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Plastica in imballaggi e in agricoltura, un guaio per ambiente e salute. Rapporto della Corte dei Conti UE

La Corte dei Conti europea – nel dossier ‘L’azione dell’UE per affrontare il problema dei rifiuti di plastica’ – paventa l’impossibilità di raggiungere gli obiettivi di riciclo definiti per gli imballaggi e i rifiuti in plastica.

‘È necessaria un’azione significativa e concertata affinché l’UE possa quasi raddoppiare la quantità dei propri rifiuti di imballaggio di plastica riciclati entro il 2030’. (1)

Giova tuttavia sottolineare come la scala di Lansink, il paradigma a base dell’economia circolare, indichi la Riduzione al primo posto, il Riutilizzo al secondo gradino. Il riciclo è dunque una ipotesi subordinata alle prime due, seppure preferibile al recupero di energia mediante combustione o allo smaltimento in discarica.

Imballaggi in plastica, il guaio manifesto

Gli imballaggi in plastica dominano il mercato del packaging e rappresentano la prima fonte di ‘rifiuti di plastica post-consumo raccolti tramite i flussi pertinenti’ (61%). Il loro tasso di riciclo a livello europeo, 41%, è drasticamente inferiore a quello di ogni altro materiale di confezionamento: carta e cartone (83%), metallo (76%), vetro (73%). (2) Ed è così che i cittadini europei producono in media 32 kg/anno pro-capite di rifiuti in plastica. I quali finiscono in discariche e termovalorizzatori, oltre a venire dispersi nell’ambiente.

La pandemia da Covid-19 ha peggiorato anche questa situazione, stimolando in ogni dove l’impiego di oggetti in plastica monouso. Dispositivi di protezione individuale ma anche stoviglie e imballaggi in plastica usa-e-getta, con buona pace della Single Use Plastics Directive (SUPs, dir. 2019/904). (3)

Plastica in agricoltura, il guaio sottostimato

L’agro-plastica, cioè l’uso della plastica in agricoltura, è un altro guaio sottostimato. Si considera che nel 2017 nel settore agricolo dell’UE siano stati usati almeno 1,7 milioni di tonnellate di plastica. In ordine decrescente, le principali applicazioni:

– pellicole per insilato, serre e gallerie,
– film in materiale plastico per pacciamatura,
– tubi per irrigazione,
– reti e corde.

Plastics Europe riferisce che nel 2014 il 42% dei rifiuti in plastica per usi agricoli sarebbe stato smaltito in discarica, il 30% combusto per produrre energia e il 28 % riciclato. Ma la notizia appare poco credibile e la stessa Court of Auditors riconosce la probabilità ‘che una parte della plastica sia abbandonata nei campi o sia bruciata illegalmente’.

‘La plastica deriva essenzialmente dal petrolio greggio e durante l’incenerimento vengono rilasciate grandi quantità di CO2, insieme a varie quantità di altre sostanze e agenti inquinanti come il protossido di azoto e il mercurio’. (Corte dei Conti UE, Analisi 4/20, punto 9). (1)

Strategia UE per la plastica nell’economia circolare

La strategia UE per la plastica nell’economia circolare, adottata dalla Commissione europea il 16.1.18, prevede il raddoppio del valore-obiettivo di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio in plastica. (4) Gli Stati membri, già richiesti di conseguire il 22,5% di riciclo entro il 2008, dovranno raggiungere il 50% entro il 2025, il 55% entro il 2030.

rifiuti

Le direttive su discariche di rifiuti (dir. UE 2018/850), i rifiuti (dir. UE 2018/851), gli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (dir. UE 2018/852) definiscono poi altre misure, tese a realizzare obiettivi più ambiziosi. Raccolta differenziata, responsabilità estesa del produttore (corollario del principio ‘chi inquina paga’), strumenti economici e piani di gestione dei rifiuti. (5)

Corte dei Conti europea, l’analisi

La Corte dei Conti europea, si noti bene, in questo caso ha proceduto a un’analisi e non anche a un audit. È infatti presto per valutare gli effetti di una strategia basata su direttive (le quali postulano atti di recepimento negli Stati membri). L’analisi considera perciò i suoi elementi cruciali:

– progettazione degli imballaggi, per ridurre al minimo i materiali e favorire il loro riciclo,
– responsabilità estesa del produttore, secondo scuola israeliana, (6)
– attendibilità dei dati sul riciclaggio, spedizioni di rifiuti di imballaggio di plastica verso Paesi terzi, che esprimono un terzo del tasso di riciclo degli imballaggi di plastica in UE,
– traffico dei rifiuti, ‘attività criminale insidiosa’.

Plastica e microplastiche, minacce per l’ambiente e la salute

Ogni anno, ricorda la Corte dei Conti europea, finiscono nell’oceano una quantità di rifiuti di plastica compresa tra 4,8 e 12,7 milioni di tonnellate. (7) In Europa l’85% dei rifiuti trovati sulle spiagge è in materiale plastico e di questi il 43% è costituito da oggetti e imballaggi monouso.

Microplastiche e nanoplastiche sono ovunque. Nell’aria e nelle acque, comprese quelle dei grandi bacini idrici italiani. Così anche negli alimenti, addirittura nella frutta e verdura. E infine, nella placenta umana. (8) Le analisi non mentono, purtroppo.

