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Elezioni europee 2024, il manifesto della EU Food Policy Coalition

Le elezioni europee 2024 si avvicinano e la società civile – attraverso 26 organizzazioni che partecipano alla EU Food Policy Coalition (@EU_FPC) – presentano un manifesto, per un sistema agroalimentare equo e resiliente. (1)

Elezioni europee 2024

Ad aprile 2024 si terranno le elezioni europee 2024. I cittadini dei 27 Stati membri UE verranno chiamati a votare i loro rappresentanti – per i cinque anni successivi – al Parlamento europeo. L’unica istituzione che esprime la rappresentanza diretta degli elettori.

Il Parlamento europeo ha acquisito maggiori poteri, con il Trattato di Lisbona, in ambito di co-decisione (estesa tra l’altro alle materie di agricoltura e pesca, commerciale, cooperazione internazionale) e di approvazione dei bilanci UE.

Il tramonto dell’era Von der Leyen

La Commissione guidata da Ursula von der Leyen e Frans Timmermans si era distinta per l’immediato lancio dello European Green Deal, seguito dalle strategie Farm to Fork, Biodiversity 2030, Soils 2030.

I buoni principi hanno però avuto scarsa attuazione, a partire dalla Politica Agricola Comune e il Recovery Fund (Next Generation EU) ove la ‘transizione verde’ è sfumata nel grigio dell’agrochimica. E le posizioni assunte nei confronti della Russia, aggiungiamo noi, hanno messo in crisi l’intero Continente. (2)

food not bombs

L’Europa ha bisogno ora più che mai di una politica a servizio dei suoi cittadini ed ecosistemi. Pace, mutualismo e multilateralismo. Ridurre l’inquinamento di atmosfera, acque e suoli, promuovere l’agroecologia quale unico sistema alimentare sostenibile (FAO, 2019), liberarsi dai pesticidi e le loro lobbies. (3)

Sistemi alimentari deboli

L’allarme siccità è scattato già a inizio 2023 e affligge ampie zone dell’Europa, tra cui la pianura Padana ove il livello del Po ha raggiunto i minimi storici. L’emergenza climatica si manifesta altresì con eventi estremi – come le inondazioni e da ultimo le grandinate e gelate di questi giorni – che mettono a serio rischio i raccolti. (4)

La guerra e le speculazioni delle giga-Corporation (iPES Food, 2022) hanno portato i costi di energia e carburanti, fertilizzanti e mangimi a livelli record, provocando altresì un’inflazione dei prezzi alimentari insostenibile per una crescente quota di popolazione. (5)

I cittadini europei chiedono a viva voce una riforma radicale dei sistemi alimentari improntata all’agroecologia, al rispetto degli agricoltori e degli ecosistemi (Save the Bees and the Farmers).

Cinque proposte per una politica alimentare più equa e sostenibile

Il manifesto della società civile – attraverso le 26 organizzazioni partecipanti alla EU Food Policy Coalition – si articola in cinque proposte, per una politica alimentare più equa e sostenibile in vista delle elezioni europee 2024.

1) Attribuire all’alimentazione sostenibile una priorità politica

In linea con gli obiettivi di zero emissioni entro il 2050 ‘è ora che tutte le istituzioni UE mostrino una forte volontà politica e adottino una visione di lungo termine basata su dati concreti per sistemi alimentari sostenibili, con particolare attenzione al miglioramento della salute umana, la protezione dell’ambiente, il benessere degli animali e l’equità sociale’. Serve un’azione coraggiosa per fronteggiare le sfide che minacciano i nostri sistemi alimentari.

2) Adottare una legislazione solida per un sistema agroalimentare sostenibile

Chi verrà eletto dovrebbe portare avanti gli impegni già assunti nella strategia #EUFarm2Fork, liberandosi una volta per tutte dai conflitti di interesse e le interferenze delle lobby. Devono venire stabiliti obiettivi chiari, basati su dati concreti e affidabili, da attuare con tempestività.

Un sistema agroalimentare sostenibile deve favorire le produzioni biologiche (IDDRI, 2019) e le diete a base vegetale rispetto ai prodotti di origine animale. Il nuovo quadro normativo dovrebbe promuovere tali scelte.

