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AIA, FEDANA e il vitello d’oro, allevatori in rivolta. L’esempio di ANARB

AIA (Associazione Italiana Allevatori) e AIA 2 alias FEDANA (Federazione delle Associazioni Nazionali) proseguono l’assalto al vitello d’oro sotto la complice indifferenza del MiPAAF.

Alcuni gruppi di allevatori non sono però disposti a cedere i loro tesori. ANARB, l’Associazione Nazionale degli Allevatori di bovini di Razza Bruna, vince la battaglia nelle aule della giustizia civile.

I due gruppi si trovano ora a competere per l’aggiudicazione di un bando da 12 milioni di euro. Nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale (PSRN), sottomisura 10.2, biodiversità animale. Vincerà il migliore?

Coldiretti e l’assalto al vitello d’oro

Il vitello d’oro rappresenta le ricchezze accumulate dalle associazioni degli allevatori italiani, in oltre mezzo secolo di attività. Grazie a generosi finanziamenti pubblici, europei e nazionali, per la selezione genetica delle razze che ha finora consentito di garantire identità e biodiversità dei capi di bestiame allevati in Italia. E il cerchio magico di Coldiretti, negli ultimi due decenni, si è dedicato a colonizzare il sistema allevamento con una strategia in più fasi, come si è visto. (1)

Preso il controllo di AIA, Coldiretti ha imposto la chiusura delle APA (Associazioni Provinciali degli Allevatori), tra il 2005 e il 2015 per trasferirne i ruoli nelle ARA (Associazioni Regionali Allevatori). Ha poi introdotto lo ‘statuto killer’ di AIA, nel 2015, per arrogare a sé l’egemonia sul sistema. Deviando varie risorse su società commerciali partecipate anche a titolo personale dai vertici di Coldiretti e loro familiari (2,3).

AIA e FEDANA, attacco ad ANARB

FEDANA, alias AIA 2, è stata costituita nel 2018 per aggirare le regole frattanto stabilite a garanzia della libera concorrenza nei servizi di selezione genetica e impedire che gli allevatori potessero iscriversi direttamente alle ANA (Associazioni Nazionali di Razza) e così svincolarsi dal sistema di poteri e servizi gestiti da Coldiretti (4,5,6).

L’attacco ad ANARB, come a tante altre ANA, ha avuto luogo il 27.11.18. Le ARA, rappresentate dai commercialisti che fanno capo al Consorzio Sistema Servizi Coldiretti, sono intervenute all’assemblea di ANARB convocata a Roma anziché a Bussolengo (VR) ove essa ha sede. E hanno imposto una radicale riforma dello statuto, in barba al parere negativo espresso dal MiPAAF il 31.10.18. (7)

ANARB, conquista fallita

Lo statuto di ANARB – adottato senza delibera del comitato direttivo, con parere negativo del collegio sindacale e soprattutto in violazione di legge – è stato applicato subito, senza neppure attendere la doverosa approvazione della prefettura. Immediata l’elezione di nuovo presidente, oltre ai sindaci e probiviri del cerchio magico di Coldiretti (es. Monica Rispoli, Antonio Cepparulo. V. note 8,9).

L’ordine nuovo si esprimeva il 4.12.18 con una procura all’incasso delle somme destinate ad ANARB a favore di FEDANA. Procura rilasciata dal neo-presidente Marco Silvestri sulla base di un potere mai fornitogli dall’assemblea bensì riportato su una copia del verbale di assemblea ordinaria difforme all’originale. Ma di lì a breve:

– l’11.2.19 gli allevatori eleggevano un nuovo presidente, Silvano Turato,

– il 18.2.19 la prefettura di Verona negava l’annotazione dello statuto ANARB 2018 nel registro delle persone giuridiche.

