Il 10.3.21 ISO (International Organization for Standardization) ha presentato un nuovo standard sui criteri di etichettatura degli alimenti Veg, vegetariani e vegani, ISO 23662:2021. Requisiti di composizione e di processo, etichettatura e informazioni ammesse.
Un passo avanti rispetto all’inedia della Commissione europea che – avendo ricevuto delega a chiarire i concetti di alimento ‘vegetariano’ e ‘vegano’ nel reg. 1169/11 – non vi ha ancora provveduto (1,2).
Lo standard ISO è coerente alle linee guida a suo tempo predisposte dalla Food Standard Agency (UK, 2006) e da European Vegetarian Union, (3) ma le associazioni vegane protestano.
Il ‘100% vegetale’ non basta a garantire l’etica, si riaffermano perciò valori e requisiti della certificazione bio.
‘V’ come Veg, la prima petizione a Bruxelles
La petizione alla Commissione europea proposta dal cittadino tedesco Simon Schmid richiedeva l’applicazione del logo ‘V’ sulle etichette degli alimenti adatti alla dieta vegetariana e vegana. In modo da favorire le scelte dei consumatori senza costringerli a consultare liste di ingredienti in alcuni casi omissive, sotto tale aspetto, per lacune delle regole UE (es. gelatine, mono e digliceridi degli acidi grassi, additivi alimentari e caglio di ignota origine, caglio nei formaggi raramente vegetariani).
La Commissione europea aveva però obiettato la superfluità della previsione richiesta, in quanto:
– gli operatori del settore alimentare sono sempre e comunque responsabili della veridicità e non-ingannevolezza delle informazioni volontarie offerte ai consumatori,
– le autorità deputate ai controlli ufficiali, nei singoli Stati membri, devono vigilare il rispetto delle norme predette rispettare quanto riportato nell’articolo 36, paragrafo 2, del Reg. UE 1169/11. (4)
Etichettatura alimenti Veg, secondo tentativo a Bruxelles
L’iniziativa dei cittadini europei ‘Etichettatura degli alimenti per vegetariani/vegani’, registrata dalla Commissione il 12.11.18, a sua volta proponeva di apporre un simbolo grafico per distinguere in un colpo d’occhio gli alimenti non vegetariani, vegetariani, vegani. L’iniziativa non ha però raggiunto la soglia minima richiesta, un milione di firme in almeno 7 Paesi, per ottenere considerazione a Bruxelles. (5)
La sicurezza nutrizionale degli alimenti Veg non ha viceversa raccolto attenzioni, da parte della comunità interessata. Chi scrive (Dongo) aveva a suo tempo suggerito di aggiungere sul fronte dell’etichettatura degli alimenti Veg, vegetariani e vegani, processati – sempre più diffusi, come si è visto – i dati essenziali a comprendere il ruolo di una loro porzione nella dieta (es. fonte di proteine, fonte di fibre). (6)
ISO 23662:2021, obiettivi e campo di applicazione
ISO 23662:2021 è il nuovo standard internazionale di riferimento per l’etichettatura Veg. Su base facoltativa, è applicabile agli alimenti e ingredienti alimentari presentati come compatibili con le scelte dietetiche:
– ovo-latto-vegetariana
– ovo-vegetariana
– latto-vegetariana
– vegana. (7)
Obiettivo della norma è garantire la correttezza di scambi commerciali e informazione al consumatore. Esulano dal suo campo di applicazione i requisiti di sicurezza alimentare (stabiliti invece in ISO 22000/2018), le caratteristiche dei materiali d’imballaggio, il benessere animale e altre considerazioni socio-economiche (es. commercio equo, precetti religiosi). (8)
Proteste delle associazioni vegane
Vegan World Alliance aveva già aspramente criticato il lavoro della Commissione Tecnica TC34, in ISO, accusandola di astroturfing. Vale a dire di aver orchestrato una campagna ingannevole di pubbliche relazioni attraverso i contributi di soggetti esterni e a discapito dei consumatori (9,10).
