HomeMercatiTris del TAR Lazio sui CAA. Riammessi i liberi professionisti

Tris del TAR Lazio sui CAA. Riammessi i liberi professionisti

Il TAR Lazio, con sentenza 10.6.21, annulla per la terza volta la delibera AGEA che avrebbe escluso i liberi professionisti dall’accesso al SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), indispensabile per offrire i servizi dei Centri di Assistenza in Agricoltura (CAA). (1)

La giustizia così prevale sul sopruso posto in essere da Gabriele Papa Pagliardini – all’epoca dei fatti socio in affari del cerchio magico di Coldiretti (2) – con il disdicevole sostegno del MiPAAF e dell’Autorità ‘Garante per la Concorrenza e il Mercato’ (AGCM). #VanghePulite.

CAA, la delibera Papa Pagliardini – Coldiretti

La delibera AGEA 6.12.20 n. 25 – Approvazione della Convenzione per gli anni 2020-2021 tra l’organismo pagatore Agea ed i Centri di Assistenza Agricola – aveva stabilito che ‘tutti gli operatori titolari abilitati ad accedere ed operare nei sistemi informativi dell’Organismo pagatore devono essere lavoratori dipendenti del CAA o delle società con esso convenzionate’ (art. 4.3).

Gli agricoltori italiani, di conseguenza, sarebbero stati costretti a rivolgersi in via esclusiva ai CAA dei sindacati agricoli – dominati da Coldiretti – per gestire le pratiche dei finanziamenti pubblici. Senza potersi più affidare ai circa 2.500 liberi professionisti specializzati in tali attività, che nel giro di pochi mesi avrebbero perso il lavoro. Si prospettava dunque una situazione di monopolio, paradossalmente avallata dall’Antitrust.

Professionisti e agricoltori vs. AGEA e Coldiretti, 3-0

I liberi professionisti si sono ribellati al sopruso nei confronti loro e degli agricoltori stessi. Hanno perciò presentato una serie di ricorsi, al TAR Lazio, per ottenere l’annullamento della suddetta delibera AGEA. Che il Tribunale Amministrativo Regionale ha effettivamente annullato in tre successive sentenze, grazie alle iniziative di:

– CAA liberi professionisti Srl contro AGEA, MiPAAF e Antitrust, nei confronti di CAA Coldiretti e Impresa Verde Piemonte Orientale Srl. Con intervento ad adiuvandum di RPT (v. infra) e di Cnpapl (Collegio nazionale periti agrari e periti agrari laureati), (3,4)

– SAE (Servizi Agricoli Europei) Srl. Con il supporto di RPT, la Rete delle Professioni Tecniche a cui aderiscono gli ordini di ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, agronomi, periti agrari, chimici, geologi e tecnologi alimentari, (5)

– CANAPA (Centro Autorizzato Nazionale di Assistenza dei Produttori Agricoli), i riferimento per gli Agrotecnici e gli Agrotecnici laureati), nel caso in esame. (1)

Giustizia al TAR Lazio, sentenza 10.6.21

I giudici amministrativi hanno anzitutto – e finalmente – statuito il difetto di legittimazione passiva del MiPAAF e dell’Antitrust, privi di titolo per intervenire in un giudizio su una deliberazione di AGEA. In diritto, AGEA delega in ogni caso le attività ai CAA, i quali devono sempre avere la natura di società di capitali. ‘La detta circostanza già vale a smentire l’affermata superiorità di un modello organizzativo basato sui lavoratori dipendenti rispetto a una struttura che si basi su collaborazioni con liberi professionisti’.

Con riferimento alle specifiche professionalità operanti all’interno dei CAA, l’ordinamento richiede per i professionisti collaboratori requisiti più stringenti che per i dipendenti.
E infatti, mentre i primi devono essere dotati di un certo titolo di studio e aver compiuto un tirocinio abilitativo, per i secondi non sono stabiliti requisiti minimi di professionalità.’ Il modello organizzativo imposto dal Gabriele Papa Pagliardini, di conseguenza,‘ non risulta congruente con la perseguita finalità di consentire un processo di efficientamento dei CAA e, per il tramite di questo, di AGEA’.

AGEA, serve un nuovo Papa

Il Presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati Roberto Orlandi – ‘ora che la verità è stata ripristinata’ – sollecita alcune riflessioni ‘sul ruolo dell’attuale Direttore di AGEA. Un ente spesso protagonista -come vittima- di frodi milionarie di contributi europei’ nonché ‘oggetto di critiche quotidiane da parte degli imprenditori agricoli e dei suoi fruitori per inefficienze e ritardi (…)’.

Va ricordato, ad esempio – uno fra i tanti – che dopo oltre 4 anni e mezzo dalla sua indizione (avvenuta nel settembre 2016) la gara per la gestione del SIAN di AGEA non risulta ancora interamente conclusa (e lo sarà, forse, nel 2022). Oltre cinque anni per concludere una gara che prevede una durata del servizio di cinque anni!

Invito il direttore Papa Pagliardini a trarre le debite conseguenze dei risultati dei suoi atti, dimettendosi. Ed ove egli non abbia questa sensibilità istituzionale dovrebbe essere il ministro Stefano Patuanelli, persona degnissima e lontanissima da queste vicende, ad accompagnarlo alla porta.’

#VanghePulite

La maggior onta di Gabriele Papa Pagliardini è l’avere bruciato 4,168 miliardi di euro destinati agli agricoltori e allevatori italiani. La sua mala gestione di AGEA ha bruciato il 40% delle risorse stanziate dal FEARS (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) per il periodo 2014-2020. Come ha dimostrato la Corte dei Conti, nella propria relazione 28.1.21. (6)

Alla magistratura contabile si è aggiunta quella amministrativa. Attendiamo ora quella civile, per i danni provocati all’amministrazione pubblica. E quella penale, in considerazione dei danni ingiusti che il direttore generale di AGEA ha procurato ai liberi professionisti in agricoltura con una delibera emessa in violazione di legge.

Stefano Patuanelli al guado

È evidente come Gabriele Papa Pagliardini non abbia tramato l’abuso d’ufficio in solitario. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma dovrebbe perciò attivare un’indagine volta a identificare i corresponsabili, dentro e fuori la pubblica amministrazione.

Il ministro Stefano Patuanelli, che ha assunto l’incarico in data successiva alla vicenda in esame, deve però decidere da che parte stare. Il ‘cerchiobottismo’ espresso nella sua lettera 6.4.21 a un senatore, che qui si allega, non è più tollerabile.

Ma è possibile che Papa Pagliardini abbia fatto tutto da solo? Chi ha concorso nel reato? E il ministro Stefano Patuanelli, che ha assunto il ruolo in data successiva, ha deciso da che parte stare?

Dario Dongo

Note

(1) TAR Lazio, sentenza 10.6.21 n. 6940. https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza

(2) Dario Dongo. AGEA – Coldiretti, la Commissione europea boccia il conflitto d’interessi. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/agea-coldiretti-la-commissione-europea-boccia-il-conflitto-d-interessi

(3) Dario Dongo. TAR Lazio annulla la convenzione AGEA-CAA. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.5.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/tar-lazio-annulla-la-convenzione-agea-caa-vanghepulite

(4) TAR Lazio, sentenza 12.5.21 n. 5615. https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza

(5) TAR Lazio, sentenza 12.5.21 n. 5683. https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza

(6) Dario Dongo. Relazione della Corte dei conti sull’AGEA diretta da Gabriele Papa Pagliardini. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/relazione-della-corte-dei-conti-sull-agea-diretta-da-gabriele-papa-pagliardini-vanghepulite

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti