L’acquacoltura sostenibile è una delle soluzioni chiave per fornire proteine alla popolazione mondiale in crescita, tenuto conto della costante erosione delle risorse naturali e degli stock ittici. Un tema di straordinaria attualità.
A giugno 2014 la Commissione FAO per la pesca ratificherà a Roma, in Italia, l’accordo GAAP sottoscritto a fine del 2013 a San Pietroburgo da oltre 50 Stati.
Il programma Global Aquaculture Advancement Partnership (GAAP) – condiviso da governi, agenzie ONU, organizzazioni non governative e operatori privati – ha lo scopo di definire percorsi sostenibili per soddisfare la domanda mondiale di prodotti ittici, in forte espansione.
L’acquacoltura fornisce attualmente 63 milioni di tonnellate di pesce, circa la metà del fabbisogno globale. La crescita annua, del 6,1%, rischia di crollare, con effetti nefasti sul bisogno di cibo. Per prevenire ciò il GAAP mira al superamento delle criticità, quali la scarsità di suolo e acqua nelle aree interne dei Paesi, e alla promozione dell’acquacoltura sostenibile. Intensificare le colture in mare, tutelare la salute degli animali acquatici e la biodiversità.