HomeIdeeWorld Bee Day, la giornata mondiale delle api. Nessuna politica idonea

World Bee Day, la giornata mondiale delle api. Nessuna politica idonea

Il 20 maggio si celebra il World Bee Day, la giornata mondiale delle api, le organizzazioni internazionali sono al lavoro ma non esiste al mondo una politica idonea a mitigare il loro declino.

Il ruolo indispensabile di questi insetti impollinatori, nel preservare la vita sul pianeta – e le minacce da essi subite a causa di attività antropiche tossiche – in una breve rassegna.

1) World Bee Day, la giornata mondiale delle api

La giornata mondiale delle api (World Bee Day) è stata istituita il 20 dicembre 2017 su iniziativa della Slovenia la quale, dopo diversi anni di tentativi, è riuscita a convincere le Nazioni Unite ad attribuire una ricorrenza annuale a questi insetti impollinatori, protagonisti nella tutela dell’ambiente, la biodiversità e le produzioni agricole. (1)

FAO (Food and Agriculture Organization), nel promuovere l’iniziativa, già nel 2019 sottolineava che:

– il declino delle popolazioni di api costituisce una grave minaccia alla food security (sicurezza degli approvvigionamenti alimentari) e la nutrizione degli esseri umani,

– la crescente diffusione nell’ambiente di quantità elevate di pesticidi rappresenta la più grave minaccia alla sopravvivenza degli insetti impollinatori,

– i cambiamenti climatici, oltre alle pratiche agricole insostenibili (es. monocolture intensive), aggravano la perdita di biodiversità e così degli insetti impollinatori. (2)

2) Impollinazione e produzione alimentare, il rapporto IPBES

IPBESIntergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, già nel 2016 aveva pubblicato un rapporto ove si evidenziano le criticità che le api e gli insetti impollinatori – così pure gli esseri umani – si trovano ad affrontare. Ad memoriam, se ne richiamano alcuni passaggi:

– gli insetti impollinatori, tra cui figurano più di 20.000 specie di api, sono per la maggior parte specie selvatiche. Mosche, farfalle, falene, vespe, coleotteri, tripidi, ma anche uccelli, pipistrelli e altri vertebrati. Alcune specie di api – come l’ape mellifera occidentale (Apis mellifera), l’ape mellifera orientale (Apis cerana), alcuni bombi, alcune api senza pungiglione e alcune api solitarie – sono ampiamente gestite,

– il contributo degli impollinatori è fondamentale per la produzione di alimenti, ma anche medicine, biocarburanti (es. canola), fibre (es. cotone, lino), materiali da costruzione (es. legname) e molti altri beni essenziali alla società umana,

– la sopravvivenza e salute delle api è minacciata anzitutto dall’impiego di pesticidi ed erbicidi che deve perciò venire ridotto in misura drastica, anche mediante ricorso ad alternative non tossiche. Il loro impiego massivo in agricoltura convenzionale (cioè non bio), esasperato sulle colture OGM herbicide resistant (la quasi totalità) riduce drasticamente le fonti alimentari per gli insetti impollinatori, oltre a provocare il Colony Collapse Disorder,

– ulteriori minacce, in aggiunta al climate change, provengono dagli agenti patogeni (es. Varroa destructor, Paenibacillus larvae e Melissococcus plutonius per la peste americana ed europea, rispettivamente). (3)

Fig. 1 – Alcuni impollinatori gestiti e selvatici nel mondo (IPBES, 2016)

3) Unione Europea, dall’iniziativa ‘Save the Bees and the Farmers!’ al ‘Patto per gli impollinatori

Save the Bees and the Farmers! (‘Salviamo le api e gli agricoltori!’) – Iniziativa dei Cittadini Europei volta a ottenere il divieto all’impiego dei pesticidi ed erbicidi tossici nell’agricoltura UE (4) – ha raccolto oltre 1,2 milioni di firme in pochi mesi, più del 120% di quelle necessarie per costringere la Commissione europea a valutare l’opportunità di un’apposita proposta di regolamento UE (e motivare l’eventuale diniego).

Alla richiesta di regole cogenti la Commissione europea ha però risposto – in violazione dei propri doveri – con una comunicazione ove si descrive il quadro d’azione che l’UE e gli Stati membri dovrebbero adottare per limitare il declino degli impollinatori entro il 2030, tenuto conto dell’Iniziativa ‘Save the Bees and the Farmers’ e della Strategia UE sulla biodiversità per il 2030. (5) Nessun dovere, parole al vento. Anzi, una vera beffa.

