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Coalizione Italia Libera da OGM, appello ai candidati alle elezioni europee

La Coalizione ‘Italia Libera da OGM’ rivolge un appello ai candidati alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 affinché si impegnino a respingere la deregolamentazione dei nuovi OGM, biotecnologie di nuova generazione denominate NGT (New Genomic Techniques), in Italia rinominate TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita). (1)

Le oltre 50 organizzazioni contadine, ambientaliste, del biologico e dei consumatori – tra le quali Égalité – che compongono la Coalizione sono impegnate nella tutela della salute, dell’ambiente e della biodiversità.

Nuovi OGM come i ‘vecchi’

Le sentenze della Corte di Giustizia dell’UE hanno equiparato le NGT agli OGM e ribadito che esse non possano essere considerate fuori dal perimetro della Direttiva 2001/18/CE, che definisce gli OGM e li regola imponendo:

  • valutazione del rischio,
  • tracciabilità,
  • etichettatura. (2)

In base a questa normativa l’Italia ha esercitato la facoltà di vietare la coltivazione degli OGM sul proprio territorio, con il favore della maggioranza dei consumatori e della totalità degli agricoltori biologici, creando la base per la filiera alimentare libera da OGM che a oggi è sinonimo del made in Italy.

La inaccettabile proposta di regolamento sulle NGT

A livello europeo esiste una proposta di regolamento “Proposal for a new Regulation on plants produced by certain new genomic techniques”, passata in prima lettura al Parlamento europeo e ora in discussione al Consiglio degli Stati Membri, in attesa che si avvii il negoziato del Trilogo. (3)

Il Consiglio dei Ministri dell’agricoltura UE non ha raggiunto una maggioranza qualificata sulla proposta in quanto diversi Stati Membri hanno espresso contrarietà o perplessità nel procedere costituendo una minoranza di blocco.

Le preoccupazioni espresse sono:

  • l’assenza della garanzia di poter separare le filiere biologiche da quelle OGM per proteggerle dalla contaminazione;
  • la cancellazione della possibilità di restringere o vietare la coltivazione di OGM sul territorio nazionale;
  • l’impatto dei brevetti che questi nuovi OGM avranno in termini di concentrazione del mercato in poche mani, punto sul quale il Consiglio continua il suo lavoro.

L’azzardo italiano

In Italia invece il 31 maggio 2023 con il Decreto Siccità è stato approvato un emendamento che apre alla coltivazione in pieno campo delle NGT, senza avere ancora una legge europea in merito. (4)

Un anno dopo è stato impiantato con notifica B/IT/24/01 il primo campo sperimentale di riso NGT denominato “Ris8imo” presso l’azienda Radice Fossati in Mezzana Bigli (Pavia). L’Italia ha così perso il primato di primo paese produttore libero da OGM.

L’appello della Coalizione ai candidati alle elezioni europee

L’esito delle elezioni europee di giugno sarà determinante per la prosecuzione dell’iter di approvazione della nuova normativa comunitaria per la regolamentazione delle NGT. La Coalizione chiede pertanto ai candidati all’Europarlamento di sottoscrivere i seguenti punti irrinunciabili nella normativa europea sui nuovi OGM:

1) Impegno programmatico a difendere il principio di precauzione e l’Opt-out degli Stati Membri permettendo all’Italia di restare un paese libero da OGM.

2) Opporsi alla modalità di classificazione delle NGT1 e NGT2 in quanto non basate su evidenze scientifiche; una scelta che di fatto apre alla totale deregolamentazione degli OGM classificati arbitrariamente come NGT1.

3) Assicurare che nel regolamento sia garantita la tracciabilità fisica e non solo documentale dei prodotti NGT1 e NGT2 nell’intera filiera agricola e agroalimentare da essa derivata, con adeguata e chiara etichettatura per permettere al consumatore di esprimere la propria preferenza in maniera facile e immediata in qualsiasi momento.

4) Assicurare che nel regolamento venga fatta un’attenta analisi delle regole necessarie alla coesistenza e garantire la tutela della filiera biologica garantendo l’assenza di rischio di contaminazione incrociata in ogni parte della filiera agricola e agroalimentare a livello europeo.

5) Assicurare a livello europeo che nel regolamento la tutela degli agricoltori in termine di contaminazione da NGT risolvendo in maniera univoca la problematica di brevetti sulle NGT1 allargando però l’analisi alle nuove forme di garanzia della proprietà intellettuale quali le piattaforme e altre privative.

6) Impegno a collaborare in futuro su tematiche ambientali rilevanti con la società civile tutta, invitando alla discussione continuativa e partecipata la Coalizione e le Associazioni appartenenti alla stessa.

7) Impegno a rigettare la proposta se la stessa non garantisce i punti sopra menzionati e di fatto apre alla deregolamentazione degli OGM in base a una valutazione e conseguente classificazione non appropriata e arbitraria delle NGT.

Elettori informati prima del voto

La Coalizione ‘Italia Libera da OGM’ invita a sottoscrivere l’appello come Liste o come singoli candidati e di comunicare la condivisione degli impegni sopra indicati, inviando entro e non oltre il 3 giugno 2024 un riscontro a questo recapito email: italialiberadaogm@gmail.com.

Prima del voto del 8-9 giugno, attraverso varie azioni di comunicazione, la Coalizione informerà i cittadini italiani sui riscontri pervenuti e sulle posizioni prese dalle diverse Liste e dai candidati.

L’avvocato Dario Dongo, fondatore di GIFT – Great Italian Food Trade e della onlus Égalité, si è sempre impegnato contro la deregolamentazione dei nuovi OGM. Quale candidato alle europee 2024 con il movimento Pace, Terra, Dignità, conferma e rilancia le proprie posizioni, espresse nel libro ‘OGM la grande truffa‘ e rilanciate nel suo programma elettorale, disponibile qui.

Marta Strinati

Note

(1) Dario Dongo. NGTs, nuovi OGM. Gli scienziati e ANSES espongono i rischi della deregulation. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.12.23

(2) Dario Dongo, Giulia Torre. Nuovi OGM, Alt dalla Corte UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.7.18

(3) Dario Dongo, Alessandra Mei. Nuovi OGM e scambio di semi, la vergogna. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.5.24

(4) Dario Dongo, Marta Strinati. Italia. Il ‘decreto siccità’ diventa un cavallo di Troia per i nuovi OGM. La società civile protesta. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.5.23

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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