Proteste sono state sollevate anche da Vegan Society, VeganOK, AssoVegan (Italia), Vegan France Interpro e SAFE (Safe Food Advocacy Europe), per difetto di considerazione dei diritti degli animali rispetto a sperimentazione e sfruttamento nel lavoro agricolo, destinazione del materiale genetico per pratiche OGM, produzione di packaging alimentare e ottenimento di sottoprodotti. (11)
Da ‘vegano’ a ‘100% vegetale’. Meglio ancora, biologico
I commenti inascoltati del sistema associativo vegano valgono a mostrare l’evoluzione di tale concetto in un paradigma più ampio che considera aspetti etici ulteriori rispetto alla composizione dei cibi con soli ingredienti vegetali. Vegan OK ad esempio esclude la certificazione di prodotti con olio di palma in quanto causa primaria di rapina delle terre, deforestazioni e genocidio di oranghi, sfruttamento dei minori.
‘100% vegetale’ appare quindi la dicitura corretta a esprimere il concetto di ‘plant-based food’ che non contempli ulteriori garanzie di sostenibilità socio-ambientale della filiera. Tenendo a mente che questa dicitura, come quelle ‘vegetariano’ o ‘vegano’, non escludono l’impiego di ingredienti e microrganismi OGM, né l’utilizzo di agrotossici in agricoltura. La certificazione di sistema biologico è invero l’unica vera garanzia di sostenibilità a 360 gradi, presidiata da norme europee cogenti e controlli ufficiali rafforzati.
Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna
Note
(1) Dario Dongo. Vegetariano e vegano. GIFT (Great Italian FoodTrade). 22.8.17, https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/vegetariano-e-vegano
(2) Dario Dongo. Vegetariano e vegano, un altro bluff da Bruxelles. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.11.17, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/vegetariano-e-vegano-un-altro-bluff-da-bruxelles
(3) Dario Dongo. Il formaggio è vegetariano? Nì. Ecco come riconoscerlo dall’etichetta. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.4.17. https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/il-formaggio-è-vegetariano-nì-ecco-come-riconoscerlo-dall-etichetta
(4) Parlamento Europeo. Petizione n. 0473/2017, presentata da Simon Schmid, cittadino tedesco, sull’etichettatura del cibo vegetariano e vegano. Commissione per le petizioni, 20.12.17, https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/PETI-CM-615547_IT.pdf?redirect
(5) Commissione europea, decisione (UE) 2018/1701 sulla proposta di iniziativa dei cittadini dal titolo «Etichettatura obbligatoria degli alimenti come non vegetariani/vegetariani/vegani». Aggiornamenti su https://europa.eu/citizens-initiative/initiatives/details/2018/000007_en
(6) Dario Dongo. Vegetariano e Vegano, identità e garanzie. Una proposta. GIFT (Great Italian Food Trade) 18.6.17, https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/vegetariano-e-vegano-identità-e-garanzie-una-proposta
(7) International Organization for Standardization (2021) ISO 23662:2021. Definitions and technical criteria for foods and food ingredients suitable for vegetarians or vegans and for labelling and claims – Abstract. https://www.iso.org/obp/ui/#iso:std:iso:23662:ed-1:v1:en
(8) ISO News. Vegetarian product labelling. 10.3.21, https://www.iso.org/news/ref2634.html (accesso eseguito il 12.3.21)
(9) Vegan World Alliance lamenta che i partecipanti alla stesura di ISO 23662 avrebbero ‘conflitti d’interesse’ con le industrie alimentari, ignorando come la partecipazione dei rappresentanti di filiera sia consolidata ed essenziale, nel TC 34 come in altri comitati tecnici ISO, proprio per garantire la convergenza tecnica sulle norme tecniche
(10) Vegan World Alliance rejects ISO-23662. 7.6.20, https://www.veganworldalliance.org/news/article/2020/06/07/vwa-iso-23662-rejection.html (accesso eseguito il 12.3.21)
(11) Vegan Society. Joint letter International Standard ISO-DIS 23662. 24.11.20, https://www.vegansociety.com/sites/default/files/Joint%20letter%20International%20Standard%20ISO-DIS%2023662.pdf (accesso eseguito il 12.3.21)