4) EFSA, valutazione del rischio per gli impollinatori dei prodotti agrochimici

EFSA ha frattanto pubblicato la revisione 2023 della linea guida sulle modalità di valutazione del rischio dei prodotti agrochimici su Apis mellifera ed altre specie, in aree agricole. (6) L’ormai desueto reg. CE 1107/09 prescrive infatti che i prodotti ‘fitosanitari’ possono essere approvati solo se si dimostri, mediante apposita valutazione del rischio, che essi non hanno effetti inaccettabili sull’ambiente, ivi incluse le specie non bersaglio come le api. (7)

Il 33% degli agrotossici tuttora autorizzati nel Vecchio Continente, nondimeno, è privo di valutazione del rischio aggiornata. Al pari del venefico glifosate, come si è visto. L’applicazione delle regole in vigore rimane del tutto inadeguata, ed è perciò che già nel 2021 lo European ombudsman aveva censurato la Commissione. E la proposta di regolamento SUR (Sustainable Use and Reduction of Pesticides) è stata boicottata dalle grandi lobby agricole, a servizio e in conflitto d’interessi coi monopolisti di pesticidi e sementi (Big Ag, Big 4).

5) IUCN Red List, il barometro della vita

L’organizzazione internazionale IUCN (International Union for the Conservation of Nature) dal 1964 offre un indicatore critico sullo stato di salute della biodiversità, un ‘barometro della vita’. Grazie al monitoraggio partecipato – a cui contribuiscono i suoi 1.400 membri, governativi e non, e oltre 13.000 scienziati ed esperti volontari- su 150.300 specie, delle quali 42.100 a rischio di estinzione.

IUCN Red List fornisce – a livello regionale e globale – informazioni sull’areale, le dimensioni della popolazione delle singole specie, l’habitat e l’ecologia, l’uso e/o il commercio, le minacce e le azioni di conservazione. Con l’obiettivo di informare i policy-makers sulle azioni necessarie a conservare la natura. (8) Nella regione europea:

– 1.965 specie di api sono identificate come native, con una presenza anteriore al 1.500 A.C.

– il Mediterraneo (penisola italica, iberica e balcanica) rappresenta la fascia più ricca di specie, soprattutto endemiche,

– il Centro-Sud è la zona più minacciata, con il 9% delle specie a sicuro rischio di estinzione e il 55-65% a possibile rischio di minaccia/estinzione che non è tuttavia possibile stimare per carenza di dati scientifici, (9)

– in Italia, Apis mellifera e bombi (Bombus spp.) frequentano più dell’80% della flora naturale esistente (erbacea, arbustiva e arborea, alimentare e non). Su un totale di 151 specie, nondimeno, 21 sono a rischio di estinzione e 13 prossime a uno stato di minaccia. I frequenti incendi si aggiungono ai rischi già evidenziati. (10)

Fig. 2 – Apis mellifera (primo piano e colonia) (Nieto et al., 2014;  © S. Falk, P. Neumann)

6) FAO. Appello alla protezione globale degli insetti impollinatori

Un recente studio di FAO e INRAE (Francia) evidenzia la necessità di proteggere non solo l’Apis mellifera (e A.m. ligustica, A.m. carnicaA.m. scutellata) – le api da miele – ma anche tutte le altre specie del genere Apis. Vale a dire Apis cerana, florea, dorsata, laboriosa, nigrocincta, andreniformis, binghami, breviligula, koschevnikovi, nuluensis. Le quali sono altresì minacciate da pesticidi e altri fattori ma ricevono minor attenzione per l’assenza di ritorni economici (es. produzione di miele). (11)

Le api da miele sono tendenzialmente stabili (in alcuni casi anche in aumento), ma gli altri impollinatori – che comprendono specie diverse dal genere Apis (es. bombo, api senza pungiglione, api muratrici – sono in continua diminuzione. Ed è generalmente a rischio anche la loro diversità genetica (genere Apis incluso).

7) FAO, iniziative sulle api

La FAO, insieme alle Nazioni Unite, fornisce numerosi servizi per il monitoraggio dello stato di salute delle api e la promozione della loro difesa. Tra questi:

Global Action on Pollination Services for Sustainable Agricolture, sviluppata a partire dalla International Pollinator Initiative (IPI) ove si promuove l’impollinazione quale processo fondamentale per gli ecosistemi naturali e gli agro-ecosistemi gestiti dall’uomo. È stato così sviluppato il Pollination Information Management System (PIMS), ai fini di una migliore gestione degli impollinatori, (12)

– promozione della conservazione della biodiversità (api incluse), ad opera della Commission on Genetic Resources for Food and Agriculture (CGRFA), per un’agricoltura ed alimentazione più sostenibile, (13)

