Milk sounding, Meat sounding, aggiunta di acqua e sale alle carni. Alcune lezioni dal Messico, ove il Parlamento freme per garantire ai consumatori trasparenza in etichetta e qualità dei prodotti.
Trasparenza in etichetta. Lorem ipsum
La regola aurea nel diritto a tutela dei consumatori è la trasparenza, in etichetta e pubblicità. Ciò vale in Europa per qualsivoglia bene o servizio, secondo quanto previsto dalla direttiva sulle pratiche commerciali sleali. (1) Il criterio generale viene espresso, nel Food Information Regulation, in una serie di divieti.
‘Le informazioni sugli alimenti non inducono in errore, in particolare: (a) per quanto riguarda le caratteristiche dell’alimento e, in particolare, la natura, l’identità, le proprietà, la composizione, la quantità, la durata di conservazione, il paese d’origine o il luogo di provenienza, il metodo di fabbricazione o di produzione’ (reg. UE 1169/11, articolo 7.1.a).
Il Lorem ipsum sui layout delle etichette lascia però troppo spesso spazio a diciture e immagini ‘ambigue e confuse per il consumatore’. Esattamente ciò che il legislatore europeo ha inteso vietare. (2) Proprio chi scrive ha denunciato una serie di inganni relativi al latte (c.d. Milk sounding) che l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha ignorato, nonostante l’Alt dello IAP (Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria).
Milk sounding e Meat sounding. Niente più inganni in Messico
Il 12.12.19 la Camera dei Deputati messicana ha approvato, con maggioranza plebiscitaria (432 voti a favore e una astensione), la proposta di riforma della Ley de la Propiedad Industrial. (3) Al preciso scopo di vietare la registrazione come marchi di ‘segni, frasi, elementi grafici, evocazioni, comunicazioni o nomi commerciali suscettibili di ingannare o fuorviare il pubblico. Intendendosi come tali quelli che costituiscono indicazioni false o fuorvianti sulla natura, composizione, qualità o origine aziendale dei prodotti o servizi che intendono distinguere’. (3)
I titolari dei marchi già registrati dovranno dichiarare il loro impegno a utilizzarli in buona fede, nel rispetto delle nuove regole. A pena di dichiarazione di nullità delle rispettive registrazioni, da parte dello Instituto Mexicano de la Propiedad Industrial. La proposta, approvata all’unanimità in una seconda votazione (con 447 voti a favore) era stata registrata il 21.2.19 dal presidente della Comisión de Ganadería’ (Commissione della Zootecnia) alla Cámara de Diputados, On.le Eduardo Ron Ramos (in copertina).
Eduardo Ron Ramos ha precisato che le nuove norme – di cui è attesa a breve l’approvazione senza riserve da parte del Senato – si applicano anche alle imitazioni del miele e altri prodotti della filiera apistica. Comportando il divieto di suggestioni ingannevoli nell’informazione commerciale relativa ad alimenti invece realizzati con zucchero, fruttosio o altri dolcificanti. Mutatis mutandis, i nuovi articoli 90 e 95 della legge sulla proprietà industriale impediranno il riferimento ai nomi di carni, tagli e preparazioni o prodotti a base di carne su prodotti che ne costituiscano imitazione. (4)
Acqua aggiunta nelle carni, informazione e limiti
Il 6.8.19 la Commissione permanente della Camera dei deputati aveva approvato un’altra proposta dell’On.le Eduardo Ron Ramos. In tal caso, per garantire la trasparenza in etichetta ma anche qualità delle carni. Sollecitando la Comisión Federal para la Protección contra Riesgos Sanitarios (COFEPRIS) a prendere in adeguata considerazione la pratica di iniettare salamoia – cioè acqua e sale – alla carne di pollo, manzo e maiale. In aggiunta ad altri ingredienti e additivi.
Il presidente della Commissione Zootecnia della Camera dei deputati ha evidenziato come tale pratica sia ampiamente diffusa su prodotti che sono alla base dell’alimentazione del popolo messicano. (5) È perciò necessario:
– precisare in etichetta la quantità d’acqua aggiunta alle carni. Al pari di quanto prescritto in Europa, come si è visto, (6)
– definire i limiti quantitativi dell’aggiunta di acqua, in percentuale rispetto alle carni. Un’avanguardia assoluta, rispetto alle regole vigenti in ogni parte del mondo.