ANARB, rimessa in pristino

Il presidente degli allevatori di razza bruna, Silvano Turato, si è subito impegnato alla rimessa in pristino del presidio. Per garantire l’autonomia di ANARB rispetto alle aggressioni e ingerenze della ‘cupola’ di Coldiretti, come viene chiamata nell’ambiente:

– il 21.2.19 il presidente riformava lo statuto (statuto 2019),

– il 19.3.19 lo statuto 2019 veniva approvato dalla Prefettura,

– il 21.3.19 il consiglio direttivo di ANARB ratifica l’operato del presidente Turato.

Cerchio magico e carte bollate

Monica Rispoli – la dea Kālī degli organi di vigilanza nei vari feudi di Coldiretti (10,11) – ricorreva alle carte bollate contro l’ANARB ribelle. Con un ricorso d’urgenza, il 17.4.19, impugnava la delibera 21.3.19 del consiglio direttivo di ANARB. Ma il tribunale di Verona statuiva l’inefficacia dello statuto 2018, rigettava il ricorso e condannava Rispoli e altri al pagamento delle spese legali. (8)

Un secondo ricorso veniva presentato da alcuni soci ANARB il 9.12.19, per invalidare sia lo statuto 2018, sia tutte le deliberazioni successive degli organi sociali. Allo scopo di riportare le lancette indietro, quando ANARB era ancora un’associazione di secondo grado (alla quale erano associate le sole ARA ma non anche gli allevatori). I ricorrenti erano assistiti dal prof. avv. Saverio Ruperto, già impegnato nel perorare le cause di AIA e AIA 2 alias FEDANA. (12)

Ricatto fallito

Il ricorso ultimo, ove mai fosse stato accolto, avrebbe esposto ANARB al grave rischio di perdere requisiti di ammissibilità a due bandi di finanziamenti europei allora in atto. (13) L’associazione intendeva altresì partecipare a un bando sulla biodiversità, in prosecuzione con quanto già realizzato con ANAFIJ (Associazione Nazionale Allevatori Razza Frisona e Razza Jersey) nel 2017. Ma nel frattanto ANAFIJ era caduta sotto il controllo del cerchio magico di Coldiretti, con adesione statuto-capestro e nomina di un consigliere di FEDANA e Agrotis SpA, (13) Fortunato Trezzi, alla presidenza.

O la testa o la pancia, è stato l’ultimatum di ANAFIJ ad ANARB. Sottomettersi a FEDANA e impegnarsi a sciogliersi e fondersi con ANAFIJ, oppure quest’ultima non avrebbe aderito alla presentazione del progetto di finanziamento congiunto e ANARB sarebbe dovuta andare avanti da sola, con difficoltà che apparivano insormontabili. Una fattispecie degna di indagine per tentativo di estorsione, nell’inchiesta #VanghePulite. (14)

Synergy vs cerchio magico

ANARB ha però respinto l’ultimatum, ed è riuscita a sviluppare un progetto alternativo, insieme a FRISITALI (Frisona) e ANAJER (Jersey). Due nuove associazioni nazionali di razza, costituite da allevatori a loro volta non disposti a sottomettersi a FEDANA. Le tre ANA – assieme ad ANAGA (grigio alpina), ANABORAVA (Valdostana) e RIS BUFALA (bufala mediterranea) – hanno poi fondato l’associazione Synergy, per offrire servizi tecnici relativi a selezione e biodiversità.

I due gruppi – da un lato ANAFIJ (con il sostegno del cerchio magico di Coldiretti), dall’altro ANARB, FRISITALI e ANAJER (con la partecipazione di cinque università, dall’Italia l’Europa e gli USA) – hanno candidato i rispettivi progetti, in competizione tra loro. Nel bando pubblico ‘di selezione di proposte progettuali nell’ambito del PSRN – Sottomisura 10.2: Biodiversità animale. (15) Finanziamenti europei che valgono, per le sole vacche da latte, 12 milioni di euro in tre anni. E possono spiegare il perché di tanto interesse verso il vitello d’oro.

