In vista delle prossime elezioni europee, a tenersi il 6-9 giugno 2024, il Coordinamento Europeo Via Campesina (ECVC) – l’unica rappresentanza dell’agricoltura familiare e contadina, che tuttora esprime il 94,8% delle aziende agricole in UE – ha pubblicato le priorità degli agricoltori. (1)
A) 2019-2024, una legislatura disastrosa
La legislatura 2019-2024, esordita con mirabili promesse di transizione ecologica e sviluppo sostenibile, è culminata in un disastro. Il Green Deal è degenerato in un varie misure a servizio delle oligarchie finanziarie, quali:
- il sostegno economico a mega-impianti eolici e fotovoltaici sui terreni rapinati agli agricoltori e i paesaggi, senza limiti all’inaccettabile consumo di suolo
- la pretesa di sostituire l’alimentazione a gasolio con quella elettrica anche sui trattori e l’autotrazione, a spese dei loro utilizzatori
- l’obbligo di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici privati, ancora una volta a carico dei loro proprietari.
L’economia di guerra sta a sua volta deviando le risorse destinate alla società civile a favore dell’industria delle armi, senza badar di certo al loro impatto sull’ambiente e la salute pubblica.
B) Agricoltori in protesta
Gli agricoltori in protesta nelle strade di tutta Europa, compresa l’Inghilterra, chiedono un #giustoprezzo per i loro prodotti, la redistribuzione della PAC a favore delle aziende agricole familiari e contadine, il taglio alla burocrazia e la drastica revisione degli accordi di libero scambio. (2)
Gli eurocrati e i governi nazionali – anziché rispondere a tali istanze – hanno seguito gli ordini delle grandi confederazioni agricole (i.e. Coldiretti, Copa-Cogeca, Farm Europe) per favorire invece gli interessi dell’agro-finanza. E così, dopo il ritiro delle proposte di ‘Nature Restoration Law’ e ‘Sustainable Use (of pesticides) Regulation’, sono state rimosse le ‘Good Agricultural and Environmental Conditions’. (3) Oltre a tentare la ‘deregulation’ dei nuovi OGM e il divieto allo scambio di semi (4,5).
Le aziende agricole in Unione Europea continuano così a chiudere e venir cedute ai colossi finanziari per produrre energia elettrica anziché cibo. E mentre l’età media degli agricoltori è sempre più alta, 57 anni la media UE, poco e nulla viene fatto per incentivare i giovani ad accedere a questo settore.
C) Via Campesina, le priorità degli agricoltori alle elezioni europee
ECVC (European Coordination Via Campesina) esprime in sette punti le proprie priorità politiche, in vista delle elezioni europee 2024. Le aziende agricole familiari e contadine – i veri protagonisti del nostro cibo, ove è ancora vivo il legame tra suolo, biodiversità, animali e uomo – devono venire messe al centro. Per garantire sistemi agricoli e alimentari sicuri, sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici.
1) Più agricoltori per una transizione verso l’agroecologia
I fondi della PAC devono venire orientati alla transizione verso l’agroecologia e favorire i piccoli agricoltori che oggi sono di fatto esclusi dagli aiuti. La politica agricola comune deve recuperare il suo obiettivo originario, garantire il reddito degli agricoltori mediante regolazione del mercato.
2) Rivedere i trattati di libero scambio
Non si può tollerare che i trattati economici internazionali provochino una competizione tra i prodotti agroalimentari dell’Unione europea e quelli di Paesi terzi, con inaccettabile dumping socio-ambientale. (6)
Si devono promuovere invece la sovranità alimentare, la giustizia alimentare e sociale. E permettere ai Paesi di accumulare scorte pubbliche di alimenti per prevenire e mitigare le crisi di food security e volatilità dei listini. (7)
3) Regolare i nuovi OGM, garantire lo scambio di semi
Le NTGs (New Genomic Techniques) sono OGM a tutti gli effetti e devono rimanere disciplinate in quanto tali, nel rispetto del diritto di precauzione. Con divieto di brevettare qualsiasi essere vivente
Il Parlamento europeo deve ammettere il libero scambio di semi e materiale riproduttivo vegetale tra agricoltori, a titolo di mutuo aiuto. (5) In data odierna alcune istanze di ECVC sono state accolte.
