Le trame faraoniche del cerchio magico di Coldiretti si risolvono nel collasso della ‘piramide di Gesmundo’ – tra liquidazioni a catena e pignoramenti – in AgriCorpoFiasco, Federconsorzi 2 e Agriconfidi. #VanghePulite.
1) Da AgriCorporateFinance (alias AgriCorpoFiasco) a K.Z. (alias Kamikaze). Premessa
AgriCorporateFinance venne annunciata il 13.2.20 su ‘Il Punto Coldiretti’ come ‘la Rete di Imprese promossa dalla Coldiretti che mira a fornire un supporto concreto allo sviluppo del made in Italy. L’ultima evoluzione nell’ambito della mediazione creditizia, finanziaria ed assicurativa, per un’offerta al contempo strutturata e completa, ma anche specializzata nel settore agricolo, agroalimentare e agroindustriale’.
22 mesi dopo la sua costituzione (con atto 18.5.20) AgriCorporateFinance – già da chi scrive rinominata AgriCorpoFiasco, per le performance economiche che hanno divorato alcuni milioni di euro degli agricoltori italiani (1) – veniva messa in liquidazione, il 13.3.22. Rinominata K.Z. S.r.l., alias Kamikaze, e sottoposta l’1.12.22 a pignoramento delle sue quote in CAI Real Estate S.r.l., il ramo immobiliare di Federconsorzi 2.
2) La piramide di Gesmundo
Il dissesto economico e patrimoniale di cui sopra può venire compreso solo facendo luce sulla ‘piramide di Gesmundo’. Vale a dire l’ambizioso (e disastroso) progetto finanziario del c.d. ‘ras di Coldiretti’. Un progetto che si articolava su più livelli, come una piramide egizia:
– alla base della ‘piramide di Gesmundo’ si trova la CAI Real Estate S.r.l., ramo immobiliare di Federconsorzi 2 (2,3),
– il corpo centrale della piramide, invero già crollato, è AgriCorporateFinance (oggi K.Z.- Kamikaze Srl in liquidazione),
– all’apice della piramide si trovava CreditAgrItalia, ex Agri Centro Nord e Agri Centro Sud. Il disastro di Vincenzo Gesmundo, con € 20 milioni circa di perdite. (1)
3) La base della piramide
La base della piramide, CAI RE (Consorzi Agrari d’Italia Real Estate) S.r.l., si ricorda, venne costituita mediante apporto dei tesori immobiliari dei primi quattro Consorzi Agrari inseriti nel progetto Federconsorzi 2. I quali, come si è visto, hanno già subito:
– un pregiudizio economico di € 21 milioni circa, (2)
– il rischio di un’operazione di CAI RE Srl ‘in odor di’ evasione o frode fiscale, per € 12 milioni circa. (3)
CAI RE Srl, come si apprende da visura camerale eseguita il 14.12.22, vede ora:
a) la quota di capitale di € 4 milioni circa, appartenente a IPI (la finanziaria di Carlo De Benedetti), ora in pegno del creditore Intesa San Paolo,
b) la quota di capitale di € 8 milioni, appartenente a K.Z. (Kamikaze), a sua volta indisponibile a causa del pignoramento di una società di recupero crediti (Aeque S.r.l.). (4)
4) Il corpo centrale della piramide
Il corpo centrale della ‘piramide di Gesmundo’ ha avuto un ruolo strategico essenziale a Palazzo Rospigliosi, grazie a due formidabili giochi di prestigio:
– AgriCorporateFinance S.r.l., con atto pubblico 26.5.20 (rep. 11578, racc. 7594) ha acquistato le azioni di Agri Centro-Nord e Agri Centro-Sud (già CreditAgriItalia) per il loro valore nominale. € 2 milioni di titoli-spazzatura (v. supra, par. 4),
– le quote in denaro, sottoscritte da AgriCorporateFinance S.r.l. in CAI Real Estate S.r.l. per un valore nominale di € 4,5 milioni, si sono ‘magicamente’ convertite in € 8 milioni di quote di capitale della CAI Real Estate S.r.l. Con una delibera d’assemblea 13.7.20 (rep. n. 11.861, racc. 7828) che ha sottratto € 21 milioni di valore ai quattro Consorzi Agrari Tirreno, Emilia, Adriatico, Centro Sud, come si è visto. (3)
5) Il vertice della piramide
Al vertice della ‘piramide di Gesmundo’ si trovano le ceneri di CreditAgriItalia S.C.p.A., alias Agriconfidi, un tempo presieduta dallo stesso Vincenzo Gesmundo. Il disastro dei confidi che nel bilancio 2018, dopo cinque anni di perdite per € 20 milioni, aveva perduto il capitale sociale. Banca d’Italia, nel verbale 18.6.18 (prot. 19556) di una prima ispezione, aveva chiesto ‘immediate azioni sul capitale’. E poiché nessun imprenditore agricolo socio di CreditAgriItalia avrebbe mai accettato di coprire il deficit patrimoniale, Coldiretti provò a mascherare il dissesto facendo versare un aumento di capitale di € 2 milioni alle 47 società di servizi denominate ‘Impresa Verde Coldiretti S.r.l.’.
