Dal prossimo anno Unilever inserirà l’olio estratto dalle alghe nei suoi prodotti per l’igiene personale. La decisione fa parte del piano di sostenibilità del gruppo che mira anche ad arrivare a impiegare nella sua produzione soltanto risorse agricole sostenibili entro il 2020.
A fornire l’olio è Solazyme, società californiana specializzata nell’estrarre le sostanze nutritive contenute nelle alghe, tra cui anche i grassi. Il processo – spiega il Fatto Alimentare – consiste nella raccolta di ampie varietà di materie prime vegetali (erbe, residui di canna da zucchero e cereali) per nutrire dentro grandi riserve acquatiche alghe unicellulari che hanno la naturale capacità di sintetizzare l’olio.
Come l’acquacoltura sostenibile, l’olio estratto dalle alghe è una speranza concreta per nutrire il pianeta negli anni a venire. Si basa su coltivazioni eco-sostenibili in ambienti acquatici e ottimizza la produzione di nutrienti riducendo al minimo sia i consumi di energia, sia l’impatto sull’ambiente. Inoltre, può essere realizzata anche in piccola scala. È perciò cruciale portare avanti la ricerca e il “knowledge transfer”, affinché le comunità locali nei vari continenti possano produrre cibi di alto valore biologico nel pieno rispetto dell’habitat.