NIMBY, game over

‘Le spedizioni a fini di riciclaggio al di fuori dell’UE costituiscono una percentuale compresa tra il 27 % e il 30 % del riciclaggio di rifiuti di imballaggio di plastica comunicato nel periodo 2012-2017’. (1) Dopo la chiusura della Cina alle importazioni di rifiuti in plastica, nel 2018, i loro flussi sono stati deviati verso altri Paesi del Sud-Est asiatico (Thailandia, Taiwan, Indonesia, Malesia) e la Turchia.

Il NIMBY (Not In My BackYard) viene però arginato, proprio a partire dal 2021, grazie alla Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento. (9) L’elenco verde delle sostanze ammesse alle spedizioni è ora infatti limitato alla sola ‘plastica riciclabile, non contaminata e sottoposta a cernita preliminare, priva di materiale non riciclabile e preparata per un riciclaggio immediato ed ecologicamente corretto’.

Possibili soluzioni per gli imballaggi

Il miglior imballaggio è quello che non c’è (Stanislao Fabbrino, Presidente e AD di Fruttagel, al Green Retail Forum 2019)

La riduzione parte dalla riprogettazione degli imballaggi e ove possibile della modalità stessa di consumo, privilegiando i sistemi di ricarica e riutilizzo. Oltre a materiali più ecologici e sicuri, come il vetro, ove possibile. Il riutilizzo di imballaggi in plastica, del resto, è una soluzione applicata con successo in diversi Stati membri con svariate modalità. (11)

Il deposito con cauzione, come pure si è visto, è la soluzione più efficace per garantire il ritiro e talora anche il riutilizzo degli imballaggi. Gli Stati membri che hanno adottato questo sistema raccolgono in media oltre l’80% delle bottiglie in PET, rispetto alla media complessiva UE (58%). Con la possibilità di produzione di plastica di qualità migliore, riciclata in maniera più remunerativa.

Horizon 2020, orizzonti di ricerca

Horizon 2020 – il programma di finanziamento alla ricerca in Unione Europea – ha erogato circa 84,6 milioni di euro di contributi netti dell’UE per progetti di ricerca sulla plastica. La spesa dell’UE per progetti sulla plastica rappresenta addirittura il 17% dei fondi complessivamente erogati entro marzo 2020.

L’agro-plastica è uno dei problemi più gravi da affrontare, tenuto conto dell’immediata dispersione nei suoli e nelle acque dei suoi residui. La ricerca e sviluppo di materiali alternativi come le bioplastiche 100% biodegradabili, possibilmente derivate da sfalci vegetali e sottoprodotti delle lavorazioni agricole. (11) Tenendo a mente le esigenze di sostenibilità anche economica, nella prospettiva degli utilizzatori.

È necessario in ogni caso invertire la tendenza in crescita della produzione di plastica, anche alla luce del suo contributo significativo alle emissioni di gas-serra e all’emergenza climatica. (12)
Dario Dongo

Immagine di copertina da http://echosalters.over-blog.com/ 

Note

(1) Corte dei Conti europea. L’azione dell’UE per affrontare il problema dei rifiuti di plastica. Analisi 4/20. 9.9.20, https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/RW20_04/RW_Plastic_waste_IT.pdf

(2) Per aggiornamenti sui tassi di riciclo in Italia v. Marta Strinati. Riciclo dei rifiuti, a che punto siamo. Il Rapporto 2020. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.12.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/riciclo-dei-rifiuti-a-che-punto-siamo-il-rapporto-2020

(3) Dario Dongo. Plastiche monouso, la direttiva UE al traguardo. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.12.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/imballaggi/plastiche-monouso-la-direttiva-ue-al-traguardo

(4) Comunicazione della Commissione europea a Parlamento, Consiglio, Comitato Economico e Sociale, Comitato delle Regioni. Strategia europea per la plastica nell’economia circolare {SWD(2018) 16 final}. 16.1.18, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=COM:2018:28:FIN

(5) Direttiva 2004/35/CE, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale. Testo consolidato al 26.6.19 su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32004L0035&qid=1611698049256

(6) Dario Dongo, Ylenia Desireè Patti Giammello. Plastiche e microplastiche nel Mediterraneo, una sfida culturale. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.8.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/plastiche-e-microplastiche-nel-mediterraneo-una-sfida-culturale

(7) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Mediterraneo, un mare di plastica. Il rapporto ISPRA. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.10.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/mediterraneo-un-mare-di-plastica-il-rapporto-ispra

(8) Marta Strinati. Microplastiche nella placenta umana. La scoperta di ricercatori italiani. GIFT (Great Italian Food Trade). 11.12.20,
https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/microplastiche-nella-placenta-umana-la-scoperta-di-ricercatori-italiani

(9) Reg. CE 1013/06 relativo alle spedizioni di rifiuti. Testo aggiornato all’11.1.21 su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A02006R1013-20210111

(10) Dario Dongo, Luca Foltran. PlasticTax e riutilizzo, diatribe italiane ed esempi in Europa. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.11.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/imballaggi/plastictax-e-riutilizzo-diatribe-italiane-ed-esempi-in-europa

(11) Una bella iniziativa purtroppo priva di seguito venne sviluppata a Castel San Pietro (BO). V. Dario Dongo, Luca Foltran. In Italia il primo impianto di bioplastica da CO2 e scarti vegetali. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.1.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/in-italia-il-primo-impianto-di-bioplastica-da-co2-e-scarti-vegetali

(12) Dario Dongo, Alessandra Mei. Plastica ed emissioni di gas serra, un‘emergenza da prevenire. Studio scientifico. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.2.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/imballaggi/plastica-ed-emissioni-di-gas-serra-un-emergenza-da-prevenire-studio-scientifico

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