La Battaglia del grano duro italiano
Gli agricoltori italiani combattono una nuova fase della Battaglia del grano. La lotta per la difesa del grano duro italiano si è acuita a luglio 2016, periodo di trebbiatura, quando le quotazioni sono crollate del 42% in confronto allo stesso periodo del 2015.
L’Italia è il principale produttore europeo di grano duro, con una superficie coltivata di 1,3 mln di ettari (ha) e una produzione di quasi 5 milioni di tonnellate (3 milioni di t da 0,6 mln di ha è invece la produzione di grano tenero italiano). Ma il settore soffre.
Le massicce importazioni dall’estero (+315% dall’Ucraina per il grano tenero, destinato al pane, +4% dal Canada per il grano duro da pasta) e una contrazione delle quotazioni del prodotto italiano a livelli insufficienti a remunerare le imprese, mettono a rischio la sopravvivenza di 30mila aziende agricole, secondo il dossier della Coldiretti, che conduce il prima linea la Battaglia del grano.
L’organizzazione degli agricoltori denuncia: “Oggi il grano duro per fare la pasta viene pagato 18 centesimi al kg, quello tenero per il pane 16 al kg, ben al di sotto dei costi di produzione sostenuti dalle aziende. Dal grano alla pasta i prezzi aumentano del 500% e quelli dal grano al pane addirittura del 1.400%”. Numeri che soffiano alimentando le proteste di una Battaglia del grano che chiama in causa le istituzioni.