Mercati dell’estremo Oriente nel mirino per raddoppiare in due anni la quota delle esportazioni. E’ l’obiettivo di Noberasco, azienda di Albenga leader nazionale nella frutta secca. La strategia farà perno sopratutto sul biologico nell’ottica di legare gusto e benessere, in un approccio che negli snack “ci avvicina più al consumatore asiatico che americano”, ha commentato il direttore generale Gabriele Noberasco, a margine di Cibus export seminar, incontro B2B a Fiere di Parma tra una ventina di operatori asiatici e 300 aziende alimentari italiane. La frutta secca non è un prodotto tipico, ma può diventarlo grazie alla presentazione, al packaging, ma soprattutto alla lavorazione made in Italy. Secondo i dati presentati da Federalimentare e Istituto per il commercio con l’estero nel corso del seminario, i mercati Asean (acronimo per Association of South East Asian Nations) stanno scoprendo i prodotti alimentari italiani con le esportazioni che hanno raggiunto punte del +30% nei primi sei mesi del 2012. Paesi come Indonesia, Malesia, Filippine e Singapore (con cui di recente l’UE ha siglato un accordo di libero scambio), contano 600 milioni di consumatori con un reddito non lontano da quello occidentale.