Agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi all’insegna dell’economia circolare. Le misure introdotte nel decreto crescita (2019) trovano finalmente attuazione. (1) Il decreto 5.8.20, a firma del direttore generale per gli incentivi alle imprese presso il ministero dello Sviluppo Economico (Mi.S.E.), indica termini e modalità per accedere ai benefici. (2)
Risorse disponibili
Le risorse disponibili, fino a esaurimento, ammontano a:
– 155 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca),
– 62 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa.
I contributi alla spesa testé indicati sono così ripartiti:
– 40 milioni di euro, nelle disponibilità 2020 del FSC (Fondo per lo sviluppo e la coesione), sono destinati in prevalenza alle Regioni meno sviluppate e in transizione (€32 mln), in quota inferiore a quelle più sviluppate (€8 mln),
– 20 milioni di euro, nella disponibilità del Fondo per la crescita sostenibile, sono destinati a progetti da realizzare sull’intero territorio nazionale,
– 2 milioni di euro, sulle risorse rese disponibili dalla Regione Basilicata, valgono quali agevolazioni ai progetti di ricerca realizzati nel suo territorio regionale.
Beneficiari delle agevolazioni ai progetti di ricerca
Le imprese di qualsiasi dimensione – che operino in prevalenza nel settore industriale (e svolgano una delle attività previste dall’art. 2195 codice civile), incluse quelle artigiane di produzione di beni e quelle agro-industriali – nonché i centri di ricerca possono avanzare richiesta.
Le domande possono venire presentate in forma singola o associata, previa indicazione del soggetto capofila e formalizzazione di un’intesa (es. contratto di rete, accordo di partenariato o consorzio). Gli organismi di ricerca possono partecipare in qualità di co-proponenti.
I limiti di spesa ammessi variano da un minimo di 500 mila a un massimo euro 2.000.000,00 (duemilioni/00).
Requisiti di partecipazione
All’atto di deposito della domanda, i soggetti beneficiari devono rispondere ai seguenti requisiti:
– essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese,
– non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o situazioni equivalenti,
– trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati (ovvero due dichiarazioni dei redditi presentate, per le imprese individuali e le società di persone).
L’accesso ai benefici postula inoltre che le imprese:
– non abbiano ricevuto e successivamente non rimborsato aiuti qualificati come illegali o inammissibili dalla CE,
– siano in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero,
– non si trovino in condizioni di difficoltà così come individuata nel GBER (Regolamento Generale di Esenzione per Categoria, reg. UE 651/14).
Modalità di deposito delle domande
La trasmissione in via esclusivamente telematica delle domande – a pena d’invalidità e irricevibilità – è prevista a partire dal 5.11.20, nei soli giorni lavorativi, in orario 10-19. La documentazione da allegare:
– scheda tecnica,
– piano di sviluppo;
– prospetto recante i dati per il calcolo della dimensione d’impresa, nel caso in cui il soggetto proponente sia associato o collegato,
– attestazione della disponibilità a concedere il finanziamento bancario, da parte della banca finanziatrice (secondo il modello definito nella Convenzione disponibile sul sito di CDP, con firma digitale),
– dichiarazione sostitutiva d’atto notorio relativa a fatturato e spese di sviluppo sostenute in Italia.
Ulteriore documentazione, che varia in relazione alla presentazione della domanda in forma individuale o congiunta e alla natura dei soggetti interessati, è stabilita nel decreto in esame.
Istruttoria
L’attività istruttoria, affidata a Invitalia, si articola come segue:
– verifica di requisiti e condizioni formali di ammissibilità, nonché di completezza della documentazione presentata. Da eseguire entro 30 giorni dalla presentazione della domanda,
– valutazione del merito della domanda, anche attraverso visite in loco e ispezioni presso le strutture dei soggetti proponenti. Da completare entro 90 giorni dalla presentazione della domanda.
L’istruttoria nel merito, che prevede l’attribuzione di punteggi, considera la fattibilità tecnico-organizzativa del progetto, la sua qualità e il suo potenziale impatto sul mercato.
Selena Travaglio e Dario Dongo
Note
(1) ‘Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi’, c.d. decreto crescita, DL 30.4.19 n. 34. Testo coordinato con le modifiche introdotte nella legge di conversione 28.6.19 n. 58 su https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/06/29/19A04303/sg
(2) V. sito web Mi.S.E.
(3) Decreto direttoriale MiSE 5.8.20, art. 3, comma 1