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Agricoltura cellulare e ‘meat sounding’, l’Italia sotto la lente UE

Il controverso disegno di legge italiano che ambisce a proibire la vendita di alimenti da agricoltura cellulare e il ‘meat sounding’ – cioè il riferimento a nomi di carni e loro derivati per designare alimenti di diversa natura (i.e. ‘plant-based foods’) – raccoglie una serie di commenti negativi dagli stakeholders, in Europa e in Italia.

1) Agricoltura cellulare e ‘meat sounding’, il disegno di legge italiano sotto la lente UE

Il governo italiano – celebre per l’omissione sistematica delle doverose notifiche a Bruxelles dei disegni di legge nel settore agroalimentare (1) – ha finalmente seguito le procedure, almeno una volta. Notificando alla Commissione europea un progetto di legge dettato da Coldiretti – e acclamato dalla maggioranza di governo, con la pavida astensione del partito democratico – finalizzato a:

– vietare la commercializzazione dei ‘cibi sintetici’, nella grossolana e confusa narrativa di Coldiretti (e di governo) che invece sostiene la ‘deregulation’ dei nuovi OGM e si oppone strenuamente alla riduzione dei pesticidi in agricoltura, (2)

– vietare l’utilizzo di nomi di carni e loro derivati (es. hamburger, salsicce, würstel) in etichetta e pubblicità di alimenti di origine non animale. Come ha provato a fare la -Francia, con un decreto ora all’esame della Court of Justice of the European Union (CJEU). (3)

2) Procedura di notifica a Bruxelles

Il disegno di legge italiano in questione è stato notificato a Bruxelles – ai sensi della direttiva UE 2015/1535, nel sistema TRIS (Technical Regulations Information System) – il 27 agosto 2023. (4) L’iter legis deve perciò rimanere sospeso fino allo scadere dello ‘standstill period’, il 30 ottobre 2023.

La Commissione entro tale data potrà richiedere all’Italia maggiori informazioni, estendere il periodo di sospensione, considerare le opinioni degli Stati membri ed esprimere un’opinione sulla (il)legittimità dello schema normativo nazionale. Gli stakeholders a loro volta possono offrire contributi.

3) I primi contributi degli stakeholders

I primi commenti degli stakeholders sui divieti che il legislatore italiano vorrebbe introdurre sono caustici. Il disegno di legge italiano, come già accennato sul nostro sito GIFT, (2) è infatti:

– in palese contrasto con il diritto dell’Unione Europea, nella parte in cui il legislatore italiano si arroga competenze in materia di novel foods, la cui disciplina è stata armonizzata da un quarto di secolo, (5)

– di dubbia legittimità, in attesa della pronuncia di CJEU, (3) nella parte in cui ambisce a frustrare il legittimo affidamento di operatori che da decenni commercializzano in UE alimenti veg con nomi generici (es. burger).

3.1) Cellular Agriculture Europe

Cellular Agriculture Europe – associazione che rappresenta gli operatori dell’agricoltura cellulare in Europa – si sofferma sui punti più naïf del progetto di legge italiano, laddove:

  • si afferma l’assenza di una ‘legislazione specifica in UE’, ignorando l’esistenza del Novel Food Regulation (EU) No 2015/2283 che invece prevede un’apposita procedura di autorizzazione dei nuovi alimenti, a seguito di valutazione scientifica della loro sicurezza,
  • si ignora che l’agricoltura cellulare trovi applicazione nei regni delle piante e dei funghi, oltreché in quello animale. Il primo parere favorevole di EFSA riguarda infatti la sicurezza per il consumo umano di biomasse di mela così sviluppate, (6)
  • si ambisce a vietare la produzione e la vendita in Italia di prodotti alimentari la cui libera circolazione nel mercato unico, a seguito di autorizzazione come novel food in UE, non può venire ostacolata. A prescindere dalle teorie dei ministri di turno.

3.2) BEUC

BEUC – the European Consumers Association – richiama l’attenzione sulla crescente consapevolezza dei consumatori circa gli impatti negativi, per l’ambiente e la salute pubblica, associati a produzioni e consumi intensivi di carni. IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha evidenziato un alto potenziale di mitigazione di tali impatti mediante l’adozione di diete in linea con le raccomandazioni dietetiche, con un maggiore contenuto di alimenti vegetali. (7)

‘Tuttavia, perché ciò avvenga, è necessario che sia disponibile una gamma di fonti alternative di proteine attraenti, accessibili e convenienti’. E il regolamento europeo sui novel food – oltre a garantire il rispetto del principio di precauzione, sul quale si basa la legislazione europea di settore (salvo deragliare, allorché si tratti di pesticidi), – prevede ‘informazioni supplementari in etichetta’ sulla natura dei nuovi alimenti.

I consumatori intervistati in un sondaggio condotto da BEUC nel 2019, d’altra parte, sono in gran parte favorevoli (42,4% in UE, 47% in Italia) all’uso di nomi come ‘hamburger’ o ‘salsicce’ su prodotti a base vegetale, purché essi siano chiaramente identificabili come vegetariani e/o vegani. (8) In media, solo un consumatore europeo su cinque (20,4%) ritiene che l’uso di nomi ‘carnei’ non dovrebbe venire ammesso sui prodotti vegetariani/vegani.

3.3) Essere Animali

L’associazione italiana ‘Essere Animali’, nel vantare oltre 800.000 sostenitori, non indulge su temi etici bensì sull’ostacolo alla ricerca, l’innovazione e la crescita economica in un settore promettente che risponde, oltretutto, alle richieste dei consumatori.

