina, dal 1991 a oggi, ha prodotto più cibi acquatici da allevamento rispetto al resto del mondo. E ha introdotto, nel 2016, politiche a presidio delle buone prassi in acquacoltura nelle direzioni dello sviluppo sostenibile (migliori qualità dei prodotti ed efficienza nell’utilizzo delle risorse, riduzione della povertà).
Gli altri grandi produttori sono Egitto, Cile, India, Indonesia, Vietnam, Bangladesh e Norvegia.
2.4) L’acquacoltura nell’Unione Europea
La produzione dell’acquacoltura in UE si è mantenuta pressoché stabile, dal 2000 a oggi, in controtendenza rispetto alla crescita continua del settore a livello globale. I primi produttori, in volume, sono Spagna, Francia, Italia e Grecia.
Nel Vecchio Continente l’acquacoltura è dedicata soprattutto all’allevamento di crostacei (>45%), pesce di mare (>30%) e pesce di lago (>20%). Le specie allevate continuano a essere poche, tra cui le più diffuse sono cozze, salmoni, orate, trote iridee, branzini, ostriche e carpe. (10)
2.5) Acquacoltura sostenibile, le risorse UE
Lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura viene supportato da parte dell’UE tramite il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (European Maritime, Fisheries and Aquaculture Fund, EMFAF), per il valore complessivo di 6 miliardi di euro, con decorrenza dal 2021 al 2027.
La Commissione europea – sia con il fondo EMFAF, sia con il programma di ricerca Horizon 2020 (es. progetti ProFuture, EcoeFISHent) – aspira a promuovere il progresso. (11)
Giulia Paganini e Dario Dongo
Note
(1) FAO. International Year of Artisanal Fisheries and Aquaculture (IYAFA 2022). https://www.fao.org/artisanal-fisheries-aquaculture-2022/about/en/
(2) FAO. The State of World Fisheries and Aquaculture 2020. Sustainability in action. Rome. https://doi.org/10.4060/ca9229en
(3) Smith H and Basurto X (2019). Defining Small-Scale Fisheries and Examining the Role of Science in Shaping Perceptions of Who and What Counts: A Systematic Review. Front. Mar. Sci. 6:236. doi: 10.3389/fmars.2019.00236
(4) Jentoft, S., Chuenpagdee, R., Barragán-Paladines, M. J., and Franz, N. (2017). The Small-Scale Fisheries Guidelines: Global Implementation. Springer, Amsterdam. ISBN: 978-3-319-55074-9
(5) World Bank (2012). Hidden Harvest: The Global Contribution of Capture Fisheries. https://openknowledge.worldbank.org/handle/10986/11873
(6) Crona BI, Pomeroy RS and Purcell SW (2020). Small-Scale and Artisanal Fisheries: Insights and Approaches for Improved Governance and Management in a Globalized Context. Front. Mar. Sci. 7:455. doi: 10.3389/fmars.2020.00455).
(7) Phillips, M. et al. (2016). Aquaculture big numbers. FAO Fisheries and Aquaculture Technical Paper; 601. Rome, Italy, https://bit.ly/3pYlKQh
(8) FAO (2018). The State of World Fisheries and Aquaculture 2018 – Meeting The Sustainable Development Goals. Rome. ISBN: 978-92-5-130562-1. https://www.fao.org/documents/card/en/c/I9540EN/
(9) https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3555
(10) European Commission. Overview of EU aquaculture (fish farming). https://ec.europa.eu/oceans-and-fisheries/ocean/blue-economy/aquaculture/overview-eu-aquaculture-fish-farming_en
11) European Maritime, Fisheries and Aquaculture Fund (EMFAF). https://ec.europa.eu/oceans-and-fisheries/funding/emfaf_en