Stili alimentari e di vita degli italiani. ‘Senza’, ‘veg‘, ‘pronto subito’. II rapporto Eurispes Italia 2020 conferma – con un’indagine sociologica consolidata – alcuni dati già emersi nell’analisi di GS1-Italy, Osservatorio Immagino 2019-2, sulle vendite di 106 mila referenze a scaffale della GDO. I ‘nuovi’ stili di vita non risolvono tuttavia l’emergenza sanitaria più grave per il nostro Paese, sovrappeso e obesità infantile.
Veg, vegetariano e vegano. 8,9%
Il fronte veg in Italia rappresenta l’8,9%, sul campione dei cittadini intervistati da Eurispes. Tale categoria di consumatori è composta in prevalenza da vegetariani (6,7%), in quota minore da vegani (2,2%). A questi si aggiunge un 6,3% di ex vegetariani.
Le motivazioni sono più ampie e differenziate rispetto a quanto si potrebbe credere:
– il 56,6% dei veg ha scelto di aderire a una dieta vegetariana o vegana ‘per la salute e il benessere’ individuale (23,2%), per aspirazioni dietetiche (‘mangiare meno e meglio’, 19,2%), ‘per curiosità’ (9,1%) ovvero ‘per contribuire alla salvaguardia e tutela nei confronti dell’ambiente’ (5,1%),
– il 39,4% rinuncia invece alla dieta onnivora per ‘l’amore e il rispetto nei confronti del mondo animale’ (22,2%), ma anche perché ‘lo stile alimentare è parte integrante di una più ampia filosofia di vita’ (17,2%).
‘Free from’, integratori alimentari
L’attenzione alla dieta viene espressa dagli italiani con scelte di consumo che spesso divergono dalle effettive esigenze di salute, oltreché dalle raccomandazioni nutrizionali offerte dal sistema sanitario pubblico. Continuano così ad affermarsi, negli stili alimentari e di vita, le mode del ‘free from’ come il ‘senza glutine’ (14,6%) e il ‘senza lattosio’.
Questi fenomeni di mercato sono indotti da una Viral Deception, un inganno virale sui benefici – del tutto indimostrati – che deriverebbero dalla rimozione di tali sostanze dalla dieta di chi non vi risulti intollerante, sulla base di una diagnosi ufficiale.
Gli integratori alimentari sono pure diffusi, nel 16,3% delle abitudini di consumo degli intervistati. Ed è questo un fenomeno più complesso da analizzare, in assenza di dati statistici disaggregati. La categoria degli integratori comprende infatti i multi-vitamine e multi-minerali, nonché supplementi specifici che vengono spesso suggeriti dai medici di base con obiettivi di copertura dei fabbisogni nonché di prevenzione o supporto ai trattamenti di alcune patologie. Senza trascurare i c.d. botanicals, il cui utilizzo è radicato nella tradizione erboristica.
Food delivery e Ready-to-Eat
Cibo a domicilio e piatti pronti, food delivery e Ready-to-Eat, sono a loro volta entrati a far parte della vita di gran parte degli italiani. Secondo Eurispes:
– il 54% degli italiani compra cibo a domicilio (qualche volta il 37,1% , spesso il 15,1% sempre l’1,8%). Giovani e giovanissimi guidano il mercato (81% in età 18-24, 63,3% nella fascia 25-34),
– il 70,3% in tutto acquista alimenti da asporto. La “vita frenetica” sembra spiegare anche la diffusione di cibo veloce, industriale e pronto, che non richiede grandi sforzi in cucina.
‘Sono in molti coloro che acquistano sui banchi del supermercato e della grande distribuzione organizzata prodotti industriali che richiedono qualche minuto per essere pronti [c.d. Ready-to-Eat, ndr], saltando a pie’ pari le preparazioni di base, complessivamente quasi il 62% (il 41,3% lo fanno qualche volta, il 16% spesso e il 4,6% sempre).’ (1)
Osservatorio Immagino, i numeri del lifestyle
L’Osservatorio Immagino (Oi) di GS1-Italy ancora una volta, come già nel 2019, conferma le tendenze delineate da Eurispes attraverso la fotografia dei prodotti e delle loro rotazioni a scaffale. L’analisi dell’Osservatorio inserisce nella categoria lifestyle:
– le referenze veg, in quanto riferiscano in etichetta diciture quali ‘idoneo a uno stile di vita vegetariano’, ‘idoneo a uno stile di vita vegano’ ovvero logo di pari significato (es. VeganOK),
– altri prodotti ‘identitari’ come biologico, halal e kosher.
Oltre 10 mila prodotti nel complesso, pari al 13,8% dell’offerta. Con oltre 2,7 milioni di euro di vendite, tuttora in crescita (+3,7% tra giugno ‘18 e giugno ‘19) se pure a un ritmo più lento rispetto al rapporto precedente (+8,9%). Il veg avanza più stabilmente (+5,1%, dopo il +7,4% dell’anno prima) e caratterizza il 5% del totale delle referenze considerate.
‘Senza glutine’ e ‘senza lattosio’ ‘sono ormai una presenza abituale nel carrello della spesa degli italiani’, evidenzia ancora Immagino. Incredibile ma vero, le referenze così contrassegnate esprimono il 13,3% dell’offerta e il 14,4% del giro d’affari del paniere alimentare (esclusi acqua e alcolici). I valori delle vendite – € 3,6 miliardi per circa 9 mila prodotti (+1,9%) – confermano tra l’altro, come abbiamo già annotato, l’entità delle speculazioni su tali categorie di merci.
Obesità infantile e sovrappeso
L’obesità infantile e il sovrappeso continuano a imperversare. Con una prevalenza crescente – 21,3% il sovrappeso, 9,3% l’obesità – rispetto a quelle in precedenza riferite da Istat e dall’Italian Obesity Barometer Report (IOBR).
I giovani in Italia sono esposti al rischio di epidemia da malattie gravi e croniche (Non-Communicable Diseases, NCDs). In questa Europa sottosopra, gli ex-alfieri della dieta mediterranea sono divenuti campioni di squilibrio alimentare. L’Italia è così al secondo posto per la diffusione dell’obesità infantile maschile (21%) e al quarto per l’obesità infantile femminile (14%).
Le cause principali di sovrappeso e obesità, va da sé, sono ‘le abitudini alimentari non corrette, un largo consumo di carboidrati semplici [cioè zuccheri, ndr] e carne [?], a cui si aggiunge il consumo di prodotti poco naturali, ad alto indice calorico e basso valore nutrizionale (il 33% consuma una colazione non idonea ed il 36% assume regolarmente bibite gassate già in tenera età)’. Sic!
Dario Dongo e Sabrina Bergamini
Note
(1) Rapporto Eurispes, 32’ Rapporto Italia, 30.1.20. Comunicato stampa e ricerca integrale su https://eurispes.eu/news/eurispes-risultati-del-rapporto-italia-2020/
(2) GS1-Italy, Osservatorio Immagino Oi 2019 – 2, su https://osservatorioimmagino.it/