– pubblicazioni relative alle api e agli impollinatori, con riguardo a buone pratiche apicole, uso responsabile di antibiotici (solo ove strettamente necessario), lotta ai pesticidi, controllo delle malattie e molto altro. (14)

8) Italia. LIFE BEEadapt, ‘Generazione Honey

BEEadapt – un progetto italiano, finanziato dal programma europeo LIFE – ha preso il via a settembre 2022, con una durata di 4 anni. Con l’obiettivo di stabilire misure efficaci di adattamento degli impollinatori al climate change, incrementare la connettività ecologica e l’eterogeneità degli habitat tramite:

– l’implementazione di infrastrutture verdi ‘pollinator-oriented’ all’interno di aree urbane, periurbane e rurali, e

– la definizione di sistemi di governance multilivello per la migliore gestione dei territori a favore degli impollinatori. (15)

‘Generazione Honey’ è un progetto biennale promosso da Agri Rete Service per migliorare la conoscenza dei prodotti dell’alveare e dell’Apis mellifera ligustica. Attraverso la promozione del mercato del miele nazionale e dei prodotti delle api, si aspira a promuovere l’apicoltura e così anche la tutela di questi insetti. (16) Il progetto è stato finanziato dal MASAF, attraverso la PAC, con una dotazione complessiva di 17 milioni per sostenere il settore. (17) Briciole, rispetto altri comparti zootecnici, per una specie senza la quale non vi sarebbero né agricoltura, né sovranità alimentare e né foreste (né così il ministero stesso).

9) Conclusioni provvisorie

Le giornate mondiali non bastano, le api sono essenziali alla tutela della biodiversità ambientale e alimentare ma sono tuttora del tutto prive di politiche e interventi economici necessari alla loro tutela.

#Savethebees and the farmers!

Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna

Note

(1) Republic of Slovenia. World Bee Day. https://www.gov.si/en/registries/projects/world-bee-day/

(2) FAO. Declining bee populations pose threat to global food security and nutrition. https://www.fao.org/news/story/en/item/1194910/icode/

(3) IPBES. The assessment report on pollinators, pollination and food production – Summary for policymakers. https://www.ipbes.net/sites/default/files/spm_deliverable_3a_pollination_20170222.pdf

(4) Dario Dongo, Guido Cortese. Salviamo Le Api! Le ragioni dell’iniziativa dei cittadini europei. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.06.19

(5) Comunicazione della Commissione. Revisione dell’iniziativa dell’UE a favore degli impollinatori. Un nuovo patto per gli impollinatori. COM(2023) 25 final. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52023DC0035

(6) EFSA (2023). Revised guidance on the risk assessment of plant protection products on bees (Apis mellifera, Bombus spp. and solitary bees). EFSA Journal 21(5):7989, https://doi.org/10.2903/j.efsa.2023.7989

(7) Regolamento (CE) 1107/2009, Allegato II, Sezione 3.8.3

(8) IUCN. 2022. The IUCN Red List of Threatened Species. Version 2022-2 https://www.iucnredlist.org/

(9) Nieto et al. (2014). European Red List of Bees. Publication Office of the European Union https://bit.ly/3MKt2lZ

(10) Quaranta et al. (2010) Lista Rossa IUCN delle api italiane minacciate. Comitato Italiano IUCN e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Roma. http://www.iucn.it/pdf/Comitato_IUCN_Lista_Rossa_delle_Api_italiane_minacciate.pdf

(11) Halvorson et al. (2021). Protection of honeybees and other pollinators: one global study. Apidologie 52:535-547, https://doi.org/10.1007/s13592-021-00841-1

(12) FAO. FAO’s Global Action on Pollination Services for Sustainable AgriculturE https://www.fao.org/pollination/en/

(13) FAO. Biodiversity for food security and nutrition https://www.fao.org/cgrfa

(14) FAO. The importance of bee-ing pollinators. https://www.fao.org/publications/home/news-archive/detail/the-importance-of-bee-ing-pollinators/en

(15) Life BEEadapt https://www.lifebeeadapt.eu/

(16) Generazione Honey. Miele italiano da api italiane https://generazionehoney.it/

(17) MASAF. Lollobrigida: aumentate da 9 a 17 mln risorse per settore api, firmato decreto. https://www.politicheagricole.it/decreto_api Comunicato stampa. 5.12.22

Andrea Adelmo Della Penna

Laureato in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti, tecnologo alimentare abilitato, segue l’area di ricerca e sviluppo. Con particolare riguardo ai progetti di ricerca europei (in Horizon 2020, PRIMA) ove la divisione FARE di WIISE S.r.l. società benefit partecipa.

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