Ma la fretta giocò un brutto scherzo a Palazzo Rospigliosi, poiché le Impresa Verde Coldiretti S.r.l. non avevano i requisiti soggettivi (non essendo PMI agricole) per divenire socie di CreditAgriItalia (poi divenuta Agri Centro Nord/Sud). Banca d’Italia perciò, nel secondo verbale ispettivo 22.2.19 (prot. 243409), stigmatizzava:
– sul piano formale, la partecipazione delle ‘Impresa Verde Coldiretti S.r.l.’ alla copertura della perdita, ma soprattutto
– sul piano sostanziale, l’insufficienza di un aumento di capitale per € 2 milioni (appena versato dalle Impresa Verde Coldiretti S.r.l.) che era già stato ‘assorbito dalle nuove perdite’ registrate da CreditAgriItalia (poi divenuta Agri Centro Nord/Sud) nel bilancio 2019. (5)
6) Il collasso della piramide di Gesmundo
Il collasso della piramide, in un Paese civile, si sarebbe annunciato al più tardi il 26.5.20. Quando i vertici di Coldiretti, per sottrarsi (quantomeno) all’eccezione formale di Banca d’Italia, hanno deciso la (testuale) ‘liberazione’ di Impresa Verde Coldiretti S.r.l. da tutte le partecipazioni detenute in Agri Centro Nord/Sud (già CreditAgriItalia). Cedendo ad AgriCorporateFinance per € 2 milioni azioni il cui valore, secondo la stessa Banca d’Italia, era già pari a zero.
Non v’è da stupirsi allora se AgriCorporateFinance alias AgriCorpoFiasco – ingollata dei titoli tossici – sia stata rinominata K.Z. alias Kamikaze. E posta subito in liquidazione, il 6.4.22, a dispetto delle roboanti premesse (v. par. 1). (6) Né stupisce che il liquidatore nominato, Fabio Marella, sia un dipendente di Coldiretti con numerose cariche (7) tra le quali, combinazione, anche quelle di sindaco effettivo della Agri Centro Nord-Sud/CreditAgriItalia.
7) In attesa del crollo
In questa povera Italia nessuno osa decretare il collasso della piramide di Gesmundo, né indagare sul faraone e i suoi sacerdoti. Tra i quali si ricordano:
– Roberto Moncalvo, già Presidente di Coldiretti Piemonte prima e di Coldiretti Nazionale dopo, che ha assunto la presidenza di CreditAgriItalia dopo la defenestrazione di Vincenzo Gesmundo, il 19.5.19,
– il vice presidente delle Agri Centro-Nord e Agri Centro-Sud Federico Vecchioni. Altresì consigliere (dal 19.7.21) e v.presidente (dal 22.9.21 al 16.3.22) di AgriCorporateFinance S.r.l. attraverso la ELFE S.r.l.,
– il presidente del CdA di AgriCorporateFinance S.r.l. Gianluca Lelli (dal 18.5.20 al 16.3.22). E vari altri sindaci, i cui nomi ricorrono nella galassia di Palazzo Rospigliosi.
8) Conclusioni provvisorie
Il sindacato che dovrebbe tutelare e promuovere gli interessi degli agricoltori e allevatori italiani, nel delirio faraonico del suo cerchio magico, ha divorato i tesori degli agricoltori. Quasi trenta milioni di euro andati in fumo, solo su questo progetto.
Le cariche sociali della Confederazione nazionali Coldiretti, secondo statuto, sarebbero dovute scadere ad aprile 2022. Ma con l’ennesimo colpo di mano sono state prorogate fino ad aprile 2023. Forse anche a causa di quanto emerso nell’inchiesta ‘Vanghe Pulite’.
Si avvicina in ogni caso l’ora delle elezioni. Un’opportunità, v’è da sperare, per cambiare atmosfera a Palazzo Rospigliosi. E restituire al sindacato la sua vera funzione.
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo. AgriCorporateFinance, l’ennesimo fiasco di Coldiretti a spese degli agricoltori. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.4.22
(2) Dario Dongo. Federconsorzi 2 e CAI Real Estate, i tesori immobiliari dei Consorzi Agrari. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.3.21
(3) Dario Dongo. Federconsorzi 2, CAI Real Estate Srl. Evasione o frode fiscale milionaria? #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.7.21
(4) Il codice civile dispone infatti che ‘nel caso di pegno o usufrutto sulle azioni, il diritto di voto spetta, salvo convenzione contraria, al creditore pignoratizio o all’usufruttuario’ (combinato disposto degli articoli 2347 e 2352)
(5) Dario Dongo. Vincenzo Gesmundo sotto indagine per tentata estorsione. Il disastro Confidi di Coldiretti. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.12.21
(6) Atto a rogito del Notaio atto Massimiliano Passarelli Pula di Roma, 6.4.22, rep. 11481 racc. 7801
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.