3) Rafforzare in UE la politica alimentare comune

La strategia Farm to Fork – prima iniziativa UE che riguarda le intere filiere agroalimentari – deve venire portata avanti con coerenza e rafforzata.

La EU Food Policy Coalition, in vista delle elezioni europee 2024, chiede perciò:

4) Distribuire il bilancio UE con equità, per sostenere una produzione alimentare più resiliente

È necessario migliorare il processo decisionale di spesa dell’Unione Europea. La Politica Agricola Comune (PAC) assorbe quasi un terzo del bilancio UE ma non è riuscita a raggiungere gli obiettivi ambientali e sociali. (6)

Il prossimo bilancio dell’UE per il periodo 2028-2034 deve eliminare ogni sussidio dannoso, dare priorità alle spese con un chiaro valore aggiunto per l’ambiente, il clima, l’equità sociale, la salute umana e il benessere degli animali, ed essere commisurato alle ambizioni dell’UE in materia di sistemi alimentari sostenibili’.

5) Coinvolgere tutti i livelli di governance nella trasformazione del sistema alimentare

I vari livelli di governance dovrebbero lavorare in modo più coerente ed efficace. I partiti europei hanno l’importante ruolo di mediare tra i diversi punti di vista dei singoli Stati membri e definire le priorità per l’Unione. I governi nazionali dovranno poi attuare con coerenza le politiche decise a livello UE. (7)

I processi decisionali devono coinvolgere e considerare le istanze dei cittadini e di tutti gli operatori delle filiere. ‘Le iniziative di base per l’alimentazione sostenibile e i consigli locali per la politica alimentare devono essere sostenuti in modo specifico e la loro voce deve essere amplificata nelle sedi competenti’.

Dario Dongo e Alessandra Mei

Note

(1) EU Food Policy Coalition Our food, our health, our planet. Manifesto for the 2024 European Parliament elections. http://bit.ly/3M2lTxd I primi firmatari sono Agroecology Europe, Arche Noah, BEUC, Biodynamic Federation, Client Earth, Collectif Nourrir, Corporate Europe Observatory, EEB (European Environmental Bureau), Eurogroup for Animals, EUPHA (European Public Health Alliance), Feedback Europe, Fern, FIAN International, Friends of Earth Europe, Foodwatch, Fair Trade, Greenpeace, ICLEI (Local Governance for Sustainability) Europe, IATP (Institute for Agriculture and Trade Policy) Europe, iPES Food, Ifoam, SAFE (Safe Food Advocacy Europe), Seas at Risk, Slow Food Europe, WWF, Zero Waste Europe

(2) Giuseppe Masala. Europa colonia (USA) da depredare. Con l’eccezione francese? https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-europa_colonia_usa_da_depredare_con_leccezione_francese/29296_49344/ L’Antidiplomatico. 12.4.23

(3) Alessandra Mei. Regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi. SUR. I travagli della riforma UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 20.12.2022

(4) IPCC Sixth Assessment Report. Climate Change 2022: Impacts, Adaptation and Vulnerability. È possibile scaricare l’intero rapporto oppure consultare i singoli capitoli. I rischi per l’agricoltura globale vengono affrontati al capitolo 5 mentre al capitolo 13 si affrontano i cambiamenti che avverranno in Europa. https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg2/

(5) Marta Strinati. Aumento dei prezzi e crisi alimentare in tempo di guerra. Retroscena nel rapporto IPES FOODGIFT (Great Italian Food Trade). 10.5.2022.

(6) Marta Strinati. PAC post 2022, gli eco-schemi deludono le aspettative. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.12.21

(7) Marta Strinati. Piani strategici nazionali, budget per il bio da rivedere. Le richieste IFOAM. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.6.22

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Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

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Laureata in Giurisprudenza all'Università di Bologna, ha frequentato il Master in Food Law presso la stessa Università. Partecipa alla squadra di WIISE srl benefit dedicandosi ai progetti europei e internazionali di ricerca e innovazione.

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