Giro di vite sui fitofarmaci utilizzabili nella viticoltura per il prosecco più famoso d’Italia. Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene ha presentato il Protocollo Viticolo 2013. Si tratta di un manuale di autodisciplina che i viticoltori fsi sono dati per ridurre la pressione della produzione viticola sull’ambiente. Missione prioritatia per il Consorzio, tra i promotori del comitato che ha come obiettivo il riconoscimento delle colline del Conegliano Valdobbiadene come patrimonio Unesco. Tra le principali novità il taglio drastico dei prodotti fitofarmaceutici di fascia rossa, ovvero a maggiore tossicità, passati da 19 a 4, sostituiti da principi attivi a minore impatto. Stilato per la prima volta nel 2011 e adottato a partire dal 2012 su 600 ettari di vigneto, quest’anno il Protocollo si concentra sulla vitcoltura sostenibile dando precise indicazioni per la realizzazione di fasce tampone vegetali e l’intervallo di sicurezza, quello che intercorre tra l’ultima applicazione di agrofarmaci e la raccolta delle uve.