I formaggi duri italiani continuano ad alimentare la domanda interna, oltre a quella globale. (1) Soprattutto al Nord-Ovest della Penisola, con una peculiare concentrazione delle vendite di formaggi duri – 42% del totale vendite Italia – nelle sole Regioni di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia.
Formaggio, un mercato da duri
Le vendite di Parmigiano Reggiano, Grana Padano, pecorino e vari altri formaggi stagionati tipici – fiore all’occhiello della produzione casearia italiana – hanno raggiunto livelli record, secondo i dati riferiti da Assolatte.
Gli acquisti nella GDO (Grande Distribuzione Organizzata) in Italia sono cresciuti, nei 12 mesi conclusi ad agosto 2019, fino a raggiungere:
– in volume, quasi 36mila tonnellate (+4,4%),
– in valore, 550 milioni di euro (+5,7%). Un fatturato record nel solo canale della distribuzione moderna, che va ad aggiungersi a quelli della distrinizio né tradizionale e altri canali di vendita.
Il plus di scaglie e grattugiati
La migliore performance è quella dei formaggi duri confezionati in scaglie. Un formato che vale oltre 13 milioni di euro, cresciuto in un anno tanto a valore (+15,3%) quanto a volume (+13,9%).
I formaggi duri grattugiati – le versioni pronte all’uso delle celebri DOP, talora anche in mix – rappresentano comunque il segmento più importante, in termini di volumi (69,4%) ei di giro d’affari (64,8%). Con una tendenza di crescita ancora vivace, +3,7% a valore e +2,3% a volume.
I tradizionali duri venduti a pezzi
I formaggi duri venduti in pezzi continuano a loro volta a crescere a doppia cifra. Il loro valore complessivo, 142 milioni di euro, esprime infatti una è crescita nei 12 mesi pari all’11,8% a valore e al 13,8% a volume.
Stabile invece il mercato dei bocconcini, un formato che vale 37 milioni di euro ma non registra variazioni di rilievo (+0,1% a valore).
Note
(1) Per un aggiornamento sulle straordinarie performance globali del Grana Padano DOP, si veda il precedente articolo https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/grana-padano-dop-prosegue-la-crescita-del-leader-globale
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".