I primi alimenti italiani con insetti sbarcano sul mercato. A inaugurare la nuova era dell’agroalimentare Made in Italy è Fucibo, dinamica impresa attiva nel settore da 5 anni con una piattaforma di ecommerce e un magazine. Si parte con una pasta, un cracker e delle chips di mais. Tutti biologici e con un elevato contenuto proteico.
Gli insetti commestibili sono indicati come una delle fonti sostenibili di proteine idonee a sfamare il pianeta nei prossimi decenni. E non solo per le popolazioni afflitte da malnutrizione nelle aree svantaggiate del pianeta. Le ragioni per mangiarne sono almeno 5, secondo i fondatori di Fucibo.
1) Alimenti italiani con insetti, che gusto
Ogni tipo di insetto commestibile ha un proprio sapore, una sfumatura caratteristica associata al gusto della nocciolina tostata o della mandorla. Ideale per l’impiego in farine e prodotti da forno. Fucibo li impiega sia nella pasta (10 minuti di cottura), sia nei crackers al forno con sesamo e papavero.
Quando impiegati quale ingrediente, peraltro, le farine di insetti possono venire aromatizzate a piacimento, come accade per le chips di mais estruso al formaggio e alla pizza di Fucibo.
2) Profili nutrizionali
Gli insetti commestibili contengono tutti gli elementi nutritivi essenziali, soprattutto proteine complete, grassi, ferro e zinco. A parità di peso i grilli forniscono più del doppio delle proteine, cinque volte più magnesio e tre volte più ferro della carne di manzo.
Vincono anche nel confronto con le proteine da fonti vegetali. Il duplice vantaggio è innanzitutto nel profilo completo delle proteine (complete di tutti gli 8 amminoacidi) e nella minore quantità di suolo consumato (mai causa di deforestazione).
3) Versatilità
Il profilo nutrizionale rende gli insetti ideali nelle diete dimagranti e per gli sportivi, oltre che nell’alimentazione quotidiana.
Oltre che nei prodotti da forno, infatti, gli insetti vengono impiegati negli snack e nelle barrette proteiche per sportivi.
4) Coerenza con l’economia circolare
Trasformatori di scarti alimentari in nuove e preziosissime proteine, gli insetti sono perfettamente integrati nell’economia circolare.
5) Sostenibilità
La sostenibilità ambientale della produzione di insetti commestibili è ineguagliabile. Gli allevamenti consumano minime quantità di risorse e causano emissioni di gas serra ridotte di 80 volte rispetto ai bovini. Occupano poco spazio: per produrre 1kg di carne bovina sono necessari circa 250 metri quadrati contro i 15 necessari per gli insetti. La naturale condizione di affollamento, peraltro, non pone il rischio di sacrificare il benessere animale.
L’impronta idrica a sua volta è a livelli molto contenuti. Includendo l’acqua necessaria a produrre i mangimi, si calcola che per ottenere un grammo di proteine con gli insetti siano necessari circa 23 litri di acqua, con i bovini 112 litri.
Efficienza nutrizionale
Ulteriori vantaggi derivano dalla marcata efficienza degli insetti nel trasformare in proteine il cibo che assumono.
Per ottenere 1kg di carne bovina servono 10 kg di mangime, 1,7 per 1kg di grilli. La parte commestibile, peraltro, è dell’80% in un grillo, contro il 40% del bovino (55% per maiali e polli).
Alimenti italiani con insetti, un mercato al galoppo
La grande sfida è ora convincere gli italiani amanti del buon cibo a sperimentare l’entomofagia. I fondatori di Fucibo sono fiduciosi, anche perché il settore è stimato in crescita del 20-25% annuo fino al 2024.
Il mercato degli insetti commestibili si calcola che potrebbe raggiungere nel 2024 un volume di affari di 50-80 milioni di euro in Italia, tra 600 milioni e un miliardo di euro in Europa. La maggior parte dell’offerta (80-85%) sarà concentrata sui prodotti realizzati con farina di insetti, il restante 15-20% da insetti interi.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".