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Milk Sounding, panini al latte in polvere

Milk Sounding. Dopo le caramelle, il formaggio fuso e l’acqua minerale, è giunta l’ora dei panini al latte in polvere.

I panini al latte a marchio Conad e Morato rappresentano un ennesimo esempio di Milk Sounding. La presentazione del prodotto da forno in questione è molto suggestiva. Poiché il latte viene richiamato sia nella denominazione dell’alimento, sia con un’eloquente rappresentazione grafica.

L’immagine di un bicchiere di latte in misura naturale, al fianco dei fatidici panini, si accompagna al vanto promozionale ‘con il 20% di latte’. Al quale si aggiunge la suggestione del ‘latte intero, dal sapore delicatamente dolce e dalla straordinaria sofficità’.

I consumatori avrebbero ben ragione di associare i panini al latte di Conad e Morato all’antica memoria di quel pane autentico e distintivo. Quello che il panettiere artigiano vicino casa realizzava immettendo nell’impasto il latte vero, fresco e genuino, di cui v’è ancora traccia nelle regole che presiedono al Mercato Unico. Ma non è così.

Il latte non è presente nei panini Conad e Morato. Essi sono invece realizzati con una polvere. Il derivato di un processo termico dirompente, che infatti trasforma un alimento liquido – come è il latte – in un solido. Alterandone lo stato e così, inevitabilmente, le caratteristiche originarie.

 

‘Il “latte” è esclusivamente il prodotto della secrezione mammaria normale, ottenuto mediante una o più mungiture, senza alcuna aggiunta o sottrazione (…).

Tuttavia, per un prodotto contenente latte o prodotti lattiero-caseari, il termine “latte” o le denominazioni (…) possono essere utilizzati unicamente per descrivere le materie prime di base e per elencare gli ingredienti in conformità (…) del regolamento (UE) n. 1169/2011.’ (1)

Great Italian Food Trade ha già segnalato allo IAP (Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria) la pubblicità ingannevole delle caramelle Galatine e del formaggio fuso ‘Fettine di Latte’ di Inalpi. Denunciando l’usurpazione illecita  del nome e dei valori associati al latte su alimenti che con esso hanno poco, anzi quasi nulla a che vedere.

Il caso dei panini al latte in polvere di Conad e Morato non è diverso. Nel senso che, se da un lato nulla può venire eccepito alla presenza di ‘latte in polvere’ in elenco ingredienti, non si deve ammettere il richiamo al ‘latte’ in altre parti dell’etichetta. Né, più in generale, in alcun tipo di informazione commerciale relativa all’alimento. (2)

Latte e latte in polvere sono ingredienti ben diversi, e la citazione a sproposito del primo è causa d’inganno, a discapito non solo dei consumatori e della concorrenza ma anche, inevitabilmente, della filiera di produzione del latte in Italia, dalla stalla allo scaffale. Etichette illegali, come AltroConsumo ha a sua volta annotato, da eliminare al più presto.

Dario Dongo

(1) V. reg. UE 1308/2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (c.d. OCM Unica). Allegato VII, Parte IV

(2) Riferendosi al campo di applicazione del reg. UE 1169/11, e alle relative norme. Con particolare attenzione ai criteri generali previsti all’articolo 7 (Pratiche leali d’informazione), cui viene fatto richiamo nel successivo articolo 36 (Informazioni volontarie sugli alimenti, requisiti applicabili)

 

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Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

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