Due mesi dopo il via libera degli USA all’importazione di salami, pancette, coppe e gli altri salumi italiani a breve stagionatura, già’ segnalato da Distribuzione Moderna e da GIFT, gli Stati Uniti finalmente estendono anche alla bresaola l’autorizzazione all’ingresso nel loro mercato.
L’Assica stima che potrebbe far aumentare complessivamente del 17% le esportazioni di salumi e carni preparate Made in Italy negli Stati Uniti. “Con la recente apertura degli USA ai salumi a breve stagionatura – afferma Lisa Ferrarini, Presidente di Assica – avevamo stimato per il 2014 un incremento dell’export verso gli USA di 10mln euro; siamo fiduciosi che con quest’ultima notizia e in virtù dell’entusiasmo riscontrato, tali stime possano superare i 12mln.” L’anno scorso avevano già raggiunto un totale di 68mln.
Lo storico divieto di importazione della bresaola negli Stati Uniti era formalmente legato all’origine bovina delle sue carni, e alle misure di salvaguardia a suo tempo adottate in relazione al fenomeno BSE. Tuttavia, giova evidenziare, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale ha incluso l’Italia nella lista dei paesi a rischio minimo. La sicurezza delle sue produzioni alimentari e’ infatti al top delle graduatorie europee e mondiali.