Covid-19 ha fatto letteralmente esplodere l’ecommerce alimentare, con una crescita a tre cifre anche in Italia. È ora di organizzare le piattaforme e la logistica, per superare le difficoltà emerse con lo stress-test in fase di lockdown. Ma anche di considerare le opportunità di sviluppare i codici di informazione.
Alla necessità di garantire il rispetto delle regole, tuttora carente, si aggiunge l’opportunità di offrire al consumatore una shopping experience più efficace e interattiva, anche grazie alle tecnologie IoT (Internet of Things). La soluzione è offerta dallo standard internazionale GS1 Digital Link.
Etichette fisiche e informazione digitale
L’attenzione dei consumatori verso le informazioni che accompagnano i prodotti alimentari è cresciuta sensibilmente, nel corso degli ultimi anni. I rapporti di Coop Italia convergono con i sondaggi di Eurispes e trovano conferma matematica nell’Osservatorio Immagino (GS1-Italy, Nielsen) che scansiona le rotazioni a scaffale di 112 mila referenze.
Le etichette fisiche, come abbiamo già evidenziato, possono venire affiancate da un’informazione digitale più completa e facile da consultare, consumer-friendly e user-friendly. Basta posizionare a scaffale un lettore di QR-code, per consentire anche a chi non possieda uno smartphone la visione (o la lettura, per gli ipovedenti e i non vedenti) di apprendere le notizie relative a ogni referenza.
Le notizie obbligatorie sull’etichetta fisica potranno venire ridotte al minimo – in quanto rese disponibili con strumenti alternativi d’informazione – non appena la Commissione eserciterà la delega conferitale 9 anni fa con il Food Information Regulation (reg. UE 1169/11, articolo 12.3). Nell’attesa del risveglio di Bruxelles, l’adozione su base volontaria di un linguaggio comune è indispensabile a garantire l’omogeneità dell’informazione ai consumatori e tra gli operatori della filiera. Come è già avvenuto in Francia, grazie alla condivisione del Code Online Food lanciato da di GS1-France il 7.10.19.
Codice a barre, QR-Code, GS1 Digital Link
Il codice a barre è oggi l’unica informazione in grado di identificare inequivocabilmente ogni referenza. Ogni 24 ore nel mondo i lettori di codice a barre suonano circa 6 miliardi di bip. Un suono e un acronimo, Bisogno di Informazione sul Prodotto. Ma il bisogno d’informazione non è immediatamente fruibile al consumatore finale. Ed è proprio per offrire ulteriori informazioni relative al prodotto, anche in formato audio e video, che un numero crescente di operatori negli ultimi anni ha inserito in etichetta il QR-Code.
Il codice QR ha avuto un successo formidabile prima in Asia e nel continente americano, ora anche in Europa. Si tratta di uno standard globale, leggibile da qualsiasi smartphone e altri dispositivi, ed è estremamente versatile. Al punto da venire adottato anche da alcune autorità, come la Food and Drug Administration (FDA, USA) per le autorizzazioni all’export.
GS1 Digital Link è stato creato da GS1 (Global Standard) – l’unico ente autorizzato al rilascio di codici a barre, a livello planetario – proprio per risolvere la confusione che si va creando tra codici a barre e QR, i quali ultimi sono di fatto privi di standard per quanto attiene ai contenuti dell’informazione.
GS1 Digital Link
GS1 Digital Link è un indirizzo web costruito secondo standard, che può contenere qualunque chiave (codice) GS1, facilitando le comunicazioni sia B2B, sia B2C. (1) Attraverso la scansione (con smartphone o altri dispositivi) è possibile accedere a un’ampia serie di informazioni:
– i dati inseriti nel classico barcode (GTIN, Global Trade Item Number), ma anche
– la scheda-prodotto, che può venire collocata sul sito web del produttore o sul portale e-commerce del distributore, nonché
– blockchain, utile a comunicare i dati sulla tracciabilità, ottimizzare la gestione dei rischi di sicurezza alimentare, dimostrare l’integrità della filiera con un sistema di notarizzazione digitale incorruttibile,
– materiale audio e video, ricette e manuali di istruzioni, consigli sul riciclo o la destinazione degli imballi dopo l’impiego, in un’ottica di economia circolare. Con la possibilità tra l’altro di inserire collegamenti alle pagine dei canali social network e facilitare la condivisione di esperienze di acquisto.
La customer experience può inoltre venire ampliata programmando il codice affinché, dopo la scansione, il cliente possa ricevere informazioni sui prezzi e gli sconti mentre ancora si trova all’interno del negozio (o venire coinvolto in programmi di fidelizzazione).
Il vantaggio essenziale di GS1 Digital Link è la sua inter-operatività globale, con ogni tipo di data carrier:
– barcode monodimensionali e bidimensionali (es. QR Code)
– tag RFID
– tecnologie NFC (Near Field Communication, o ‘comunicazione di prossimità’), attualmente utilizzate per i pagamenti contactless
– altre tecnologie (es. digital watermarking).
Si moltiplicano così le possibilità di applicazione, attraverso un unico codice a barre leggibile anche presso un numero crescente di lettori alle casse dei supermercati, già predisposti per la lettura del QR Code.
Digital Link, storia e prospettive
GS1 Digital Link è stato progettato col supporto di brand internazionali, tra i quali la EVRYTHNG (società internazionale specializzata nella realizzazione di oggetti connessi tramite tecnologia IoT), il colosso del retail Wal-Mart Store Inc., Nestlé, Unilever UK e Carrefour. La nuova versione 1.1 è stata pubblicata a febbraio 2020, in seguito al primo rilascio ufficiale nel 2018.
‘Lo standard GS1 Digital Link è il collegamento tra il prodotto fisico e il suo gemello digitale. Assicurare che i dati dei prodotti, le informazioni sull’inventario e le attività digitali per un particolare prodotto siano collegati tra loro tramite un’identità comune che unisce anche il prodotto fisico effettivo è un principio fondamentale per rispondere alle necessità dei consumatori di oggi’ (Robert Beideman, GS1, senior vice president Solutions & Innovation). (2)
La sicurezza delle informazioni collegate a questa evoluzione del codice a barre, come nei sistemi di blockchain, è garantita anche dalla possibilità di concedere l’accesso esclusivo a determinati contenuti tramite autenticazione, differenziando i destinatari (es. organizzazione, clienti, autorità, consumatori).
Dario Dongo e Marina De Nobili
Note
(1) https://www.gs1.org/standards/gs1-digital-link
Lo standard è stato progettato per trovare applicazione anche nel settore sanitario. V. reg. UE 2017/745 sulla tracciabilità dei prodotti sanitari,
(2) GS1 Web URI – Structure Standard enabling consistent representation of GS1 identification keys within web addresses to link to online information and services. August 2018, https://www.gs1.org/docs/Digital-Link/GS1_Web_URI_Standard_i1_r_2018-07-17.pdf