IPCC, nel Sesto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici (2022), riconosce che le tecnologie alimentari emergenti – come la fermentazione di precisione e gli alimenti a base vegetale – possono promettere sostanziali riduzioni delle emissioni dirette di gas serra nella produzione alimentare.

Il ‘principio di precauzione’ evocato dal ministro della Salute italiano Orazio Schillaci per ‘salvaguardare il patrimonio nazionale’, vale la pena aggiungere, non ha nulla a che vedere con il principio cristallizzato nel TFEU (Treaty on the Functioning of the European Union, art. 191).

3.4) Unione Italiana Food

Unione Italiana Food, la più grande associazione delle industrie alimentari in Italia, a sua volta interviene per affermare che:

– ‘nel complesso, le aziende propongono un’offerta molto varia in termini di prodotti, compresa un’ampia gamma di prodotti a base di piante’,

– tali prodotti derivano da materie prime agricole comuni come legumi, cereali, semi, vegetali e/o loro isolati proteici, senza ricorso all’agricoltura cellulare,

– le industrie hanno commercializzato ‘plant-based foods’ per decadi, offrendo ai consumatori notizie trasparenti sulle loro caratteristiche,

– l’80% dei consumatori italiani, secondo un recente sondaggio di AstraRicerche per UIF, legge le etichette con attenzione ed è ben in grado di distinguere i prodotti,

– il Parlamento europeo ha già respinto la proposta di vietare il ‘meat sounding’ che perciò deve venire rimossa dal disegno di legge italiano. (9)

3.5) Jeremy Coller Foundation

Jeremy Coller Foundation (UK) opera nelle due aree strategiche di educazione manageriale e benessere animale (così pure alla salute pubblica e dell’ambiente, in una prospettiva ‘One Health’). Con l’obiettivo di ridurre la pressione degli allevamenti intensivi attraverso l’iniziativa Farm Animal Investment Risk & Return (FAIRR).

La fondazione insiste sull’esigenza di rispondere a un aumento della domanda alimentare globale, stimato in circa +56% tra il 2010 e il 2050. ‘Saranno perciò sempre più necessarie nuove tecnologie e modalità di produzione alimentare per garantire a tutti l’accesso a diete sane e sostenibili’. Plant-based food, fermentazione (i.e. micoproteine), agricoltura cellulare.

3.6) European Vegetarian Union

European Vegetarian Union sottolinea come l’uso di nomi come ‘hamburger vegetariano’ o ‘salsiccia vegana di tofu’ per gli alimenti con proteine vegetali sia consolidato da decenni, senza equivoci di sorta. E paradossalmente, utilizzare nuovi nomi – e.g. ‘disco vegetale’ anziché ‘burger vegetale’ – complicherebbe solo il processo di acquisto da parte dei consumatori.

La strategia ‘Farm to Fork’ del resto recita che ‘il passaggio a una dieta più vegetale, con meno carne rossa e lavorata e più frutta e verdura, ridurrà non solo i rischi di malattie potenzialmente letali, ma anche l’impatto ambientale del sistema alimentare’. Un obiettivo che può venire raggiunto solo se i consumatori sono in grado di individuare rapidamente e facilmente le alternative a base vegetale.

4) Conclusioni provvisorie

Le istituzioni italiane ‘Coldirette’ si distinguono ancora una volta per avere disperso risorse pubbliche in un disegno di legge inapplicabile poiché contrario al diritto europeo, oltreché al buon senso. A spese dei contribuenti e della affidabilità di un sistema-Paese che respinge anziché attrarre gli investimenti.

Dario Dongo

Note

(1) Dario Dongo (2019). Food Regulations and Enforcement in Italy. Reference Module in Food Science. Elsevier, pp. 1–5. doi: http://dx.doi.org/10.1016/B978-0-08-100596-5.21172-

(2) Dario Dongo. Italia, il Senato approva la legge che vieta agricoltura cellulare e ‘meat sounding’. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.7.23

(3)”Marta Strinati, Dario Dongo. Meat sounding, la parola alla Corte di giustizia UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.8.23

(4) ‘Provisions on the prohibition of the production and marketing of food and feed consisting of, isolated from or produced from cell cultures or tissues derived from vertebrate animals and on the prohibition of the designation as meat (…)’. https://tinyurl.com/5579vav3 Notification No 2023/0469/IT (Italy)

(5) Novel Food Regulation (EC) No 258/97, abrogato dal successivo Reg. (EU) No 2015/2283

(6) EFSA Panel on Nutrition, Novel Foods and Food Allergens (NDA)Safety of apple fruit cell culture biomass as a novel food pursuant to Regulation (EU) 2015/2283. EFSA Journal Journal 2023;21(7):8065. doi: 0.2903/j.efsa.2023.8065

(7) Dario Dongo. Land grabbing e cambiamento climatico, il rapporto IPCC 2019. Égalité. 14.8.19

(8) Dario Dongo. Vegetariano e vegano, un altro bluff da Bruxelles. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.11.17

(9) Dario Dongo. ‘Carne vegana’, meat sounding. Grande spettacolo al Parlamento europeo. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.10.20

(10) Dario Dongo. State of Food Security and Nutrition in the World 2023. Rapporto FAO et al. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.8.23

(11) Zane Swanson, Caitlin Welsh, and Joseph Majkut (2023). Mitigating Risk and Capturing Opportunity: The Future of Alternative Proteins. CSIS (Center for Strategic and International Studies) https://tinyurl.com/57742pke

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