L’iniezione di acqua e sale nelle carni è molto diffusa – di là come di qua dell’Atlantico, anche in Italia come si è visto – per ovvie ragioni di profitto. Il produttore di fatto vende una quota d’acqua come fosse carne, o preparazione di carne (es. ‘arrosto’), o prodotto a base di carne (es. prosciutto cotto).
Gonfiare d’acqua, fibre e additivi serve anche a mascherare la scarsa qualità delle carni, rendendole gommose e artificialmente ‘saporite’. Trasformando un alimento naturale in prodotto ultraprocessato, addirittura un cibo spazzatura per via dei tenori sovrabbondanti di sale. Ed è perciò importante definirne i limiti, per la salvaguardia della salute pubblica.
La lezione messicana
Italia e Messico condividono il tricolore e il clima temperato, la convivialità e il piacere della cucina. Ed è utile annotare l’attenzione espressa dal Parlamento messicano verso il sale, che tuttora ovunque viene consumato in eccesso, in quantità generalmente doppia rispetto alla soglia di sicurezza indicata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Con incidenza diretta su malattie cardiovascolari – prima causa di mortalità prematura a livello globale – ma anche
Quanto a Lorem Ipsum, la Corte di Giustizia UE ha finalmente chiarito il divieto di richiamare latte e formaggi su prodotti che non ne contengano (c.d. Cheese sounding), con sentenza 14.6.17. Viceversa si continuano a tollerare riferimenti testuali e grafici alle carni e loro tagli o preparazioni su prodotti presentati come loro ‘sostitutivi’ (c.d. Meat sounding). (7) Una pratica fuorviante, inevitabilmente destinata a confondere i consumatori in merito al ruolo dei singoli prodotti nella dieta. (8)
Dario Dongo
Note
(1) V. dir. 2005/29/CE, attuata in Italia con d.lgs. 206/05 (c.d. Codice del consumo), e successive modifiche. Da ultimo, si veda https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/tutela-dei-consumatori-approvata-la-nuova-direttiva-ue
(2) Cfr. reg. UE 1169/11, articoli 7 e 36
(3) Avalan en San Lázaro reformas contra etiquetado engañoso en productos lácteos, Aresteguinoticias 12.12.19, https://m.aristeguinoticias.com/1212/mexico/avalan-en-san-lazaro-reformas-contra-etiquetado-enganoso-en-productos-lacteos/
(4) Sulla carne artificiale, c.d. Lab Meat, si vedano i precedenti articoli https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/carne-di-pollo-artificiale-l-ultimo-azzardo-della-biologia-sintetica-americana,
https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/impossible-burger-con-sangue-vegetale-ogm
(5) I consumi in Messico nel 2017 sono stati stimati in circa 4.411 tonnellate di pollo, 2.395 di carni di maiale e 1.840 di carne bovina
(6) V. articolo https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/lista-ingredienti-abc e sua nota 9
(7) Il Parlamento europeo, nella precedente legislatura, aveva in effetti considerato l’ipotesi di riforma del regolamento OCM (Organizzazione Comune dei Mercati) al preciso scopo di garantire coerenza nell’impiego di denominazioni riferite alle carni e loro derivati. V. https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/meat-sounding-il-parlamento-europeo-vota-contro
(8) Proprio in considerazione della varietà compositiva e nutrizionale del crescente numero di referenze ‘veg’ sul mercato, chi scrive ha avanzato l’idea di una etichettatura ad hoc (v. https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/vegetariano-e-vegano-identità-e-garanzie-una-proposta). Senza trascurare, anche sui prodotti ultraprocessati di questa categoria, il problema del ricorrente eccesso di sale/sodio. V. https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/quel-vegano-che-ti-spezza-il-cuore, https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/troppo-sale-nei-prodotti-confezionati-vegani-e-vegetariani-studio-australiano
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.