HomeMercatiIta.Bio, nuovi strumenti per l'export del biologico Made in Italy

Ita.Bio, nuovi strumenti per l’export del biologico Made in Italy

Ita.Bio è la piattaforma messa a punto da FederBio e ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) per favorire l’export del biologico Made in Italy. Con particolare riguardo a USA e Cina, nonché al canale ecommerce.

Ita.Bio, una selezione del bio italiano

La piattaforma Ita.Bio è attivata su un paniere di prodotti bio italiani a maggior potenziale di crescita sui mercati esteri, anche grazie all’ecommerce.

Fondamentale è l’analisi dei mercati e la condivisione dei dati (market intelligence). Vengono attivate 3 funzionalità principali: Tracking & Market Measurement, Supporto alla promozione sui mercati internazionali, Comunicazione.

I numeri del bio

Il Tracking & Market Measurement permette di valutare le opportunità di sviluppo del biologico in relazione a vari parametri. Numeri del bio sui mercati target, modalità di acquisto e quote di ecommerce, modelli di consumo.

Un sondaggio affidato a Nomisma valuterà i potenziali di crescita dell’export. I dati saranno presentati a Bologna, in occasione di SANA Restart, nell’ambito dell’evento Rivoluzione Bio.

Lo sportello FederBio-ICE

Il supporto alla promozione sui mercati internazionali della piattaforma Ita.Bio dovrebbe basarsi su attività di business intelligence affidata alla rete degli uffici ICE nei vari Paesi.

Il Desk FederBio-ICE, istituito presso gli Uffici Agroalimentare & Vini nella sede centrale di ICE a Roma, dovrebbe poi fornire supporto operativo ai singoli operatori sui mercati di loro interesse.

Il bio italiano alle fiere internazionali

Il rilancio del bio Made in Italy in Cina e USA comprende l’organizzazione di una presenza, istituzionale e aziendale, alle fiere. Quelle di Xiamen (Ciofe, novembre 2020) e New York (Summer Fancy Food, giugno 2021), in primis.

La partecipazione delle imprese italiane alla prossima edizione di Biofach, la fiera internazionale di settore (a Norimberga, febbraio 2021) viene a sua volta sostenuta con un contributo pubblico.

La spinta post-Covid a ecommerce e salute

‘I mercati stanno ripartendo con una forte accelerazione verso l’economia digitale e in quest’ottica nei mesi passati l’ICE ha lavorato per rafforzare significativamente le proprie azioni di supporto alle imprese per poterle affiancare sempre più nella transizione verso il digitale, dall’e-commerce alle fiere virtuali, dalla blockchain per la tutela del marchio alla formazione di digital export manager’.

La Piattaforma Ita.Bio si inserisce quindi a pieno titolo in questa nuova realtà del commercio internazionale, in particolare nell’attuale momento storico dove la salute delle popolazioni ha assunto un ruolo fondamentale in tutte le economie e così anche le scelte alimentari biologiche’. (Carlo Ferro, presidente dell’ICE).

Ita.Bio, lo strumento giusto nel momento giusto

‘Siamo in una fase decisiva per lo sviluppo del biologico, promossa anche dalle nuove strategie recentemente varate dalla Commissione europea che fanno della bioagricoltura un asse fondamentale per la crescita del sistema agroalimentare. La partnership con ICE offre un’importante opportunità di espansione del biologico italiano a livello internazionale’.

‘La piattaforma Ita.Bio rappresenta un concreto strumento di supporto per tutti gli operatori del comparto. Importante è anche l’istituzione di un desk FederBio all’interno degli uffici ICE a Roma. Oltre alla possibilità di favorire la presenza di imprese e collettive italiane alle principali manifestazioni fieristiche internazionali’ (Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio).

+ posts

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti

Translate »