4) Giovani in agricoltura
L’agricoltura deve venire resa accessibile e attrattiva per i giovani, nel rispetto della salute dei suoli e la biodiversità. L’assalto della finanza all’agricoltura, viceversa, impedisce il ricambio generazionale. Ed è perciò necessario:
- introdurre una direttiva contro la concentrazione di proprietà e gestione dei terreni
- stabilire diritti di prelazione per i giovani che praticano l’agroecologia
- creare un Osservatorio Europeo della Terra per registrare i prezzi di vendita, la qualità dei suoli, i reali beneficiari dei terreni agricoli e garantire che chi ottiene gli aiuti lavori veramente la terra
- prevedere percorsi di formazione in pratiche agroecologiche per la tutela del suolo.
5) Eliminare il sistema dei crediti di carbonio
Il sistema dei crediti di carbonio rischia di divenire l’ennesima occasione, per le oligarchie agroindustriali, di applicare sistemi di agricoltura intensiva e insostenibile. L’accumulo di CO2 nel suolo, oltretutto, non può venire calcolato con precisione e varia rispetto a numerosi fattori.
È necessario pianificare una transizione dei sistemi alimentari per avere più aziende agricole e più agroecologia. E per abbattere le emissioni di CO2 bisogna abbandonare il meccanismo della compensazione che, al contrario, accelera i cambiamenti climatici permettendo a chi inquina di continuare a causare danni. (8)
6) Riequilibrare la zootecnia
I giganti della zootecnia assorbono una parte significativa degli aiuti della PAC, che devono invece venire ridistribuiti a favore dei piccoli allevamenti ove permane un legame effettivo tra uomo e animali, nel rispetto del benessere animale. (9)
7) Diritti dei contadini e le comunità rurali
La dichiarazione ONU per i diritti dei contadini e le comunità rurali (UNDROP) deve venire applicata in tutte le politiche e le normative UE che a vario titolo incidono sull’agricoltura. A partire dalla riforma della PAC che deve considerare tutti i lavoratori rurali, compresi quelli stagionali e i migranti.
8) Pace, Terra e Dignità
Le priorità sopra richiamate del Coordinamento Europeo de La Via Campesina (ECVC) – così come le posizioni da essa espresse nel corso degli anni su diversi dossier sui tavoli di Bruxelles e di Strasburgo – sono esattamente in linea con il programma politico di chi scrive, candidato nel Collegio Nord-est alle elezioni europee che si terranno in Italia sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. (10)
#PaceTerraDignità
Dario Dongo
Note
(1) ECVC Policy Recommendations for the European Parliamentary Elections and Proceeding Legislature. 17.4.24 https://www.eurovia.org/publications/ecvc-priorities-for-the-european-elections/
(2) Dario Dongo. Agricoltori, la protesta raggiunge il Belgio. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.1.24
(3) Dario Dongo. PAC, l’offerta ‘last-minute’. Anche i consumatori si arrabbiano. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.4.24
(4) Dario Dongo, Alessandra Mei. Nuovi OGM, NGTs. Via libera da Strasburgo alla deregulation. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.2.24
(5) Dario Dongo. Scambi di semi e nuovi OGM al voto del Parlamento europeo. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.4.24
(6) Dario Dongo. Via libera agli accordi UE con Cile e Kenya. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.2.24
(7) Gerardo Fortuna. EU Policy. India’s unrealistic demands sank WTO agri talks, claims commissioner. EuroNews. 4.3.24 https://tinyurl.com/mr2bevpc
(8) Dario Dongo, Giulia Pietrollini. Carbon farming, via libera del Consiglio alla certificazione UE dei crediti di carbonio in agricoltura. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.12.22
(9) Dario Dongo. #AgricoltoriUniti, la voce dei pastori e agricoltori sardi in protesta. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.4.24
(10) Dario Dongo. Pace, Terra e Dignità. Il nostro movimento alle elezioni europee 2024. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.3.24

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.