Amaretto di Saronno prelibata ricetta
Amaretto, un liquore da fine pasto per il quale non basterebbe un intero romanzo. Viene chiamato “Amaretto di Saronno” riferendosi alla città di origine, dove lo troviamo sui banconi delle osterie già nel 1500. La ricetta dell’amaretto è di facile preparazione, si tratta di una prelibatezza ottenibile per infusione realizzabile anche a casa, ma è necessario assicurarsi della genuinità degli ingredienti per ottenere il gusto autentico. L’Amaretto di Saronno trova la radice del suo sapore rotondo nelle mandorle amare, tuttavia alcuni propendono per utilizzare i semi di albicocca o di mela, a seconda della ricetta di amaretto tramandata.
La prima notizia storica che riguardi il nome “Amaretto” ci riporta al pittore Bernardino Luini. Incaricato di dipingere un’Adorazione dei Magi, si ispirò per la figura di Maria al volto di una donna, proprietaria di una locanda di Saronno, che volendolo ringraziare, gli offrì proprio un calice di questo nettare.
È ottimo al termine di una cena, accompagnato a un dolce o come bevanda da meditazione. E’ un alimento ricco, poichè riesce a valorizzare la vitamina b12 e gli antiossidanti presenti naturalmente nella mandorla e negli altri tipi di seme utilizzati. Diffuso anche oltreoceano, è usato dai barman assieme al limone per un cocktail: amaretto sour.