Mangiare alimenti da agricoltura biologica aiuta a contrastare il riscaldamento globale. A porre l’attenzione su questo ulteriore vantaggio della scelta bio è il rapporto Food & Climate: Connecting the Dots, Choosing the Way Forward pubblicato nel marzo 2014 dalla organizzazione non governativa statunitense The Center for Food Safety.
Oltre a eliminare i rischi correlati ai pesticidi – quali la presenza di residui negli alimenti e la contaminazione delle falde acquifere – i metodi di produzione biologica si qualificano per il minore consumo di energia fossile, inferiore del 30-50% rispetto a quelli che utilizzano sostanze di sintesi chimica e farmaci veterinari, in agricoltura e in allevamento. In campo agricolo il bio contribuisce alla fertilità del suolo, al contrario delle tecniche c.d. convenzionali che invece tendono a impoverirlo. Elementi non trascurabili, considerato che l’alimentare partecipa complessivamente per il 44-45% alle emissioni di gas serra.
I violenti effetti del surriscaldamento del pianeta si manifestano in ogni Continente. Per alleviare il carico causale, l’associazione USA invita quindi a ottimizzare le scelte d’acquisto, preferendo il biologico e diffidando delle facili ma non dimostrate promesse degli Ogm.