Bando pubblico, commissione di valutazione

La commissione di valutazione dei progetti è stata nominata ad agosto 2020 da una commissione del CREA, su delega del MiPAAF, della quale è membro Luca Buttazzoni, ex direttore tecnico di AIA. Tra i candidati è addirittura emerso il nome di Antonio Cepparulo, sindaco della Confederazione Nazionale Coldiretti e di una serie di società a essa collegate, (9) nonché proboviro designato da FEDANA a seguito dell’assalto 27.11.18 ad ANARB.

La selezione dei candidati è stata oggetto di vivaci polemiche. Nei criteri adottati, per l’ampio margine di arbitrio riconosciuto alla commissione del CREA. E nei risultati, che hanno portato alla selezione di Oliviero Olivieri. Il quale era sì docente in veterinaria all’università di Perugia, ma era anche amministratore unico di DQA (Dipartimento Qualità Alimentare) un ente di certificazione di proprietà AIA con sede a due passi da Palazzo Rospigliosi.

Bando pubblico e interessi privati

Il presidente di ANARB Silvio Turato ha spedito due PEC a MiPAAF e CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il 4 e il 18.9.20. Per denunciare gli anzidetti conflitti d’interessi nella commissione esaminatrice dei due progetti in competizione, ANARB e ANAFJ.

Il CREA ha dapprima ritirato la graduatoria in autotutela, per poi ripubblicarla pressoché inalterata. Ma chi ha verificato l’indipendenza della commissione che ha selezionato i commissari chiamati a valutare i progetti? Quali criteri di selezione sono stati adottati? Chi ha vigilato sull’effettivo rispetto dei criteri di specializzazione e indipendenza?

Giustizia

La giustizia civile si è affermata nella vertenza tra Monica Rispoli e altri contro ANARB, il 14.7.20, con il rigetto in sede cautelare del ricorso 9.12.20. E pure nel giudizio di merito sulla causa avviata da alcuni soci nei confronti della citata associazione, il 9.10.20, con definitivo rigetto delle istanze dei ricorrenti e condanna al pagamento di spese legali per 10mila euro.

‘Gli Stati membri si accertano, per ciascun programma di sviluppo rurale, che siano stati istituiti i relativi sistemi di gestione e di controllo in modo da garantire una chiara ripartizione e separazione delle funzioni tra l’autorità di gestione e gli altri organismi. Gli Stati membri sono responsabili del buon funzionamento dei sistemi durante l’intero periodo di programmazione’ (reg. UE 1305/2013, articolo 65.3).

La giustizia penale ancora si attende, da tanti anni ormai. È ancora possibile girarsi dall’altra parte e omettere doverosi atti d’ufficio?

#VanghePulite

Dario Dongo

Note

(1) Dario Dongo. Coldiretti, AIA e il vitello d’oro. L’operazione AIA 2, alias FEDANA. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.2.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/coldiretti-aia-e-il-vitello-d-oro-l-operazione-aia-2-alias-fedana

(2) V. es. Inseme SpA, ricapitalizzata da CAI SpA a cui partecipa B.F. SpA nella cui compagine azionaria si trova Arum SpA, tra i cui soci figurano le società della moglie di Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti, ed Ettore Prandini suo presidente. Oltre agli innumerevoli incarichi sociali dei soliti noti. V. note 1,3

(3) Dario Dongo. CAI SpA, Federconsorzi 2. La Grande Abbuffata di Federico Vecchioni e il cerchio magico di Coldiretti. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.2.21 https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/cai-spa-federconsorzi-2-la-grande-abbuffata-di-federico-vecchioni-e-il-cerchio-magico-di-coldiretti

(4) Dario Dongo. Coldiretti, AIA e il vitello d’oro. #VanghePulite urgono. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.2.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/coldiretti-aia-e-il-vitello-d-oro-vanghepulite-urgono

(5) Reg. (UE) 2016/1012, relativo alle condizioni zootecniche e genealogiche applicabili alla riproduzione, agli scambi commerciali e all’ingresso nell’Unione di animali riproduttori di razza pura, di suini ibridi riproduttori e del loro materiale germinale. Testo consolidato al 29.6.16 su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1612803363378&uri=CELEX%3A32016R1012

(6) D.lgs. 11.5.18, n. 52. Disciplina della riproduzione animale in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154. (18G00076). https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/05/25/18G00076/sg

(7) Il notaio ha quindi ratificato la delibera assembleare nonostante il parere negativo del MiPAAF, prescritto dal d.lgs. 52/18 all’articolo 6.2

(8) Lo statuto-capestro imposto da Coldiretti prevedeva anche la designazione da parte di FEDANA degli organi di controllo di ANARB. Ed è stato censurato, anche sotto tale aspetto, dal Tribunale di Verona (Sezione Terza Civile, ordinanza 11.9.19, R.G. 3670/2019)

(9) Dario Dongo. Federconsorzi 2, CAI SpA, AgriRevi, Coldiretti. La cena dei cretini. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.1.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-cai-spa-agrirevi-coldiretti-la-cena-dei-cretini

(10) Gli incarichi di Monica Rispoli – quadro nel Consorzio Sistema Servizi società consortile ove Raffaele Grandolini è consigliere delegato – sono diversi. Con buona pace delle incompatibilità previste dal codice civile (art. 2399):

– Consorzio Produttori di Campagna Amica S.C.p.A. (il cui presidente è Raffaele Grandolini), presidente del collegio sindacale,
– Filiera Agricola Italiana S.p.A. (consigliere delegato Raffaele Grandolini), revisore legale
– Filiera Italiana Riso SpA (Raffaele Grandolini sindaco), sindaco supplente
– APOL S.c. a r.l., società cooperativa agricola a mutualità prevalente, revisore legale
– Organizzazione Tabacco Nazionale Italia, società cooperativa agricola a responsabilità limitata (ONT Italia S.c. a r.l.), sindaco
– AgriRevi SpA, presidente CdA (v. nota 9)
– Nerò Servizi S.r.l., sindaco e revisore legale,
– Associazione Produttori Olivicoli Sardegna, società cooperativa agricola, revisore unico.

Tra i vari precedenti incarichi di Monica Rispoli si segnalano, nel sistema allevamento, il ruolo di sindaco supplente di Inseme SpA (dal 27.10.16 al 31.12.16), costituita sulle ceneri di Semenitaly (dell’APA di Modena, poi acquistata da CIZ di proprietà AIA e ricapitalizzata anche da CAI (Consorzi Agrari d’Italia) S.p.A, alias Federconsorzi 2. La cui revisione dei conti è stata seguita da AgriRevi SpA, di cui Monica Rispoli è presidente, fino al 18.12.20 (v. nota 11)

(11) Dario Dongo. Consorzi Agrari d’Italia, Bonifiche Ferraresi e Filiera Agricola Italiana SpA, il vaso è colmo. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.1.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/consorzi-agrari-d-italia-bonifiche-ferraresi-e-filiera-agricola-italiana-spa-il-vaso-è-colmo

(12) Il prof. avv. Saverio Ruperto, consulente di AIA (Associazione Italiana Allevatori), è tra l’altro autore di:

– pareri legali a suffragio dello statuto ANARB 2018 (dichiarato inefficace dal tribunale di Verona),
– parere legale inviato dal presidente pro-tempore Marco Silvestri alla prefettura di Verona, a gennaio 2019, per l’approvazione dello statuto detto (mai avvenuta)
– ricorso 17.4.19 al tribunale di Verona per conto di Monica Rispoli e altri nei confronti di ANARB (ricorso respinto)
– ricorso 9.12.19 al tribunale di Verona per conto di alcuni soci nei confronti di ANARB (ricorso respinto)
– altra azione nei confronti di ANABORAVA (Associazione Nazionale Allevatori di Razza Valdostana)

(13) Agrotis SpA è la società di capitali a cui AIA ha ceduto il tesoro pubblico del Laboratorio Genetica. V. nota 4

(14) Codice penale, articoli 56 e 629. 110 o 416, 416-bis, in base a quanto verrà ulteriormente accertato

(15) Reg. UE 1305/2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Testo consolidato all’1.1.21 su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32013R1305&qid=1614890049077

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